FITA NAZIONALE / Pace: “Quello costruito a Pesaro può essere un passaggio storico per il teatro amatoriale”

PESARO
Un
convegno di studi ma dalla forte connotazione “politica” quello
svoltosi
sabato
28 ottobre

a Pesaro, nell’ambito della 70
a
edizione del Festival nazionale d’arte drammatica, nella sala della
Repubblica del Teatro Rossini: tanto da assumere uno spessore da
“stati generali” dell’amatoriale italiano, con le
organizzazioni di rappresentanza impegnate sì a guardare alla
propria storia, ma soprattutto ad analizzare il presente in un’ottica
nazionale e internazionale e a porre le basi per il futuro.
 
Il
tutto – come sottolineato da Carmelo Pace, presidente della Fita
nazionale, leader del settore con oltre 1400 compagnie aderenti e
23mila iscritti – con un impegno importante da condividere: quello
di stilare un documento unitario nel quale ribadire il peso e il
ruolo del teatro amatoriale in Italia e caldeggiare la rapida
approvazione del DDL sullo spettacolo dal vivo, come concordato nei
giorni scorsi a Roma durante un incontro tra il ministro dei Beni e
delle attività culturali e del turismo, on. Dario Franceschini, e
una delegazione della Fita, guidata dallo stesso Pace.
 
Il
convegno pesarese ha permesso di conoscere lo “stato dell’arte”
dell’amatoriale italiano sotto diversi punti di vista. Aperto
da un saluto del presidente del Festival Giovanni Paccapelo,
l’appuntamento ha offerto un quadro storico proposto da Perelli,
poi ampliato all’Europa dall’olandese Joke Elbers, esperta e
critica attiva in questo ambito a livello mondiale. Del complesso
rapporto fra professionismo e amatorialità si è invece occupato il
docente del Dams di Bologna Marco De Marinis. La parola è quindi
passata a Mariagrazia De Marco di FitaFormazione, che ha incentrato
il proprio intervento sul ruolo sociale del teatro amatoriale, in
particolare nei confronti dei giovani; tema trattato anche da Gino
Tarter, presidente Cofas, Flavio Cipriani della Uilt e Daniele Franci
di Fita.
A
chiudere la mattinata di convegno, coordinata dal direttore artistico
della Fita Mauro Pierfederici, sono state le relazioni di Giunio
Lavizzari Cuneo, consigliere nazionale Fita delegato ai rapporti con
la Siae, del presidente della Uilt Perelli (che si è soffermato sui
rapporti con il Miur, fra traguardi raggiunti e nuovi obiettivi) e
del presidente della Fita Pace che, a conclusione dei lavori, ha
ribadito l’importanza di non perdere l’occasione offerta
dall’apertura di dialogo ottenuta a livello politico dalla
Federazione a beneficio del settore: “C’è una legge in itinere –
ha dichiarato – e dobbiamo parlare del nostro futuro attraverso
l’attività normativa in atto. Quello che stiamo costruendo può
essere un passaggio storico per il teatro amatoriale”.
Il presidente Fita Carmelo Pace

Un momento dei lavori al Teatro Rossini