FITA VENETO / Il 30° Festival Maschera d’Oro presentato alla stampa

Un’affollatissima
conferenza stampa, svoltasi giovedì 18 gennaio nella sede di
Confartigianato Vicenza, ha dato ufficialmente il via alla 30ª
edizione del Festival nazionale “Maschera d’Oro”, promosso
dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori.
Insieme
agli organizzatori, in tanti non hanno voluto mancare al taglio del
nastro di questa edizione davvero speciale, che dal centro nevralgico
di Vicenza (il cui teatro San Marco ospiterà come tradizione gli
spettacoli in finale, dal 3 febbraio al 24 marzo) si allargherà
all’intera regione, con una serie di appuntamenti che interesseranno
le diverse province, fra rappresentazioni, incontri e “spritz
teatrali”. Fra i partecipanti all’incontro con la stampa, anche
la direttrice del settore Attività culturali e spettacolo della
Regione del Veneto Rita Steffanutto, il delegato alla Cultura per la
Provincia di Vicenza Francesco Enrico Gonzo, l’assessore alla Cultura
del Comune di San Stino di Livenza Rita Fanton, il vicepresidente
dell’Accademia Olimpica Cesare Galla, il presidente della Biblioteca
Internazionale “La Vigna” Mario Bagnara e il selezionatore
del Festival Luigi Lunari, oltre naturalmente ai presidenti di
Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo, di Fita Veneto Mauro Dalla
Villa e del Festival Aldo Zordan, quest’ultimo anche vicepresidente
nazionale Fita.
Da
tutti, parole di plauso per la lunga e brillante “carriera”
del Festival che, come sottolineato in particolare da Rita
Steffanutto, «evidentemente ha saputo meritarsi i numeri importanti
che la caratterizzano: perché ben organizzato, di qualità e molto
apprezzato dal pubblico, elemento fondamentale. Per tutto questo,
come Regione, cercheremo di essere sempre presenti, non solo
moralmente ma anche con il sostegno finanziario, pur con le
difficoltà a tutti note. A tale riguardo, ben vengano sodalizi con
il mondo imprenditoriale come quello avviato proprio dal Festival con
Confartigianato Vicenza: una buona prassi da replicare quanto più
possibile nel territorio, nel segno di quella considerazione della
cultura come impresa che sosteniamo sempre più anche attraverso
appositi bandi». Apprezzate, inoltre, l’attenzione riservata dal
Festival ai giovani e la scelta, in questa edizione speciale, di
allargare all’intero Veneto lo “scenario” della kermesse,
grazie ad una serie di appuntamenti collaterali.
Parole
di plauso anche da parte del consigliere delegato alla Cultura Gonzo
(particolarmente favorevole alle sinergie create quest’anno dal
Festival con altre realtà culturali, come la Biblioteca
Internazionale La Vigna e l’Accademia Olimpica), presente a nome
della Provincia, storico partner del Festival così come la Regione,
il Comune di Vicenza e Il Giornale di Vicenza.
Per
il Comune, il vicesindaco e assessore alla Crescita Jacopo Bulgarini
d’Elci, impossibilitato a partecipare all’incontro, non ha comunque
voluto far mancare un proprio messaggio: «C
ontinuano
la presenza e l’impegno della città – ha dichiarato – a fianco di
questa storica e amatissima manifestazione. In questi anni, spesso
difficili per la stessa sopravvivenza di progetti come questo, il
Comune non ha mai fatto mancare un convinto e amichevole supporto.
Perché crediamo nel teatro, forma per eccellenza della riflessione
di una società su se stessa; e perché crediamo nella cultura,
promessa di salvezza dalle turbolenze del tempo presente».
Uno
spazio speciale, nell’incontro con la stampa, ha poi avuto l’amicizia
che dura nel tempo tra Fita Veneto e Confartigianato,
che
con il suo “Premio Faber” offre ai vincitori della
“Maschera” la possibilità di esibirsi, per una sera, sul
palcoscenico dell’Olimpico di Vicenza, teatro coperto più antico del
mondo. Un’intesa solida e dettata da una sentita condivisione di
valori,
come
ricordato dal presidente dell’organizzazione imprenditoriale,
Agostino Bonomo, che ha anche lanciato una significativa
provocazione: «Ho sempre dichiarato che con la cultura si mangia,
contrariamente a quanto affermato da altri. Come Confartigianato
Vicenza, sosteniamo e continueremo a sostenere con entusiasmo questa
manifestazione, che consideriamo uno dei nostri fiori all’occhiello».
Accanto
ad un approfondimento artistico del cartellone proposto dal
selezionatore Lunari, i presidenti di Fita Veneto Dalla Villa e del
Festival Zordan si sono detti entrambi certi che questa edizione
speciale manterrà fede alle promesse, vista la qualità degli
spettacoli usciti dalla selezione e la varietà degli eventi
collaterali in programma, tra i quali due conversazioni e un
concerto. Il tutto con un pensiero speciale ai giovani, tra i
“capitoli” di attività più sentiti da Fita Veneto: non a
caso, quest’anno, la giuria del concorso sarà integrata da alcuni
giovani già vincitori di passate edizioni del concorso di critica
teatrale “La Scuola e il Teatro”, giunto alla 27ª
stagione. 
Un momento della conferenza stampa
 

IL
COMUNICATO STAMPA
 

Una
“Maschera d’Oro” più dorata che mai quella che, dal 3
febbraio al 24 marzo prossimi, celebrerà la propria trentesima
edizione.


Un traguardo importante, per il quale il Comitato
Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita),
organizzatore della kermesse, ha voluto predisporre un calendario
assolutamente speciale, ricco di eventi collaterali, articolato tra
Vicenza e le altre province venete, ricco di piacevoli occasioni di
incontro e intrattenimento pensate per gli appassionati, di proposte
riservate ai giovani e persino di una colonna sonora, che
accompagnerà lo svolgimento della kermesse, in un affascinante
incontro fra teatro e musica nel nome dell’arte e della sua magia. Un
cartellone variegato e stimolante, che vede Fita Veneto collaborare
con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale
di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato provinciale, con il
patrocinio, tra gli altri, del Ministero dei Beni e delle Attività
culturali e del Turismo e della Provincia di Vicenza.

Le
sette compagnie attese al San Marco
Al
centro di tutto, naturalmente, la scena del Teatro San Marco di
Vicenza. Sarà qui che si sfideranno le sette compagnie finaliste del
Festival, scelte tra le settanta che si sono iscritte alla rigida
selezione, condotta in prima battuta da una commissione di critici
teatrali e, successivamente, dal drammaturgo e storico del teatro
Luigi Lunari. A sfidarsi un sabato sera dopo l’altro, sempre con
inizio alle 21, saranno dunque:
Nuovo
Teatro Stabile Mascalucia

(Catania) in “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller,
regia di Rita Re (3 febbraio);
Compagnia
di Lizzana

(Rovereto, Trento) in “Tingeltangel” di Karl Valentin,
regia di Paolo Manfrini (10 febbraio);
La
Ringhiera

(Vicenza) ne “La sensale di matrimoni” di Thornton Wilder,
regia di Riccardo Perraro (17 febbraio);
La
Trappola
(Vicenza)
in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni,
regia di Alberto Bozzo (24 febbraio);
La
Cricca
(Taranto)
ne “Le ultime lune” di Furio Bordon, regia di Aldo
L’Imperio (3 marzo);
I
Complici
(Bologna)
ne “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn, regia di Mimmo
Marchigiani (10 marzo);
Incontri
(San
Giorgio a Cremano, Napoli) in “Ferdinando” di Annibale
Ruccello, regia di Francesco Iurlaro (17 marzo).
Quanto
alla serata delle premiazioni, sabato 24 marzo sempre al San Marco,
Valter Rado e la “brass band” Mabò allieteranno
l’appuntamento con il loro “Note nella tempesta”, spassoso
spettacolo di teatro comico musicale.
Varietà
delle proposte drammaturgiche e non comune attenzione per il teatro
moderno e contemporaneo si confermano tratti distintivi del Festival.
A parte un tuffo nel Settecento veneziano, infatti, il cartellone
spingerà molto in avanti gli spettatori: nella Baviera degli Anni
Venti di Karl Valentin, attraverso la scrittura americana di metà
Novecento di Miller e Wilder e fino alla drammaturgia italiana di
fine Novecento di Furio Bordon e di Annibale Ruccello, per approdare
a quella contemporanea del catalano Galceràn.

Il
Premio Faber
Come
ormai consuetudine dal 1995, la compagnia che si aggiudicherà la
“Maschera” conquisterà anche il 24° Premio Faber Teatro,
messo in palio da

Confartigianato Vicenza
.
Un riconoscimento prezioso e denso di significato per almeno due
motivi: in primo luogo perché consente ai vincitori del Festival di
esibirsi per una sera sul palcoscenico dell’
Olimpico
di Vicenza
,
gioiello nato dalla creatività di Andrea Palladio e Vincenzo
Scamozzi e teatro coperto più antico del mondo, considerato un vero
e proprio tempio dagli artisti; in secondo luogo, perché
testimonianza concreta di come cultura ed economia, arte e impresa,
possano e debbano trovare terreni comuni, spazi di dialogo attraverso
i quali far nascere idee, progetti e opportunità a sostegno delle
cultura e della sua diffusione. Lo spettacolo con la consegna del
Premio Faber 2018 si terrà
sabato
26 maggio
.

La
Scuola e il Teatro
Ventisettesima
edizione per il concorso di critica teatrale
“La
Scuola e il Teatro”
.
Realizzato con il patrocinio dell’Assessorato all’Istruzione della
Regione del Veneto e dell’Assessorato per i Giovani e l’Istruzione
del Comune di Vicenza, il concorso si rivolge agli studenti delle
scuole superiori del Veneto, chiamati a produrre recensioni
giornalistiche su due spettacoli scelti a questo scopo tra i sette in
finale:
“Le
ultime lune”
di
Furio Bordon (sabato 3 marzo); e
“Il
metodo Gronholm”

di Jordi Galceràn (sabato 10 marzo). Ai giovani sarà dunque chiesto
di confrontarsi con temi delicati: quello della vecchiaia, affrontato
dall’autore triestino, e quello della disumanizzazione del mercato
del lavoro, al centro dell’opera del drammaturgo catalano. Un
incontro di approfondimento sugli elementi di base della critica
teatrale, sugli autori e sui testi oggetto delle recensioni si terrà
mercoledì 28 febbraio alle 15 nella sede regionale della Fita, a
Vicenza.
Le
iscrizioni dovranno pervenire entro il 31 gennaio
.
Bando e modulo di adesione su
www.fitaveneto.org;
informazioni allo 0444 324907 (dal lunedì al venerdì al mattino).

Il
16° Premio “Renato Salvato”

Dedicato
alla memoria di quest’uomo di teatro e dirigente scomparso nel 2002,
che contribuì in maniera fondamentale alla crescita di Fita Veneto,
da sedici anni il Premio “Renato Salvato” viene attribuito
a persone o realtà che si distinguano per il proprio impegno a
favore della diffusione della cultura teatrale.

EVENTI
SPECIALI PER IL TRENTENNALE

Conversazioni
con il patrocinio de La Vigna e dell’Accademia Olimpica
Una
prima chiacchierata sul rapporto fra cibo e teatro e una seconda
sulle prospettive del teatro amatoriale fra tradizione e innovazione
arricchiranno il cartellone del trentennale.
Si
inizierà già
mercoledì
31 gennaio
alle
18, nella sede della Biblioteca internazionale “La Vigna”
di Vicenza, che quest’anno ha deciso di offrire il proprio patrocinio
al Festival e di ospitare l’incontro dal titolo
“Il
teatro è servito: quando il cibo sale sul palco”
.
Condotta dal giornalista
Antonio
Di Lorenzo
,
la conversazione affronterà lo stuzzicante argomento sotto diversi
punti di vista: il critico teatrale
Antonio
Stefani

proporrà un viaggio fra i più interessanti e curiosi esempi di
“cibo in teatro” (dai riti antichi alla commedia dell’arte,
dai riferimenti culinari presenti in grandi autori come Ruzzante,
Shakespeare, Molière o Goldoni alle straordinarie ricette di
Eduardo, su su fino ai giorni nostri, tra grandi abbuffate e fame
atavica); lo storico della cucina
Danilo
Gasparini
si
soffermerà invece sul “teatro del cibo”, ossia sulla sua
spettacolarizzazione, tema quanto mai attuale e stimolante in questi
anni in cui ci sentiamo tutti un po’ “masterchef”; mentre
una testimonianza diretta del senso di una “mensa-in-scena”
sarà portata dall’attrice
Mariella
Fabbris
,
tra i fondatori del Laboratorio Teatro Settimo e da tempo
protagonista di spettacoli con al centro il cibo, la sua preparazione
e la sua condivisione.
Una
seconda conversazione, patrocinata dall’Accademia Olimpica, si terrà
giovedì 22 marzo, sempre alle 18, nella Sala Stucchi di Palazzo
Trissino, sede del Comune di Vicenza. Condotto dal giornalista e
critico
Cesare
Galla
,
vicepresidente dell’Accademia, l’incontro si soffermerà su
“Il
teatro amatoriale fra tradizione e innovazione”
e
coinvolgerà altre tre voci di primo piano della cultura teatrale: il
drammaturgo e storico del teatro
Luigi
Lunari
,
profondo conoscitore della scena amatoriale veneta e italiana, il
docente dell’Università di Genova e accademico olimpico
Roberto
Cuppone
e
il docente dell’Università di Venezia
Paolo
Puppa
.
L’occasione sarà preziosa per fare il punto sull’identità attuale
del mondo amatoriale. Davvero tante le domande in materia: questo
teatro è forse da intendersi come luogo deputato alla conservazione
e diffusione del repertorio di tradizione e, in particolare, di
quello dialettale? Oppure, al contrario, è lo spazio ideale nel
quale potere e dovere osare di più, proprio perché libero dalle
necessità economiche di chi sceglie il teatro come professione? Ma,
ancora, in che consiste oggi essere innovativi? E non sarà, forse,
che proprio il ritorno alla tradizione e al dialetto rappresentino il
vero spazio di libertà espressiva, la vera innovazione?

Gli
Spritz Teatrali, le proiezioni e due spettacoli extra
Accanto
alle due conversazioni realizzate con il patrocinio de La Vigna e
dell’Accademia Olimpica, il calendario del trentennale proporrà
anche una serie di altri appuntamenti in giro per il Veneto.
Gli
Spritz
Teatrali

saranno occasioni per parlare insieme degli autori e dei testi di
scena al Festival. Condotti da giornalisti ed esperti, si terranno il
venerdì con inizio alle 18.30 in vari Fita Point sparsi per la
regione: luoghi cioè che, all’interno di un progetto coordinato da
Fita nazionale, si propongono quali spazi dedicati a serate, corsi,
riunioni o incontri aperti al pubblico, come in questo caso. Si
inizierà
venerdì
2 febbraio
nel
Fita Point di Vicenza (in stradella delle Barche, 7), con un primo
appuntamento

dedicato ad Arthur Miller e al suo teatro, in vista dello spettacolo
di apertura del Festival.
Vari
Fita Point del Veneto ospiteranno anche una serie di
proiezioni
dedicate
a spettacoli vincitori di passate edizioni della “Maschera
d’Oro”. Il primo appuntamento è fissato per
mercoledì
24 gennaio alle 20
.
Due,
infine, saranno le

rappresentazioni aggiuntive

proposte al pubblico:
domenica
11 febbraio al Teatro Duomo di Rovigo

e
domenica
11 marzo al teatro di San Stino di Livenza
,
in provincia di Venezia, con il patrocinio dei Comuni e delle
Province ospitanti.

Roberto
Jonata: colonna sonora e concerto per il Festival
In
questa edizione così speciale, la “Maschera” avrà anche
una colonna sonora. Si tratta dell’album per pianoforte
“Shape”
(Ed. Velut Luna), composto dal

Roberto Jonata
e
scelto come motivo conduttore della kermesse: da un lato perché
ispirato all’arte in tutte le sue forme e alle emozioni che essa sa
donare; dall’altro perché dedicato in particolare alle meraviglie
artistiche di Vicenza, città natale del musicista e da anni scenario
del Festival, tra le quali, soprattutto, quelle firmate da Andrea
Palladio, a cominciare dall’Olimpico, “casa” del
Faber.
Assaggi di “Shape” accompagneranno le singole
serate della kermesse, diffusi in sala prima delle rappresentazioni,
ma anche tutta la campagna promozionale del Festival.

Il compositore
,
inoltre, per il trentennale del Festival terrà un
concerto
venerdì 23 marzo alle 21
nel
salone d’onore di Palazzo Chiericati di Vicenza, opera di Andrea
Palladio e sede della Pinacoteca Civica.

Informazioni
e prevendite
Gli
abbonamenti per il Festival sono in vendita nella sede di Fita
Veneto, in stradella delle Barche 7 a Vicenza (tel. 0444 324907, al
mattino, dal lunedì al venerdì) allo stesso prezzo dell’anno
scorso: 70 euro gli interi, 60 i ridotti. Invariati anche i prezzi
dei biglietti: 10 euro per gli interi; 8.50 per i ridotti.
Informazioni anche su
www.fitaveneto.org
e nella nuova pagina Facebook appositamente dedicata alla trentesima
edizione (maschera d’oro – festival nazionale).