ACCADEMIA DEL TEATRO / Azzurra Viglianisi regista dell’edizione 2018
Uno spettacolo che parla della Sicilia, pensato da una regista siciliana e proposto in Sicilia, a Palermo, durante la 31ª Festa del Teatro, di scena dal 2 al 9 settembre.
Non poteva essere più radicata nel territorio che la ospiterà l’edizione 2018 dell’Accademia del Teatro Italiano, la residenza di formazione per giovani in programma, come sempre, nell’ambito dell’incontro fra associati più importante dell’agenda annuale della Fita, la Federazione Italiana Teatro Amatori.
Tocca infatti ad Azzurra Viglianisi, 35 anni, catanese, regista, danzatrice e attrice della Compagnia Liotru della sua città, il compito di guidare la quindicina di giovani tesserati Fita selezionati in tutta Italia per questa nuova edizione dell’Accademia. Lo farà elaborando con loro il progetto “Azzurro Mare”, risultato vincitore tra quelli inviati alla commissione giudicatrice, guidata dal direttore artistico nazionale della Federazione, Mauro Pierfederici.
«Volevo che lo spettacolo riguardasse la Sicilia: e il fatto che quest’anno la Festa si svolga proprio in questa regione – spiega – è un caso e un valore aggiunto insieme. La sua elaborazione non è stata facile: avevo mille idee, ma non trovavo il giusto filo conduttore; poi all’improvviso, durante un viaggio in treno (infinito) da Milano alla Sicilia, ho iniziato a buttare giù idee su idee nella mia agendina, che a Catania ho risistemato e a Lipari, appena due giorni prima della scadenza del bando, ho finalmente elaborato e spedito. Non so da dove sia nato, ma di certo dal mio amore per la Sicilia e dal desiderio di farla conoscere agli altri».
Nel destino, comunque, qualcosa era scritto. Azzurra Vigialianisi ha infatti vinto l’edizione 2018 del “Liutrino”, premio che la sua compagnia assegna ogni anno ad un proprio componente under 40 anni distintosi nell’attività artistica, offrendogli la possibilità di partecipare per alcuni giorni alla Festa del Teatro. Della sua amata terra l’attrice punta ad esaltare i più diversi aspetti, agendo sui sensi dello spettatore: «Saranno coinvolti l’udito e la vista, naturalmente, ma anche l’olfatto, il tatto e il gusto, in una proposta sensoriale che coinvolgerà il pubblico a 360 gradi: una sperimentazione per chi vi assisterà, ma anche per i giovani dell’Accademia e per me, che non ho mai proposto un lavoro che coinvolgesse davvero e pienamente tutti i sensi. Unico limite a questo progetto – commenta – realisticamente è il tempo: ce ne vorrebbe tanto, per far venire fuori dai ragazzi tutto quello che hanno dentro. Ma quello che faremo sarà comunque importante e sentito: li ho chiamati uno a uno per conoscerli almeno telefonicamente e li ho sentiti molto carichi, pronti a tutto. Certo avremo un copione, nel quale ho inserito pagine di grandi autori siciliani, così da avere parti almeno un po’ codificate ma che risentiranno molto di quello che uscirà nel laboratorio, nel quale uniremo soprattutto teatro e danza».
Azzurra Viglianisi, scelta come regista dell’Accademia del Teatro 2018 |