FITA VENETO / CONGRESSO: Domenica 7 ottobre a Este si parla di scelte
Verterà sul senso da dare alle proprie scelte di repertorio il congresso regionale annuale della Federazione Italiana Teatro Amatori del Veneto (Fita), in programma domenica 7 ottobre dalle 9.30 al Teatro dei Filodrammatici di Este (Padova).
Aperto al pubblico, a ingresso libero, l’appuntamento sarà l’occasione per una riflessione condivisa sull’offerta artistica di questo diffuso e dinamico mondo di appassionati. Al confronto su “Il teatro amatoriale, fra impegno e leggerezza” sono stati invitati a partecipare, come relatori, Roberto Cuppone, nella sua veste di docente di Storia del Teatro all’Università di Genova, ma molto noto anche come autore, attore e regista; Pino Costalunga, anch’egli artista molto affermato nel panorama veneto e non solo; e il giornalista e critico teatrale Lorenzo Parolin, invitato a portare la sua esperienza di “spettatore esperto”. A coordinare gli interventi sarà Mauro Dalla Villa, presidente di Fita Veneto, che in avvio di congresso presenterà anche la nuova edizione di “Fitainscena”, annuario delle compagnie iscritte alla Federazione a livello regionale: circa 240 compagnie per oltre 4mila soci, che nel solo Veneto propongono qualcosa come 5000 spettacoli all’anno, coinvolgendo oltre 1 milione e 600mila spettatori.
“Teatro leggero – commenta Dalla Villa – non deve significare vuoto e banale, né tematiche di spessore o testi dal registro drammatico devono essere visti con apprensione dalle nostre compagnie, perché l’unica cosa dalla quale dobbiamo guardarci a teatro è la noia. Quello che lanciamo in questo congresso, ci tengo a chiarirlo, non è un invito ad abbandonare il teatro brillante per dedicarsi solo all’impegno: vogliamo accendere, invece, una nuova e piena consapevolezza da parte delle compagnie, affinché nelle loro scelte artistiche puntino a qualità e spessore, consci del fatto che anche con una buona commedia si può lasciare qualcosa di più di una risata fine a se stessa e che il teatro vivo è quello che si guarda attorno, che sa fare propri gli stimoli provenienti dalla vita di tutti i giorni”.