GIOVANI / Fita collabora ad un progetto Erasmus a Bardolino (Verona)
La Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) partecipa con un proprio formatore alle attività messe in atto, in questi giorni, dall’Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” di Bardolino (Verona), nell’ambito di un progetto Erasmus che coinvolge, oltre all’Italia, anche Turchia, Romania, Spagna e Portogallo. Il docente incaricato è Cirillo Barichello, attore, regista e formatore di lunga esperienza, che nella giornata di giovedì 14 febbraio guiderà un Laboratorio rivolto ad una quarantina di ragazzi, dai 10 ai 13 anni, provenienti da tutte e cinque le nazioni.
«È sempre con grande entusiasmo – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – che partecipiamo a iniziative come queste, che coinvolgono i giovani e il mondo della scuola, due tra i fulcri della nostra quotidiana attività nel territorio. Un impegno che dimostriamo con azioni concrete: basti dire che la nostra Federazione è la sola in Italia ad aver sottoscritto un protocollo d’intesa con il Miur per l’alternanza scuola-lavoro, ambito nel quale ci stiamo muovendo con esperienze in tutto il Paese; o si pensi al grande progetto ‘Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale’, grazie al quale stiamo realizzando, nell’intero territorio nazionale, workshop gratuiti per giovani dai 18 ai 30 anni, da formare nell’applicazione del linguaggio teatrale in ambito sociale, in stretto contatto con enti, istituzioni e realtà attive in questo settore».
«Ma con il progetto Erasmus – sottolinea ancora il presidente Pace – condividiamo anche il respiro internazionale, un allungare lo sguardo che riteniamo essenziale in generale, ma soprattutto per i giovani: proprio per questo, come Federazione, da anni conduciamo il progetto Itaf, International Theater Academy of Fita, un percorso per gruppi di nostri giovani tesserati coinvolti in alcune settimane di alta formazione in Italia e all’estero, in collaborazione con partner internazionali come il Creative College di Utrecht in Olanda. Preziose esperienze di crescita personale – conclude Pace – prima ancora che artistica».
Cirillo Barichello, attore, regista e formatore, è stato individuato come formatore per guidare il Laboratorio teatrale del progetto, rivolto ad una quarantina di ragazzi, dai 10 ai 13 anni.
Come si svolgerà il laboratorio che ha pensato per i ragazzi di Erasmus?
Lavoreremo insieme su elementi come il ritmo, la voce e lo spazio, con poche parole e molta azione. Come obiettivo ci siamo posti di approfondire il concetto di amicizia, da sviluppare con loro che già vi si stanno confrontando concretamente, condividendo questa esperienza.
Può spiegarci qualche attività che condurrà con loro?
Per esempio, faremo un esercizio sulle vocali, usando la bocca come elemento sonoro: le vocali sono cinque, ma se usi l’espressività diventano infinite e questo ci permetterà anche di capire come vengono pronunciate in altre lingue. Un altro esercizio sarà dedicato al ritmo, utilizzando mani e piedi e lavorando in cerchio.
E per quanto riguarda lo spazio?
Partiremo dalla classica camminata, per poi lavorare su ritmo e velocità, anche appoggiandoci a brani musicali: il tutto con la regola di non urtarsi, di rispettare gli altri. Approfondiremo allacciandoci all’idea della zattera: se ci si posiziona in modo uniforme la zattera resta a galla, se ci si concentra tutti in un angolo si finisce col cadere in acqua. Poi si andrà andare oltre: disegneremo sul palco un rettangolo, che dovremo riempire, ma quel rettangolo diventerà sempre più piccolo: se si collabora si riesce a starci tutti, anche in un francobollo, altrimenti no. Cose intuibili, ma che vissute così, in prima persona, fanno pensare.
Con Alessandro Todaro, docente referente per il teatro dell’Istituto di Bardolino, parliamo invece più diffusamente del progetto Erasmus in corso, seconda esperienza del genere per questa realtà scolastica, dopo quella analoga vissuta tre anni fa in materia di Robotica e Matematica.
Il vostro istituto torna dunque nel mondo Erasmus. Di che cosa vi occupate in questa edizione?
Siamo stati selezionati come coordinatori per due progetti: uno sull’Ambiente, che coinvolge Grecia, Romania, Slovenia e Turchia, che abbiamo ospitato qui da noi lo scorso dicembre; e questo teatrale, condiviso anche con Spagna, Romania, Portogallo e Turchia, dove siamo andati noi a novembre. In quell’occasione mi è stata affidata la conduzione di un training attoriale di un paio di giorni, e con i colleghi di Portogallo e Turchia abbiamo tenuto un workshop. A maggio andremo in Spagna e il prossimo anno, dato che Erasmus ha cicli biennali, saremo in Romania e Portogallo.
Qual è l’obiettivo di queste esperienze?
Lo scopo principale è dare il giusto rilievo al teatro nella scuola, non solo per i ragazzi – per i quali il teatro rappresenta uno strumento prezioso di crescita e comunicazione – ma anche per gli insegnanti, che usano strumenti propri anche degli attori, come la voce e il corpo. Come tema portante è stato scelto il concetto di amicizia, da applicare all’idea di Europa, di solidarietà, di dialogo.
Come avete elaborato questa settimana in Italia e, in particolare, il laboratorio teatrale con Fita?
La responsabile del progetto per il nostro Istituto è la prof. Elena Maccari, insieme al dirigente Eugenio Campara. Per il teatro si sono affidati a me, che ho alle spalle una ventina d’anni di esperienza e conosco bene il mondo Fita, essendo anche stato, a lungo, presidente provinciale a Enna. Quando si è trattato di organizzare il laboratorio teatrale, quindi, ho subito pensato a Fita, che rappresenta una sicurezza in questo senso, coordinandomi con Fita Veneto sul territorio e Fita nazionale, per dare un respiro ancora più ampio a questa esperienza europea.
Cirillo Barichello |
Alessandro Todaro |