FITA UMBRIA / Convenzione per i tirocini tra Fita Perugia e Università di Padova
Una bella occasione per i laureandi dell’Università di Padova: il Comitato provinciale di Perugia della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) ha infatti sottoscritto una convenzione della durata di cinque anni con l’ateneo veneto per l’attivazione di tirocini di formazione e orientamento.
Dal 1° luglio, dunque, Fita Perugia accoglierà uno studente laureando in Discipline musicologiche e di spettacolo del Dipartimento di Studi linguistici e letterari, con l’obiettivo di fargli acquisire conoscenza ed esperienza pratica nell’ambito dei processi di gestione dell’azienda teatrale, con particolare riferimento a organizzazione di una stagione teatrale, strategie di offerta artistica, comunicazione e promozione, ricerca storica in archivio.
“Esprimo la più grande soddisfazione – commenta il presidente provinciale Fita Perugia, Danilo Chiodetti – per questa convenzione: un’importante forma di collaborazione per la ricerca, la formazione e le attività collegate, con lo scopo di creare professionalità necessarie allo sviluppo culturale del nostro territorio e delle nostre associazioni di teatro”.
Analoga soddisfazione è espressa dal presidente nazionale Fita, Carmelo Pace: «L’iniziativa nata in Umbria potenzia ulteriormente la sempre più estesa rete di rapporti tra la nostra Federazione e il mondo dei giovani e dell’istruzione a tutti i livelli: un ampio ventaglio di relazioni positive e concrete nel territorio, che non a caso ha trovato un pieno riconoscimento da parte dello stesso Miur, che solo con Fita, nel nostro ambito di attività, ha siglato un protocollo d’intesa in materia di Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex Alternanza scuola lavoro). Con gli stessi obiettivi di appoggio ai giovani nella loro crescita personale e professionale va anche il nostro progetto nazionale “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, che si sta articolando in giro per l’Italia con risultati tali – conclude Pace – da richiedere, in alcune regioni, persino l’aggiunta di altre tappe”.