FITA TI INFORMA / Decreto 17 marzo 2020: approfondiamo gli articoli su cultura e spettacolo dal vivo
Di seguito alcune notizie sugli articoli che riguardano i settori della cultura e dello spettacolo dal vivo nel decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 marzo 2020.
– Per coloro che avevano già in programma uno spettacolo da loro stessi organizzato e venduti già i biglietti di ingresso, l’art.88 prevede che chi ha acquistato il biglietto può chiedervi il rimborso del costo entro 30 giorni dal 17 marzo, presentandovi il titolo di acquisto.
Entro 30 giorni dalla richiesta dovete provvedere all’emissione di un voucher di pari importo da utilizzare entro un anno.
Se volete, potete anticipare questa norma, correttamente emanata nell’interesse del consumatore, chiedendo agli aventi diritto di sostenere la vostra attività rinunciando al rimborso, assicurando che indicherete il loro nome tra i sostenitori della vostra associazione per la donazione effettuata. Considerato che non tutte le compagnie avranno certezza di riprogrammare lo spettacolo, potrebbe essere una modalità per recuperare parte delle spese già da voi anticipate.
– L’art.89 istituisce il Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo: 130 milioni di euro per il 2020 per il sostegno degli operatori, autori, artisti, interpreti ed esecutori colpiti dalle misure adottate per l’emergenza COVID-19 e per investimenti finalizzati al rilancio di questi settori. Le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse verranno stabilite con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, tenendo conto dell’impatto negativo sui beneficiari derivato dalle misure di contenimento del contagio da COVID-19.
– Ricordiamo che l’indennità di 600 euro (prevista per una platea di oltre 4,8 milioni di lavoratori riconosciuta per il mese di marzo per attutire l’impatto negativo del coronavirus sull’attività lavorativa) vede tra i destinatari anche 81mila lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo, con almeno 30 contributi giornalieri versati nel 2019 al medesimo Fondo, con un reddito non superiore a 50mila euro, e non titolari di pensione.
In conclusione, aspettiamo di leggere i conseguenti provvedimenti che saranno adottati dal Ministero per i beni e le attività culturali, consapevoli che siamo sempre nell’ambito di misure volte a fronteggiare l’emergenza e che ci dovrà essere un impegno maggiore e più programmato per riavviare il settore.
La parte più difficile sarà quella in cui tutti noi dovremo riportare il pubblico al Teatro e speriamo che l’avvio di questa fase, oltre ad avvenire il più presto possibile, sia sostenuta con dotazioni finanziarie ed interventi affidati alle istituzioni locali, che più degli altri conoscono i soggetti e le dinamiche del territorio.