GPTA / I “Compagni di Scena” di Roma raccontano la loro avventura al Gran Premio del Teatro Amatoriale
Sono dodici le Compagnie teatrali in gara che si sfideranno a colpi di battute, cambi di scena e copioni ai piedi dell’Etna in occasione della VI edizione del “Gran Premio Nazionale del Teatro Amatoriale”, promosso dalla F.I.T.A. ,Federazione Italiana Teatro Amatori, presieduta da Carmelo Pace, per la prima volta in scena in Sicilia con il supporto tecnico organizzativo del “Teatro Stabile Mascalucia Mario Re” diretto da Rita Re e del Comitato Regionale Fita Sicilia.
Una manifestazione evento, inserita nel cartellone del Catania SummerFest e patrocinata dalla Regione Siciliana, dal Comune di Catania, dalla città Metropolitana del Comune di Catania, dai Comuni di Nicolosi, Mascalucia e Gravina.
I primi ad esibirsi saranno i “Compagni di Scena” di Roma, che sabato 21 agosto, alle ore 21.00, dal Parco Trinità Manenti di Mascalucia inaugureranno la rassegna unendo idealmente e culturalmente la città di Catania, le sue zone etnee con i palcoscenici di tutta Italia per una grande festa del teatro.
Dal dialogo con Valentin Moscuzza, la regista dello spettacolo “Sette Minuti” di Stefano Massini approfondiamo la loro esperienza catanese.
Cosa vi aspettate da questa finale?
“Siamo entusiaste di partecipare al Gran Premio del Teatro Amatoriale, confrontarci con le altre realtà teatrali d’Italia sarà divertente e stimolante”.
Avete partecipato e vinto numerosi concorsi. Con quale spirito affronterete la competizione?
“7 Minuti, la messa in scena che presenteremo, ha partecipato al Premio Nazionale Teatrale Portici in Teatro 2021, vincendo il premio nella categoria miglior attrice non protagonista.
Abbiamo inoltre vinto il Premio Mecenate come miglior spettacolo e il Premio Colosseo come Miglior Regia, Migliore Attrice Protagonista e Migliore Attrice Giovane. In questo periodo ci troviamo tutti in una situazione che non sappiamo bene come affrontare, sul versante lavorativo moltissime persone sono in ginocchio, ed ecco spuntare di nuovo i diritti di cui si parla in 7 Minuti.
La pandemia ci ha costretto al fermo totale, i teatri sono vuoti da 2 anni e per noi ritornare in scena con “7 Minuti” lo stesso spettacolo allestito pochi giorni prima che si fermasse tutto è un emozione enorme.
Speriamo che i teatri tornino a riempirsi, perché noi siamo pronti.
Noi non ci siamo mai fermati veramente”.
“Sette Minuti” è un testo di teatro contemporaneo che guarda al sociale. Come mai avete deciso di presentare questo spettacolo?
“Dopo aver lavorato con un cast tutto al femminile per il riadattamento teatrale di “Dieci donne” di Marcela Serrano, ero alla ricerca di un testo che mi permettesse di continuare a lavorare con un cast esclusivamente femminile, e mi sono imbattuta quasi per caso nel testo di Stefano Massini.
Fin da subito mi ha trasmesso la potenza del suo messaggio, sempre attuale: Cosa siamo disposti a fare pur di lavorare?
A cosa siamo disposti a rinunciare?
Ai nostri diritti, dati per scontati e dei quali a volte dimentichiamo l’importanza. Ecco, credo che questo spettacolo ci ponga di fronte a una nuova valutazione dell’importanza dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.
E così, le operaie e le impiegate della fabbrica Picard & Roche ci conducono in una riflessione che arriva come un pugno allo stomaco”.
Ufficio Stampa Elisa Guccioni