Si avvia il mandato del nuovo Consiglio Nazionale del Terzo Settore

Alla presenza della Ministro Maria Elvira Calderone e del vice Ministro Maria Teresa Bellucci si sono insediati i componenti del rinnovato Consiglio Nazionale del Terzo Settore che rimarranno in carica per i prossimi tre anni, tra i quali il nostro presidente nazionale Carmelo Pace.

I lavori, introdotti dalla Ministro Calderone, sono stati condotti dalla Vice Ministro Bellucci che ha ricordato l’intenso e proficuo lavoro che ha compiuto il Consiglio nel precedente mandato fornendo un fondamentale contributo all’azione di governo e del Ministero, che si è dimostrata particolarmente attenta al settore e soprattutto pronta ascoltare le istanze di chi vi opera e a recepire suggerimenti. Nel corso della lunga seduta la Vice Ministro non si è sottratta ad intervenire compiutamente sulle questioni poste dai componenti del Consiglio del quale fanno parte le più qualificate rappresentanze del terzo settore che operano nei diversi campi del volontariato.

Con dovizia di particolari è stata la ricostruzione che la Vice ministro ha dato dell’iter seguito per affrontare in sede europea la spinosa questione dell’applicazione del nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni realizzate dagli enti associativi di cui all’articolo 5, comma 15 -quater del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146. La proroga al 10 gennaio 2026 è stato un forte atto politico che consentirà di proseguire l’interlocuzione con la Commissione europea alla quale, con dati e relazioni varie, è stato rappresentato come il settore del no profit in Italia è cosa ben diversa da come viene organizzato e soprattutto come opera negli altri stati europei. Vi è fiducia che il tempo ottenuto possa aiutare a raggiungere una soluzione, anche perché, in caso contrario l’Italia potrebbe incorrere in una procedura di infrazione e ciò determinerebbe comunque un’incertezza per tutti gli Enti.

Il Consiglio nazionale ha espresso poi parere favorevole al nuovo modello di presentazione del rendiconto per gli ETS minori, cioè quelli che non superano ricavi, rendite, proventi o entrate comunque denominate pari a 60.000 euro.  E’ un modello di rendiconto per cassa in forma aggregata degli enti del Terzo settore che semplifica di molto la redazione. Si lavorerà perché possa essere adottato già dal prossimo rendiconto, questo è stato un altro impegno assunto dalla Vice Ministro, che rimane però legato a tutti i passaggi relativi al tempo della sua approvazione.

Molti sono stati gli argomenti sull’operatività del Runts, anche con riferimento a orientamenti diversi riscontrati nelle varie sezioni regionali. Si auspica un maggior coordinamento con circolari interpretative chiare che unifichino le azioni su tutto il territorio nazionale. Costante è poi la relazione con Infocamere che gestisce il portale del Runts, affinchè nel più breve tempo possibile siano apportate modifiche che consentano alle reti associative di operare al meglio, verificando con migliori modalità lo stato delle associazioni ad esse aderenti. La semplificazione è sembrata essere il faro di tutti gli interventi tecnici e le modifiche che via via saranno apportate, anche sul piano delle norme regolatrici.

E’ emerso quanto l’azione del Ministero e della Vice Ministro in particolare sia diretta a definire in tempi brevi tutto quanto necessario affinchè la riforma del 2017 diventi effettiva in questa legislatura, anche intervenendo con modifiche sostanziali dov’è necessario, oltre ai previsti decreti attuativi.

Abbiamo potuto rilevare quanto l’attenzione e la competenza della Vice Ministro, che d’altra parte proviene dal mondo del volontariato organizzato, possa costituire il vero volano per giungere ad un assetto definitivo del settore che possa rendere sempre più affidabili, ma anche più sereni, tutti gli Enti che si spendono quotidianamente nelle fondamentali attività di sostegno ed affiancamento all’azione del pubblico in settori chiave dello sviluppo della nostra nazione, che certamente passa anche dalle risposte che nel territorio si riescono a dare ai bisogni dei cittadini in termini di servizi sociali alla persona e di valore sociale dell’attività culturale. Chiaro l’intento manifestato dalla Vice Ministro Bellucci:” Sarà nostro compito lavorare insieme e monitorare l’attuazione delle politiche, riformandole laddove necessario, nel solco di quanto fatto in questi due anni di Governo anche attraverso la prima legge di riforma del Codice del Terzo Settore, approvata a luglio 2024 e l’azione di rafforzamento del ruolo del CNTS come sede istituzionale di analisi e confronto. E ancora, con l’Open RUNTS’, iniziativa con cui abbiamo aperto a tutti i cittadini il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore per garantire maggiore trasparenza e la concreta azione di promozione dell’amministrazione condivisa tra enti pubblici ed ETS. Tanti gli obiettivi raggiunti insieme e altrettanti quelli futuri per continuare a valorizzare, promuovere, tutelare e semplificare la vita del mondo della solidarietà sociale, favorendo così la libera iniziativa dei cittadini associati nella costruzione del bene comune.”

 Non a caso un lungo intervento è stato dedicato dalla Vice Ministra ai fondi spendibili per finanziare  la dispersione scolastica, la povertà educativa e la devianza minorile, anche mediante la partecipazione ai patti sociali di territorio tra enti pubblici e privati con i quali il terzo settore costituisce un pilastro per il raggiungimento degli obiettivi.