EMERGENZA / FITA scrive all’AGIS: proposte concrete per ripartire
Il presidente nazionale della Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA), Carmelo Pace, ha scritto al presidente dell’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo (AGIS), Carlo Fontana, in merito all’auspicabile riavvio dello spettacolo dal vivo. Il messaggio riprende nella sostanza e arricchisce con alcune proposte operative quanto già scritto da Pace, il 6 marzo scorso, al ministro per i Beni, Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini, portandogli la voce del mondo amatoriale, del quale la Federazione è organizzazione leader nel Paese, con oltre 24 mila tesserati.
“Siamo consapevoli – si legge nel messaggio firmato da Pace – che oggi si discute della ripartizione delle prime risorse messe a disposizione per far fronte all’emergenza economica dei lavoratori e delle imprese dello spettacolo, ma da subito si dovranno anche valutare ulteriori stanziamenti e strategie per far ripartire il ‘sistema spettacolo’ e, per quanto di nostra competenza, quello dal vivo”.
“Sappiamo – prosegue la lettera al presidente dell’Agis – che, oltre alle risorse necessarie, a tutti noi è affidato un compito ancor più difficile che è quello di ‘far ritrovare’ al pubblico la fiducia e, dunque, la voglia di ritornare nei Teatri. Non potrà che essere un compito affidato a tutte le componenti che negli anni lo hanno fidelizzato, in stretta sinergia con le istituzioni pubbliche del territorio. Strategia questa già condivisa dalle Regioni nelle proposte avanzate al Ministro, con le quali si pone l’accento sulla necessità di reperire fondi per forme di agevolazione per associazioni culturali, organismi privati, cooperative, no profit, pro loco etc., enti ai quali si deve l’organizzazione della maggior parte degli eventi e degli spettacoli che animano i cartelloni regionali tutto l’anno”.
“Lo spettacolo dal vivo – si ribadisce nel documento – potrà ripartire solo grazie ad un’azione sistematica che coinvolga tutti i territori e tutte le sue componenti. Ognuno dovrà fare e farà la sua parte, come lo spettacolo insegna…. e l’Agis, naturale e più rappresentativo interlocutore del Ministero, non può sottrarsi ad interagire di concerto con le Regioni, alle quali la Costituzione demanda competenza rilevante in materia”.
Il presidente FITA conclude con alcune prime proposte concrete che potrebbero attuarsi di concerto tra Stato, Enti territoriali e SIAE. “Se si potrà partire anche parzialmente con la stagione estiva – sottolinea Pace – che i Comuni proprietari di teatri o spazi teatrali all’aperto concedano gratuitamente l’uso di tali spazi con i relativi servizi agli organizzatori di spettacoli, ricevendo un contributo dallo Stato che possa sostenere il mancato introito e le altre spese. Inoltre, non far pagare i diritti d’autore per questi spettacoli, che sarebbero corrisposti agli aventi diritto dalla SIAE in misura fissa. E ancora, chiedere agli organizzatori di emettere titoli di ingresso ad un prezzo pari al 50% di quello mediamente praticato, consentendo loro di compensare i minori introiti con un intervento statale mediante concessione di un tax credit pari al 100% di quanto incassato. Questa ultima misura – conclude il presidente FITA – potrebbe essere anche estesa per la prossima stagione invernale a tutti gli organizzatori/gestori di teatro ed enti”.