L’ormai imminente entrata in vigore delle norme che regoleranno l’emissione e il ricevimento delle fatture da parte dei soggetti detentori di partita Iva sta creando più di qualche preoccupazione e incertezza. Proprio per questo Fita Veneto ha organizzato per domenica 16 dicembre a Vicenza, al Centro Congressi Confartigianato di via E. Fermi, 201, un incontro di informazione e formazione mirato ad illustrare agli associati le disposizioni della norma che, salvo modifiche, dal 1° gennaio 2019 interesserà anche le compagnie. L’argomento sarà trattato, anche con l’illustrazione di esempi pratici, dall’esperto Roberto De Giuli, consulente fiscale e revisore dei conti Fita.
La registrazione dei partecipanti è fissata per le 9.45 e il convegno inizierà intorno alle 10.15. Oltre che di fatturazione elettronica si parlerà anche delle procedure per il tesseramento 2019. A partecipare sono invitati i presidenti di compagnia con i loro “collaboratori amministrativi”. Il convegno è organizzato congiuntamente dai Comitati regionali di Emilia Romagna, Friuli – Venezia Giulia e Veneto, ma è aperto a tutte le compagnie Fita interessate. Al termine della mattinata, chi lo desidera potrà fermarsi per il pranzo, fissato per le 13 al ristorante “La Conchiglia d’Oro” (quota individuale: 24 euro). L’adesione al pranzo deve essere confermata entro il 10 dicembre, rispedendo l’apposita scheda (disponibile qui nel sito Fita Veneto), completa di contabile del bonifico, all’indirizzo fitaveneto@fitaveneto.org.
Grande successo di pubblico e calorosa partecipazione per la quarta edizione del “Premio Bronzi di Riace”, manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Teatro Amatoriale (Fita) Comitato Regionale Calabria e patrocinata dalla presidenza del Consiglio regionale della Calabria.
Una festa del teatro che si è svolta domenica 9 dicembre a Lamezia Terme, presso il T-hotel, e che ha visto la presenza di compagnie Fita provenienti da tutta la Calabria.
Ad aprire la manifestazione è stata l’esibizione del Gruppo Teatrale Carma di Reggio Calabria, con lo spettacolo 1861-La brutale Verità vincitore dell’edizione 2017. La rappresentazione di quell’amara verità ha creato una suggestiva atmosfera accendendo i riflettori sulla memoria dell’essere meridionali, con uno spettacolo che non si è posto come mero racconto del passato ma come amara testimonianza di pagine di storia poco conosciute o totalmente ignorate. Lo spettacolo tratto dal libro La brutale verità di Michele Carilli, che ne ha curato la regia insieme a Lorenzo Praticò, ha presentato sotto forma di teatro – canzone, la storia del periodo pre e post unitario, sottolineando l’umanità di tutti i protagonisti dell’epoca.
In un clima particolarmente acceso di pathos, si è poi dato il via alla premiazione, con un breve intervento dei componenti della giuria tecnica: Michele Spataro (presidente), Giuseppe Minniti e Consolato Latella.
Giuseppe Minniti, tesoriere Fita Nazionale, ha sottolineato che la bellezza della manifestazione non va letta in virtù di un riconoscimento, ma in relazione alla misura di tutte quelle sollecitazioni artistiche ed umane che ogni incontro nel segno del teatro regala.
Il ruolo della commissione giudicatrice – ha precisato il presidente Fita Calabria, Consolato Latella – è stato particolarmente arduo, ma ha sempre espresso un giudizio nel rispetto di ogni singolo lavoro, apprezzando la passione e la crescita di ogni compagnia Fita, segno che vi è una classifica di riconoscimenti, ma che non è quella ad essere il parametro di valutazione dell’intero concorso.
A vincere il premio come “miglior spettacolo dell’edizione 2018” sono stati “I Vacantusi” di Lamezia Terme con lo spettacolo Il morto è vivo, regia di Giovanni Carpanzano. A consegnare il riconoscimento è stato Paolo Mascaro, ambasciatore Fita Calabria, che ha sottolineato la valenza sociale del teatro, luogo per eccellenza di confronto fra menti, dialogo di emozioni, crescita civica.
Presente alla premiazione in rappresentanza dell’assessorato alla Cultura della Regione Calabria, Salvatore Bullotta ha espresso il suo plauso per un concorso intriso, già dal nome, di quella cultura che, fin dal periodo storico dei Bronzi di Riace, viveva il teatro come luogo di incontro e confronto.
Menzioni speciali per questa quarta edizione sono andate ai giovani attori della “Compagnia Il teatro che non C’era”, regia di Francesco Pileggi per la bella testimonianza del teatro come occasione di inclusione ed integrazione sociale;
Premio speciale anche per Adriano Beraldi, autore della Commedia U lupu, l’acqua e l’agnellu, Compagnia I Tinti di Rossano (CS), per il dialetto piacevole, musicale, custode delle nostre radici latine e greche.
Ed ancora un riconoscimento speciale per gli Amici del Musical di Pellaro, di Reggio Calabria, per aver trasmesso un teatro che è scuola di vita e momento di incontro tra generazioni sul palcoscenico e nella vita.
Questi i premi agli interpreti: attrice caratterista Assunta Spirlì, Compagnia “La Bottega del Sorriso, di Cittanova; attore caratterista Giuseppe Guerrisi, Compagnia “I Baroncini, Rizziconi; attrice non protagonista MariaRosa Gaudio, Compagnia “I Baki”. Cosenza; attore non protagonist Salvatore Alfano, Compagnia “Il Volo delle Comete”, Amantea (CS); attrice protagonista ex aequo tra Mariella Rotondaro, Compagnia il Cucco, (CS) e Tiziana Migliano, Compagnia Quinta Scenica (CS); attore protagonista Enzo Alfano, Compagnia “Il Volo delle Comete”, Amantea (CS); migliore scenografia alla Compagnia “I Vacantusi” di Lamezia Terme (CZ); migliori costumi, Compagnia “Ibaki”, Mendicino (CS); migliore regia a Imma Gurasci, Compagnia “Ibaki”, Mendicino (CS).
La consegna del premio alla compagnia I Vacantusi
Nico Morelli, Consolato Latella e Giuseppe MInniti durante l’evento
Il Gruppo Teatrale Carma di Reggio Calabria, vincitrice 2017 con lo spettacolo 1861-La brutale Verità
Il folto pubblico che ha assistito alla cerimonia di consegna dei premi Bronzi di Riace
Sesta edizione per il Premio “Ulisse” per il Teatro Amatoriale, kermesse organizzata da Fita Sicilia: i vincitori del concorso, riservato alle compagnie aderenti alla Federazione a livello regionale, rappresenteranno la Sicilia al Gran Premio del Teatro Amatoriale promosso da Fita nazionale. Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 18 gennaio, secondo le modalità indicate nel bando e utilizzando l’apposita scheda di partecipazione.
Ogni compagnia potrà candidare un solo spettacolo, in italiano o in
vernacolo siciliano. Non saranno presi in considerazione monologhi,
collage di spettacoli o spettacoli esclusivamente mimici.
I cinque spettacoli teatrali finalisti per il Premio “Ulisse” dovranno essere rappresentati nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 31 luglio 2019, così da consentirne la visione dal vivo alla giuria itinerante appositamente costituita.Oltre al Premio “Ulisse” per il migliore spettacolo, saranno assegnati riconoscimenti ai migliori registi e interpreti protagonisti e non. È stato inoltre istituito il Premio speciale “Nuccio Pappalardo”, riservato al migliore artista under30.
Gli organizzatori comunicheranno i risultati a tutte le compagnie partecipanti attraverso la pagina
dedicata “Premio Ulisse per il teatro” e la pagina facebook FITA Sicilia. Le cinque compagnie
finaliste saranno contattate telefonicamente e via mail.
Per ulteriori informazioni contattare: Pino Giambrone tel. 338 5995676; pinogiambrone7@gmail.com.
Al via la seconda edizione del “Gran Premio Regionale Veneto”, concorso promosso dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), il cui vincitore entrerà di diritto nella rosa dei finalisti dell’edizione 2019 del “Gran Premio del Teatro Amatoriale” indetto da Fita nazionale: la grande kermesse che vedrà sfidarsi i “campioni” scelti dalle diverse regioni aderenti. Per iscriversi alla selezione, gratuita e riservata alle compagnie Fita del Veneto, i gruppi interessati devono inviare entro il 10 gennaio a fitaveneto@fitaveneto.org l’apposito modulo di partecipazione, abbinato al relativo bando. Ogni compagnia può partecipare con un solo spettacolo. Il concorso prevede due selezioni: la prima di carattere provinciale, effettuata attraverso la visione dei dvd inviati dalle formazioni iscritte; la seconda, di carattere regionale, affidata ad una commissione di esperti, che tra marzo e settembre 2019 si recherà a visionare gli spettacoli emersi dalla prima fase, uno per provincia. La prima edizione del “Gran Premio Regionale Veneto” è stata vinta dal Teatro del Corvo di Padova con “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari: la formazione rappresenterà quindi il Veneto alla fase nazionale del Gran Premio, giunto alla quarta stagione, in programma in Campania. “La prima edizione di questo nuovo concorso – commenta Mauro Dalla Villa, presidente regionale Fita Veneto – ha avuto un’ottima risposta da parte delle compagnie. Con piacere, quindi, lo riproponiamo quest’anno, convinti che si tratti di una bella occasione di incontro e confronto con tante realtà di altre regioni, attraverso la quale leggere quella straordinaria varietà di repertori e stili che è tra le caratteristiche più preziose del nostro fare teatro”.
Un momento di “Tre sull’altalena” del Teatro del Corvo di Padova, formzione vincitrice della prima edizione del Gran Premio Regionale Veneto
Ha commosso, entusiasmato e divertito lo spettacolo “La leggenda animata di Colapesce” presentato a Palermo, nell’ambito degli eventi dedicati alle Capitali della Cultura 2018, dal gruppo Fita che ha realizzato la tappa siciliana di “Fondamenta”, il progetto nazionale che la Federazione sta promuoverndo in ogni regione d’Italia.
Diretti da Biagio Graziano e Matteo Corbucci, i giovani hanno animato il pomeriggio festivo dell’8 dicembre nella meravigliosa cornice del Gran Teatro a Santa Cecilia, interagendo con un gruppo di giovani dell’associazione Tuttinsieme. Gli spettatori – tra i quali anche rappresentanti dei governi olandese e maltese, ospiti della serata – hanno apprezzato come i burattini, animati dai partecipanti al progetto, abbiano saputo condurre tutti nella favola di Colapesce: l’uomo che, secondo la leggenda, sorregge ancora oggi la Sicilia dal fondo del mare. «Si è trattato di un momento importante per promuovere la Federazione ed il suo impegno per il sociale e nel sociale – ha commentato Carmelo Pace, presidente di Fita nazionale -. È stato l’esempio di come un’idea come Fondamenta possa andare oltre, diventando volano per trasmettere l’immagine di una Federazione che promuove il teatro amatoriale non solo come momento di intrattenimento, ma anche di autentica integrazione sociale”.
Si terrà domenica 9 dicembre, presso il Thotel (Strada Statale 280 dei Due Mari) di Lamezia Terme, la quarta edizione del “Premio Bronzi di Riace”, manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Teatro Amatoriale (Fita) – Comitato Regionale Calabria e patrocinata dalla presidenza del Consiglio regionale della Calabria.
La manifestazione avrà il suo avvio alle 17.30 con l’inizio dello spettacolo “1861-La brutale Verità” della compagnia Carma di Reggio Calabria, decretato “miglior spettacolo dell’edizione 2017” e che ha poi rappresentato la Calabria al Gran Premio Nazionale del Teatro Amatoriale.
L’appuntamento continuerà con la premiazione delle 14 compagnie della Fita che hanno partecipato alla manifestazione, e che concorreranno per la conquista di diversi riconoscimenti.
I lavori delle compagnie amatoriali calabresi sono stati valutati, nel corso dell’anno e su diversi palcoscenici della Calabria, da una giuria tecnica composta dai rappresentanti Fita Michele Spataro, Giuseppe Minniti e Consolato Latella.
“Il premio Bronzi di Riace – sottolinea Consolato Latella, presidente Fita Calabria – nasce dal desiderio di creare un’occasione di incontro tra le compagnie amatoriali calabresi, strumento per eccellenza di promozione di un teatro che, se pur non professionale, è professionalmente serio ed impegnato. La manifestazione – continua Latella – vuole anche essere un momento di dialogo fra l’amatorialità teatrale ed il pubblico, presentando a livello nazionale una visione del teatro che, pur prescindendo dal mestiere di attore, ne porta con sé il ruolo educativo e ricreativo, rivendicandone diritti e doveri, tesi solo ed esclusivamente a trasmettere cultura, sia essa in un teatro che in una piazza”.
“Sono soddisfatto – dichuara Nico Morelli, direttore artistico di Vacantiandu, nonché vice presidente regionale Fita – del livello raggiunto dalle compagnie che saranno presenti all’evento, prova che il teatro amatoriale, grazie all’impegno della Federazione, ha finalmente conquistato una sua fisicità e assunto un carattere ben definito”.
L’edizione 2018 del Premio Bronzi di Riace si concluderà con un momento conviviale. La partecipazione all’evento è aperta a tutte le compagnie tesserate Fita, ad appassionati ed estimatori dell’arte scenica.
Arriveranno
da Campania, Lombardia, Trentino – Alto Adige, Sicilia e Veneto le
sette compagnie finaliste alla 31ª edizione del Festival nazionale
“Maschera d’Oro”, la kermesse organizzata dal Comitato
veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con Regione
del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e
Confartigianato provinciale e con il patrocinio, tra gli altri, di
Ministero dei Beni e delle Attività culturali, Amministrazione
Provinciale di Vicenza e Fita nazionale.
A
sfidarsi al San Marco di Vicenza, tra il 9 febbraio e il 23 marzo,
come sempre il sabato sera alle 21, saranno dunque: Teatro
dei Dioscuri dalla
provincia di Salerno, con “Uomo e Galantuomo” di Eduardo De
Filippo, regia di Antonio Caponigro; Gruppo
Giovani 2000
di Rezzato, in provincia di Brescia, con “Nel regno di Oz”
da “Il meraviglioso mago di Oz” di Lyman Frank Baum, regia
di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti; Soggetti
Smarriti di
Treviso con “Tramonto” di Renato Simoni, regia di Franco
Demaestri; G.A.D.
Città di Trento
con “Oh… che bella guerra!” di Luigi Lunari, regia di
Alberto Uez; La
Ringhiera
di Vicenza con “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi
Pirandello, regia di Riccardo Perraro; Nuovo
Teatro Stabile Mascalucia,
dalla provincia di Catania, con “Yerma” di Federico Garcìa
Lorca, regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia; La
Barcaccia
di Verona con “La serva amorosa” di Carlo Goldoni, regia di
Roberto Puliero. La serata di premiazioni, accompagnata da uno
spettacolo fuori concorso, si terrà sabato 30 marzo, sempre al San
Marco, con la proclamazione della compagnia vincitrice della
“Maschera d’Oro” e dei premi individuali e collettivi in
palio, cui si affiancheranno, come tradizione, il premio di critica
“La Scuola e il Teatro” per gli studenti delle scuole
superiori e il “Renato Salvato” per la diffusione della
cultura teatrale. La formazione che “indosserà” la
“Maschera”, inoltre, si aggiudicherà anche l’abbinato
Premio “Faber Teatro”, promosso da Confartigianato Vicenza
e giunto quest’anno alla 25ª edizione: un riconoscimento
particolarmente ambito, perché consente alla compagnia vincitrice di
esibirsi per una sera sullo storico palcoscenico dell’Olimpico di
Vicenza, teatro coperto più antico del mondo.
Ricco
e variegato come sempre il cartellone della kermesse, che quest’anno
darà particolare spazio ai grandi classici della drammaturgia,
dall’effervescenza di Carlo Goldoni al lirismo di Renato Simoni, dal
Novecento d’autore di Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello ai colori
forti della Spagna più ancestrale e sanguigna di Federico Garcia
Lorca, passando attraverso la caustica ironia di Luigi Lunari e lo
scintillante e travolgente universo del grande musical.
Gli
abbonamenti sono in vendita nella sede di Fita Veneto, in stradella
delle Barche 7 a Vicenza (tel. 0444 324907, al mattino, dal lunedì
al venerdì) allo stesso prezzo dell’anno scorso: 70 euro gli interi,
60 i ridotti; invariati anche i biglietti, a 10 euro gli interi e
8.50 i ridotti. Fino al 6 gennaio, inoltre, per un originale regalo
natalizio, tutti gli abbonamenti saranno acquistabili al prezzo dei
ridotti.
La Ringhiera (VI) in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Pirandello
Teatro dei Dioscuri (SA) in “Uomo e Galantuomo” di De Filippo
Nuovo Teatro Stabile Mascalucia (CT) in “Yerma” di Garcìa Lorca
La Barcaccia (VR) in “La serva amorosa” di Carlo Goldoni
Gruppo Giovani 2000 (BS) in “Nel regno di Oz” di Baum
G.A.D Città di Trento (TN) in “Oh…che bella guerra!” di Luigi Lunari
Soggetti Smarriti (TV) in “Tramonto” di Renato Simoni
Approda in Puglia l’operazione “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto che la Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) rivolge a persone tra i 18 e i 30 anni già attive in ambito sociale o comunque interessate alla materia. A loro è destinato, fra mercoledì 9 e venerdì 11 gennaio, un workshop gratuito, condotto dai docenti Maria Teresa Liuzzi e Luigi Facchino, educatori e pedagogisti, che li formeranno nell’uso dei linguaggi artistici ed espressivi tipici del teatro, in particolare del teatro di figura, da utilizzare come strumenti di promozione sociale, in situazioni di fragilità e di disagio. Della durata complessiva di 18 ore, aperto a 15 partecipanti, il percorso si articolerà in tre moduli: due di carattere informativo/esperienziale e di didattica frontale, in programma a Giovinazzo, fra i locali dell’Istituto Comprensivo “S. Giovanni Bosco – Buonarroti” e la Sala Marano presso l’ex Istituto Vittorio Emanuele, in piazza Vittorio Emanuele; il terzo laboratoriale, quest’ultimo da espletare con gli alunni disabili del “San Giovanni Bosco – Buonarroti”, partner dell’iniziativa insieme alla Città Metropolitana di Bari e alla Città di Giovinazzo. A conclusione del workshop, nella mattinata di sabato 12 gennaio dalle 10, nella Sala Marano, un evento aperto al pubblico permetterà di illustrare quanto affrontato nel corso della tre-giorni e, più in generale, di approfondire l’importante ruolo sociale rivestito dal teatro.
Il bando del workshop regionale pugliese, organizzato e coordinato da Fita Puglia, presieduta da Annamaria Carella, è pubblicato nella sezione Fondamenta di questo sito e i giovani interessati devono inviare la propria candidatura, con curriculum vitae e copia di un documento di identità, all’indirizzo e-mail puglia@fitateatro.it, con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”, entro le 13 del 4 gennaio. I risultati della selezione, effettuata da una commissione Fita, saranno resi noti entro cinque giorni dalla scadenza del bando. I partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento dei workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione.
Il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede complessivamente ventuno workshop, uno per ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano, ed è realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner. È reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Quello che vogliamo ottenere con questi incontri nel territorio – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – è prima di tutto una significativa occasione di formazione per ragazzi interessati a questa delicata materia, dal grande peso sociale. A più ampio raggio, però, vogliamo anche sottolineare il grande ruolo che teatro riveste in ambito sociale, sia a livello individuale che di comunità».
«Preparandoci a realizzare questo importante appuntamento – aggiunge Annamaria Carella, presidente di Fita Puglia – vorrei ringraziare fin da subito il vicesindaco, nonché assessore alle politiche sociali di Giovinazzo, Michele Sollecito, e la dirigente scolastica dell’ I.C. ‘San G. Bosco –Buonarotti’, Maria Paola Scorza. Siamo felici di collaborare a questa nuova avventura che coinvolgerà tutte le realtà del territorio: un passo significativo affinché nel territorio si crei una sinergia efficace tra i soggetti attivi in questo ambito, gli enti e le istituzioni».
Significativo riconoscimento per il capitolo siciliano di “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) che dal 21 al 24 novembre scorsi si è svolto con successo a Palermo, in stretta collaborazione con il Comune: il progetto parteciperà infatti alla manifestazione di chiusura dell’evento “Capitali della Cultura 2018”, che da giovedì 6 a sabato 8 dicembre coinvolgerà rappresentanti anche de La Valletta e di Leeuwarden. Sabato 8 dicembre alle 19, dunque, al Real Teatro Santa Cecilia, i partecipanti alla tappa palermitana di “Fondamenta” e alcuni ragazzi ospiti dell’“Istituto Florio e Salamone”, coinvolto nel progetto, daranno ancora una volta vita alla “Leggenda di Colapesce”, animazione realizzata partendo da un’idea dei docenti Biagio Graziano e Matteo Corbucci, che insieme a Rosaria Vinciguerra hanno condotto il workshop siciliano. L’appuntamento, grazie all’impegno di Giulio Cusumano, consigliere al Comune di Palermo, è promosso da Fita Sicilia: “Siamo orgogliosi – afferma la presidente regionale della Federazione, Antonella Messina – dei giovani che hanno partecipato a questo Progetto, trasmettendone davvero il cuore ed entusiasmando e commuovendo quanti li hanno visti e li vedranno in azione”. “Questa occasione – aggiunge il presidente nazionale Fita, Carmelo Pace – rappresenta un nuovo positivo risultato di Fondamenta, che incontra un pubblico d’eccezione per ribadire ancora di più l’importanza di applicare il teatro nel sociale e quanto Fita possa concretamente contribuire in questo ambito, anche stimolando la reciproca conoscenza fra quanti operano in questo settore a tutti i livelli, dagli enti locali al mondo accademico, alle realtà attive sul campo”. “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” è un’iniziativa di Fita nazionale, finanziata attraverso un bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, con partner l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il comitato Fita di Pordenone. Prevede workshop regionali gratuiti per giovani dai 18 ai 30 anni interessati all’applicazione del linguaggio teatrale in ambito sociale, nelle più diverse situazioni di fragilità e disagio. Quello siciliano è stato il quarto appuntamento a livello nazionale dopo quelli che si sono svolti, dall’ottobre scorso, in Calabria, Umbria e Piemonte, e che proseguiranno, fino a novembre 2019, con tappe in tutte le regioni. italiane.
Si è svolta giovedì 29 novembre, nel Museo Biblioteca dell’Attore di Genova, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Fita Liguria “Tre caravelle” 2018, concorso riservato alle compagnie teatrali amatoriali del territorio ligure affiliate alla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita). la vittoria è andata alla Compagnia degli Evasi (La Spezia) con Acre odore di juta di Marco Balma, che ha avuto la meglio sulle altre finaliste della competizione: 7a7mbre (Savona) con Appartamento al Plaza di Neil Simon; Il crocogufo (Genova) con Filumena Marturano di Eduardo De Filippo; La pozzanghera (Genova) con Rumori fuori scena di Michael Frayn; il Ramaiolo in scena (Imperia) con Quando il gatto non c’è di Mortimer e Cooke. Questo in sintesi il giudizio espresso dalla Giuria tecnica: “Con Acre odore di juta le cinque attrici e le due registe, tutte ragazze giovani e piene di generosa energia, danno vita alle vicende, alle emozioni, ai sentimenti della drammaturgia limpida e controllata di Marco Balma. Ne abbiamo apprezzato la coralità, l’essenzialità dell’azione scenica raccolta in una semplice scatola nera animata da pochi elementi praticabili, l’uso sapiente dell’illuminotecnica, la gestualità incisiva, il discreto intervento musicale di Livio Bernardini e Egildo Simeone e la professionalità complessiva”. Sarà dunque la compagnia spezzina a rappresentare la Liguria al Gran Premio del Teatro Amatoriale di Fita nazionale, che si svolgerà in Campania a partire dal prossimo gennaio. Un lavoro difficile quello della giuria, che ha dovuto valutare le oltre venti opere in concorso, scegliere le meritevoli della finale e decretare infine la vincitrice. Nell’ambito della cerimonia è stato anche assegnato il “Premio Scotti” 2018 ai due attori che si sono particolarmente distinti nelle cinque opere finaliste. Il Premio al Miglior Attore è andato a Federico Finocchiaro della Compagnia Ramaiolo in Scena di Imperia, per la sua interpretazione di George Roper nella commedia Quando il gatto non c’è, mentre il Premio alla Migliore Attrice è andato ad Ornella Sansalone della Compagnia Il crocogufo di Genova per la sua interpretazione di Filumena Marturano nell’omonima opera di Eduardo. Emozionante la consegna di questi due riconoscimenti, avvenuta per mano di Elena Paolicchi Scotti, vedova di Pietro Scotti, grande appassionato di teatro, che ha voluto istituire il Premio per onorare la memoria del marito. “Un doveroso ringraziamento – dichiara Giovanni Cepollini, presidente Ragionale FITA Liguria – va ad Eugenio Maliscev, che ha curato l’organizzazione del Premio, alla giuria tecnica, composta da Giuliana Manganelli, Vito Malcangi e Silvana Zanovello, per la professionalità con cui ha svolto il proprio compito, al Museo Biblioteca dell’Attore di Genova che ha ospitato la cerimonia di premiazione, alla Fita nei suoi rappresentanti nazionali, regionale e provinciali che hanno promosso questa iniziativa, ma soprattutto alle compagnie affiliate che hanno creduto in questo progetto, partecipandovi con entusiasmo”.
Una scena di Acre odore di juta, spettacolo vincitore
Vanessa Leonini ritira il Premio Tre Caravelle 2018
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