Il 27 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Teatro, promossa dall’Unesco e istituita nel 1960 dall’ITI, l’International Theatre Institute, per sottolineare l’importanza dell’espressione teatrale a livello individuale e sociale.
In concomitanza con il proprio 70° di fondazione, quest’anno l’Iti ha deciso di affidare il tradizionale messaggio per la Giornata a cinque “testimonial”, così da veder rappresentate le diverse aree del pianeta: l’artista multidisciplinare Were Were Liking della Costa d’Avorio per l’Africa; la drammaturga e giornalista messicana Sabina Berman per le Americhe; l’attrice e regista libanese Maya Zbib per i Paesi Arabi; l’indiano Ram Gopal Bajaj, attore, regista e già direttore della Scuola Nazionale di Arte Drammatica di Dehli per lAsia e il Pacifico; l’attore, regista e scrittore Symon McBurney dal Regno Unito per l’Europa.
La compagnia vincitrice del Festival nazionale Maschera d’Oro 2018: il Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania, per “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, regia di Rita Re
È la compagnia Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania la vincitrice della 30ª edizione della Maschera d’Oro. La formazione siciliana ha conquistato l’ambitissimo riconoscimento con “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, per la regia di Rita Re: una prova che ha convinto la giuria di questa agguerrita stagione del festival nazionale, organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato provinciale fra i partner e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Vicenza e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Pienamente d’accordo gli spettatori, visto che lo spettacolo ha ottenuto anche il Premio per il Gradimento del Pubblico.
Presieduta da Carmelo Rigobello, operatore culturale, e composta dal giornalista Antonio Stefani, dall’attore e regista Armando Carrara e dai giovani Chiara Caucchiolo, Micaela Scodro, Andrea Matticchio e Paolo Pezzuolo, vincitori di varie edizioni del concorso di critica teatrale per studenti delle scuole superiori “La Scuola e il Teatro”, la giuria ha definito il lavoro dei catanesi “uno spettacolo intenso, senza sbavature, senza difetti”, con interpreti “tutti di alto livello” e dalla recitazione “sanguigna, con alcuni momenti di veemente aggressività, che riescono a conferire una straordinaria verità ad ogni lite, ad ogni conflitto”.
A concorrere al successo della pièce, “una regia attenta e mai invasiva, un sax magico, una scenografia innovativa e un uso intelligente del dialetto”, in un mix che ha consentito al Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di avere la meglio sulle sue due dirette avversarie: I Complici di Bologna, con “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn, per la regia di Domenico Marchigiani, e La Trappola di Vicenza, guidata da Alberto Bozzo in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni.
Quanto agli altri premi in palio, vittoria condivisa per Valeria Pone e Ramona Di Martino della compagnia Incontri di Napoli (interpreti femminili di “Ferdinando” di Annibale Ruccello) alle quali è andata la Maschera d’Oro di migliori attrici protagoniste; a Emanuele Puglia dei Mascalucia, invece, l’Eddie Carbone di “Uno sguardo dal ponte”, la Maschera come migliore attore protagonista.
Fra i caratteristi, successo delle compagnie vicentine, con la vittoria tra le donne di Lorenza Rizzato de La Ringhiera, per la sua interpretazione di Irene Molloy ne “La sensale di matrimoni” di Thornton Wilder, e di Marco Francini de La Trappola, il divertente Momolo di “Una delle ultime sere di Carnovale”. E soddisfazione in casa de La Trappola per altri due premi: quello alla migliore regia, andato ad Alberto Bozzo, e quello al migliore allestimento. Quanto ai giovani, vittoria di Egle Santonocito, la Catherine di “Uno sguardo dal ponte” della compagnia di Mascalucia; in più, una menzione speciale è andata ad Ariele Manfrini, il Tonino tuttofare in “Tingeltangel” di Karl Valentin, proposto dalla trentina Compagnia di Lizzana.
Nel corso della serata sono stati resi noti anche i vincitori del concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”: un podio tutto al femminile, con la vittoria di Bianca Antoniazzi della II BLSA dell’Istituto “Umberto Masotto” di Noventa Vicentina, seguita da Ginevra Cariolato della V CA del Liceo “G.G. Trissino” di Valdagno e da Miriam Trivellin, sempre della II BLSA del “Masotto”. Quanto al “Premio Renato Salvato” per l’impegno a favore del teatro amatoriale, il riconoscimento è stato assegnato a Luigi Lunari, selezionatore del Festival, storico del teatro e drammaturgo di fama internazionale, autore di lavori rappresentati in tutto il mondo come “Tre sull’altalena”, “Il senatore Fox” e “Nel nome del padre”.
Dopo gli applausi e le emozioni della premiazione, spazio alle risate con le esilaranti diavolerie comico-musicali della Running Orchestra composta da Valter Rado e dalla “brass band” Mabò: il loro “Note nella tempesta” ha trascinato gli spettatori sull’onda di un divertimento surreale e sorprendente, nella vertigine delle improbabili avventure di una squinternata orchestra e del suo folle direttore.
Numerose le autorità e gli amici del Festival che non hanno voluto mancare all’appuntamento, accolti dal presidente della kermesse Aldo Zordan e dal presidente di Fita Veneto Mauro Dalla Villa.
Tra gli altri, il vicepresidente di Confartigianato Vicenza Gianluca Cavion e il componente di giunta Luigino Bari, il consigliere Fioravante Rossi a nome del Comune di Vicenza, il consigliere delegato alla Cultura per la Provincia di Vicenza Francesco Enrico Gonzo, il presidente della storica Confraternita del Bacalà Luciano Righi e il parroco di San Marco don Giuseppe Ruaro, oltre al presidente della Co.f.as Gino Tarter e al presidente di Fita nazionale Carmelo Pace.
E se il concorso si è concluso, un ulteriore, sempre attesissimo appuntamento legato al Festival è già in agenda: il ritorno della compagnia vincitrice della kermesse sabato 26 maggio sul cinquecentesco palcoscenico del Teatro Olimpico, per il 24° Premio Faber Teatro, messo in palio da Confartigianato Vicenza. Una serata di spettacolo nel teatro coperto più antico del mondo, per chiudere in bellezza questa 30ª edizione ricca di eventi speciali, fra convegni, musica, repliche straordinarie, spritz teatrali e incontri per appassionati.
Alberto Bozzo de La Trappola di Vicenza, migliore regia
Valeria Pone e Ramona Di Martino della Compagnia Incontri di Napoli, migliori attrici
Emanuele Puglia del NTS Mascalucia, migliore attore
Lorenza Rizzato de La Ringhiera di Vicenza, migliore attrice caratterista
Marco Francini de La Trappola di Vicenza, miglior attore caratterista
Egle Santonocito del NTS Mascalucia, migliore interprete giovane
Ariele Manfrini della Compagnia di Lizzana di Trento, menzione speciale del Festival
Migliore allestimento: La Trappola di Vicenza per “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni
Non
poteva che essere una creazione di Andrea Palladio come Palazzo
Chiericati ad accogliere, venerdì 23 marzo alle 21, ad ingresso
libero nel Salone d’Onore, la prima esecuzione a Vicenza di “Shape”
(ed. Velut Luna, distribuzione Believe Digital), l’album che il
compositore e pianista Roberto Jonata ha dedicato alla sua città e
alle emozioni suscitate dalle sue bellezze artistiche, e che la
Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) del Veneto ha scelto come
colonna sonora del suo Festival nazionale “Maschera d’Oro”,
la cui 30ª edizione si concluderà sabato al Teatro San Marco.
«Mi
ha fatto molto piacere fare di questo mio album, così personale e
speciale, la colonna sonora di un festival importante e storico come
la Maschera d’Oro – commenta Jonata -. Il nesso tra il mio lavoro e
questa bella manifestazione, in effetti, è forte. L’ha ispirato
Vicenza, città che da molti anni ospita la kermesse. È nato dalle
emozioni prodotte dalle meraviglie dell’arte, sensazione che
appartiene naturalmente anche a chi ami il teatro. Inoltre è
dedicato in particolare ad Andrea Palladio, nel cui Teatro Olimpico
si svolge da ventiquattro anni, grazie a Confartigianato Vicenza, il
Premio Faber Teatro, abbinato alla Maschera d’Oro, i cui vincitori
hanno la possibilità di esibirsi, per un’indimenticabile sera, sul
suo palcoscenico».
Aperta
da un saluto del presidente di Fita Veneto Mauro Dalla Villa e del
presidente del Festival, nonché vicepresidente nazionale Fita, Aldo
Zordan, il concerto spazierà fra brani di “Shape” (in
inglese “Forma”) e alcune composizioni tratte da altri
lavori del musicista.
Diplomato
con il massimo dei voti in Pianoforte al Conservatorio «Arrigo
Pedrollo» di Vicenza, Roberto Jonata ha pubblicato il suo primo
album nel 2002, raccogliendo reinterpretazioni di brani di autori
post-romantici e del Novecento (“Roberto Jonata plays”).
Passato alla composizione, prima di “Shape” ha pubblicato
altri quattro lavori da studio: “Composte Passioni” (2006),
“Piano Solo” (2008), “Colors” (2012) e “Infinity”
(2014), il cui brano “Blu Profondo” ha superato i 3 milioni
e 300mila ascolti in streaming sulla piattaforma Spotify, venendo
premiato agli Akademia Music Award di Los Angeles come “Best
ambient/instrumental song”; l’intero album ha collezionato
attorno ai 5 milioni di ascolti. Oltre ad aver scritto alcune colonne
sonore, Roberto Jonata ha collaborato con numerosi artisti, tra i
quali Joana Amendoeira ed Hevia.
Per
informazioni, Segreteria Fita Veneto (0444 324907, dalle 9 alle 13) e
www.fitaveneto.org.
Qual
è stato e quale potrà essere il ruolo del teatro amatoriale? Come
si colloca fra tradizione e innovazione? E ancora, quale sviluppo ha
avuto e può avere, al suo interno, il teatro dialettale? Come è
visto dal pubblico e dalla critica? E come si è evoluto, in questo
scenario, un festival ormai storico come la “Maschera d’Oro”?
Intorno
a queste domande e pronto a stimolarne molte altre si articolerà
giovedì 22 marzo alle 18, nella Sala degli Stucchi di Palazzo
Trissino (municipio) di Vicenza, l’incontro dal titolo “Il
teatro amatoriale fra tradizione e innovazione”, promosso dalla
Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) del Veneto in occasione
della 30ª edizione del Festival nazionale “Maschera d’Oro”,
che sabato si concluderà, al Teatro San Marco di Vicenza, con la
proclamazione dei vincitori.
Per
confrontarsi sullo stimolante argomento, Fita Veneto ha chiamato a
raccolta alcuni esperti del settore, i cui interventi saranno
coordinati da Cesare
Galla, giornalista, critico e vicepresidente dell’Accademia Olimpica,
che patrocina l’appuntamento, cui parteciperanno tra gli altri il
presidente di Fita Veneto Mauro Dalla Villa e il presidente del
Festival, nonché vicepresidente nazionale della Federazione, Aldo
Zordan.
Paolo
Puppa, docente dell’Università di Venezia, drammaturgo e performer,
aprirà la conversazione con una panoramica storica sul teatro
amatoriale, dalle origini ai giorni nostri e in ambiti sociali
diversi, anche in un orizzonte internazionale e indagandone il ruolo
nei confronti della drammaturgia tradizionale e insieme della scena
sperimentale.
Roberto
Cuppone, docente dell’Università di Genova, drammaturgo, regista e
accademico olimpico, si soffermerà invece sullo specifico ruolo del
teatro amatoriale dialettale in Italia, rileggendone le dinamiche
nella storia e ai giorni nostri. In particolare, la sua analisi
permetterà di riflettere sul peso di questa realtà artistica nella
conservazione della lingua e delle tradizioni locali, e non senza
interrogarsi, al riguardo, su operazioni-nostalgia e potenzialità
innovative.
Ad
Antonio Stefani, invece, il compito di analizzare il teatro
amatoriale dal suo punto di vista di critico teatrale. Innumerevoli
gli interrogativi possibili su questo fronte: come sono cambiate (o
non cambiate) le compagnie? Chi è lo spettatore-tipo che le segue?
In che modo questo mondo teatrale affronta il repertorio tradizionale
e come si confronta con l’innovazione?
Spazio,
infine, a Luigi Lunari, drammaturgo e selezionatore del Festival, al
quale sarà chiesto di illustrare il “caso Maschera d’Oro”,
analizzandone le dinamiche e le scelte in materia di compagnie,
autori, titoli, generi.
Ingresso
libero. Per informazioni, Segreteria Fita Veneto (0444 324907, dalle
9 alle 13) e www.fitaveneto.org.
I Complici di Bologna, Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania, La Trappola di Vicenza. Queste le tre compagnie in lizza per la vittoria al 30° Festival nazionale “Maschera d’Oro”, organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato provinciale (che mette in palio il suo Premio Faber Teatro), e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Vicenza e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.
Rush finale, dunque, fra la compagnia emiliana con “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn, per la regia di Domenico Marchigiani, quella siciliana con “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller, per la regia di Rita Re, e quella veneta diretta da Alberto Bozzo in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni.
Ancora un po’ di suspense prima di conoscere dove effettivamente volerà il trofeo in questa edizione così speciale: il nome dei vincitori sarà infatti rivelato sabato 24 marzo alle 21 al Teatro San Marco di Vicenza, che in queste settimane ha ospitato l’agguerritissima kermesse, che ha coinvolto anche la Compagnia di Lizzana, in provincia di Trento, con “Tingeltangel” di Karl Valentin, regia di Paolo Manfrini, La Ringhiera di Vicenza con “La sensale di matrimoni” di Thornton Wilder, regia di Riccardo Perraro, La Cricca di Taranto con “Le ultime lune” di Furio Bordon, regia di Aldo L’Imperio, e Incontri di Napoli con “Ferdinando” di Annibale Ruccello, regia di Francesco Iurlaro.
Grande attesa, naturalmente, anche per gli altri premi – individuali e collettivi – messi in palio dallo storico Festival. Scontro diretto fra il terzetto di testa anche per il premio alla regia, con Rita Re di Mascalucia, Alberto Bozzo de La Trappola e Domenico Marchigiani de I Complici; e identica terna anche per il migliore allestimento e per lo spettacolo più gradito dal pubblico. Come migliori interpreti protagonisti, tra le attrici sono in lizza Ilaria Rigoni de La Trappola, Anna Cofano de La Cricca e la coppia composta da Valeria Pone e Ramona Di Martino della compagnia Incontri, mentre tra gli attori a contendersi il premio sono Emanuele Puglia del Nuovo Teatro Stabile Mascalucia, Andrea Franzoi della Compagnia di Lizzana e Antonio Nisi de I Complici. Fra i caratteristi, testa a testa fra tre compagnie, ognuna in lizza con un attore e un’attrice: il Nuovo Teatro Stabile Mascalucia con Anna De Luca e Mario Rocca; La Trappola con Lidia Munaro e Marco Francini; La Ringhiera con Lorenza Rizzato e Massimo Grolla. Fra gli attori giovani, a giocarsi il titolo sono Egle Santonocito della Mascalucia, Elia Sgolmin de La Ringhiera, Mattia Ferraro della compagnia Incontri e Ariele Manfrini della compagnia di Lizzana.
Nel corso della serata, inoltre, saranno premiati i giovani vincitori del concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”, rivolto alle Scuole superiori del Veneto, e sarà consegnato il Premio “Renato Salvato”, per l’impegno a favore della cultura teatrale.
Dalle emozioni della gara la serata passerà poi alle risate in compagnia della Running Orchestra composta da Valter Rado e dalla “brass band” Mabò, di scena con il loro “Note nella tempesta”, spassoso spettacolo di teatro comico musicale.
L’attore veneto, apprezzato anche all’estero per la sua comicità creativa e originale, e gli estrosi musicisti (celebri anche per la partecipazione a programmi come il “Maurizio Costanzo Show”, “Mezzogiorno in famiglia” e “Striscia la notizia”, e per aver lavorato al fianco di personaggi come Enzo Iacchetti e Giorgio Panariello) coinvolgeranno il pubblico nelle esilaranti vicende di una piccola orchestra in balia del maltempo e… di se stessa.
Biglietti a 10 euro (8.50 per i ridotti). La serata è compresa nell’abbonamento al Festival. Informazioni e prenotazioni a Fita Veneto, stradella delle Barche 7, a Vicenza, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (0444 324907). Botteghino del San Marco aperto il giorno dello spettacolo dalle 19. Informazioni anche su www.fitaveneto.org e nella pagina Facebook del Festival.
Il metodo Gronholm – I Complici (Bologna)
Uno sguardo dal ponte – Nuovo Teatro Stabile Mascalucia (Catania)
Una delle ultime sere di Carnovale – La Trappola (Vicenza)
Tutto
pronto per la quinta edizione
del “Premio Ulisse”, concorso promosso
dal Comitato siciliano
della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), in
partenariato con la compagnia Dietro le Quinte di Milazzo (Messina)
e con il patrocinio della Fita nazionale.
Il
concorso, a carattere regionale, rientra nel circuito italiano del
Gran Premio del Teatro Amatoriale organizzato dalla Fita e prevede la
partecipazione di una giuria itinerante, che visionerà dal vivo gli
spettacoli finalisti.
Queste
le compagnie tra le quali saranno scelte le cinque finaliste: Il
Belvedere di Catania; San Tommaso d’Aquino di Messina; C.a.s.t. di
Carini (Palermo); Capuana di Campofranco (Caltanissetta); Liotru di
Catania; Laboratorio Teatrale Tusano di Tusa (Messina); Caf di Aci
Catena (Catania); Le Maschere di Canicattì Bagni (Siracusa); Teatro
e Vita di Palermo; Teatro degli Specchi di Catania; Stabile dei
Nomadi di Leonforte (Enna); Capuana di Catania.
In
palio il “Premio Ulisse 2018” al migliore spettacolo, nonché ai
migliori fra registi e interpreti (attrici e attori protagonisti e
non protagonisti) e all’allestimento scenico.
La
compagnia che si aggiudicherà il “Premio Ulisse” accederà di
diritto al Gran Premio del Teatro Amatoriale, circuito nazionale al
quale confluiranno i vincitori delle analoghe manifestazioni in molte
altre regioni italiane.
È
attivo il primo “Fita Point” in Sicilia presso la sede della
Cooperativa Piccolo Teatro di Alcamo, in provincia di Trapani.
L’iniziativa è stata avviata a livello nazionale dalla Federazione
Italiana Teatro Amatori (Fita) per identificare le sedi delle
strutture aderenti presenti nel territorio e creare punti di
aggregazione e informazione per l’utenza teatrale. Tuttti i Fita
Point italiani, inoltre, saranno individuati attraverso Google Maps.
Particolarmente
significativa, dunque, l’apertura di questo spazio nella sede dello
storico Piccolo Teatro di Alcamo, che ha aggiunto un tassello
importante alla propria testimonianza teatrale nel territorio. Oltre
al presidente del Piccolo Teatro Felice Ciacio, all’inaugurazione
hanno presenziato, a nome della Fita, il presidente provinciale di
Trapani Franco Regina, regionale Antonella Messina e nazionale
Carmelo Pace.
Il
prossimo Fita Point siciliano sarà attivato ad aprile a Troina, in
provincia di Enna.
Da sinistra, Franco Regina, Felice Ciacio, Antonella Messina e Carmelo Pace
I
Comitati regionali di Umbria e Lazio della Federazione Italiana
Teatro Amatori (FITA), con il patrocinio delle rispettive
Regioni, organizzano la prima edizione del “Festival Interregionale
del Monologo”. Il concorso si svolgerà
nell’arco di tre serate, durante le quali saranno scelti un totale
di dodici artisti, sei uomini e sei
donne: tra loro ,
durante una quarta e ultima serata, saranno designati un vincitore e
una vincitrice.
Le
tre giornate di selezione si terranno nel
mese di aprile: sabato 7 alle
21 a Porano, in
provincia di Terni, al Teatro Santa Cristina; domenica 15 alle 17.30 a Castel Giorgio, sempre
in provincia di Terni, al Centro
Multifunzionale “Anna Frank”; e domenica 29 alle 18 a Bolsena, in
provincia di Viterbo, al Piccolo Teatro Cavour. Il gran finale, con
proclamazione dei vincitori, è invece
previsto per domenica 20 maggio a Ostia, al
Teatro Fara
Nume.
I dodici finalisti
potranno partecipare di diritto all’esibizione in occasione de “Le
notti bianche dello spettacolo – FITA Lazio”, che si svolgerà a
Terracina (Latina)
venerdì 6 e sabato 7 luglio.
Coloro
che intendono partecipare dovranno presentare un monologo della
durata massima di 8 minuti. Dovranno inoltrare la domanda di
partecipazione entro e non oltre lunedì 12 marzo,
allegando curriculum
artistico ed eventuale registrazione audio o video.
Il
concorso è gratuito: non sono previste quote di
iscrizione, né spese di segreteria. Saranno
ammessi al massimo diciotto attori e altrettante attrici.
Nel caso di un numero superiore di concorrenti, sarà effettuata una
preselezione sulla base dei curricula
inviati.
Iniziano a pervenire le
adesioni all’Agenda delle Priorità del Teatro Amatoriale, stilata da Fita nazionale e rivolta alle segreterie nazionali e ai candidati alle Politiche.
LE ADESIONI
PATTO
PER L’AUTONOMIA
Massimo
Moretuzzo,
segretario
«Grazie
per averci coinvolto. Aderiamo con piacere. Sottoscrivo
a nome del movimento le vostre condivisibili sollecitazioni».
BLOCCO
NAZIONALE PER LE LIBERTÀ
Angelo
Novellino, portavoce
candidato
nel collegio uninominale di Roma 1 e al collegio plurinominale di
Lazio 1
«Comunico
l’adesione del Blocco Nazionale per le Libertà, che condivide
l’agenda delle priorità del Teatro amatoriale e l’impegno ad
attivarsi in tutte le sedi per la tutela e la difesa dello stesso
mediante l’emanazione di norme per l’adozione di adeguate forme di
sostegno».
PARTITO
REPUBBLICANO ITALIANO
Saverio
Collura, direzione nazionale
«Avendo
preso visione del documento sul Teatro Amatoriale italiano del
Febbraio 2018, comunico che il Partito Repubblicano Italiano intende
aderire agli obiettivi in tale documento indicati».
LIBERI E UGUALI Segreteria nazionale «Vi ringraziamo per averci scritto e per averci permesso di aderire al vostro appello. Come indicato all’interno del nostro programma, siamo convinti che sia necessario avviare un serio e ampio processo per il riconoscimento delle professioni culturali, mettere in campo interventi per garantire la qualità e stabilità del lavoro in ambito culturale e che sia necessario regolamentare il volontariato culturale per promuoverlo e sostenerlo. Nella piena consapevolezza della valenza culturale e sociale del teatro amatoriale quale forma d’arte e importante strumento educativo, condividiamo, dunque, e ci impegniamo a rispettare la vostra Agenda delle priorità del Teatro amatoriale per garantire maggiori tutele e adeguate forme di sostegno».
HANNO ADERITO ANCHE I SEGUENTI CANDIDATI
Antonio
Falcone, candidato
nel collegio
uninominale di Acerra PD
– Partito Democratico
«Sottoscrivere
l’Agenda è stato un gesto automatico appena mi è stato sottoposto,
perché: 1) ritengo che la cultura, e quindi il teatro, siano il
motore dello sviluppo e del riscatto sociale su cui deve puntare il
territorio e la Nazione; 2) ritengo che il teatro amatoriale svolga
un ruolo formativo e aggregativo fondamentale per la società ed il
sociale; 3) io stesso sono tra i soci fondatori di una compagnia
amatoriale, ancora oggi iscritta alla FITA dall’83, il GAD Radici».
Fiammetta
Fiammeri, candidata
al Senato nel X collegio uninominale del Lazio e nel III collegio
plurinominale del Lazio, Partito
Repubblicano – Ala «In
qualità di candidata al Senato con il Partito Repubblicano,
formalizzo il mio impegno, qualora venissi eletta, a dare piena
attuazione alle dichiarazioni di intenti qualificate come priorità
per il riconoscimento del Teatro Amatoriale».
Anna
Giacobbe, deputata PD
– Partito Democratico
(Liguria)
«Ho
ricevuto il vostro documento “Agenda delle priorità del Teatro
Amatoriale” nel quale si sottolinea, giustamente, il valore
formativo ed educativo dello spettacolo, e la necessità di
promuoverlo quale fattore di sviluppo, di coesione e di identità
storica e culturale. La nuova legge sullo spettacolo, approvata
recentemente, affida alla Repubblica la promozione e il sostegno
dello spettacolo, nella pluralità delle sue espressioni, “quale
fattore indispensabile per lo sviluppo della cultura ed elemento di
coesione e di identità nazionale”. Condivido la necessità che
si dia attuazione rapidamente ai principi ed indirizzi contenuti
nella legge e che lo spettacolo dal vivo sia sostenuto anche nelle
tante valide esperienze che maturano nelle realtà territoriali.
Intendo dunque sottoscrivere gli impegni che ci proponete e rimango a
disposizione, se sarò rieletta, per realizzare gli obiettivi
indicati».
Carolina
Varchi, candidata
circoscrizione Sicilia 1 Fratelli
d’Italia
«Sottoscrivo
l’impegno».
Maria
Ricchiuti, candidata alla Camera nel collegio
plurinominale Campania 3 Lista
Civica popolare Lorenzin
«Sono
venuta a conoscenza della Vostra petizione e ho avuto modo di leggere
il documento nazionale sottoposto ai candidati delle prossime
politiche. Condividendone i principi espressi, manifesto l’intenzione
e la volontà di voler sottoscrivere l’impegno richiesto. Riconosco
l’alto valore sociale e culturale di questa forma d’arte, avendo
ricevuto sempre disponibilità e collaborazione dai vostri colleghi.
Con l’auspicio di poter rappresentare le vostre ragioni sui tavoli
istituzionali, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti».
ELEZIONI
REGIONALI LAZIO
Lista civica Zingaretti Presidente (Francesco
Alemanni)
«Aderisco
come candidato capolista per la Regione
Lazio alla Agenda delle Priorità del teatro amatoriale della Fita.
Ritengo che la cultura ed il teatro siano fondamentali per lo
sviluppo ed il riscatto sociale del territorio. Il teatro amatoriale,
in particolare, svolge un ruolo aggregativo, oltre che formativo, per
tutti I cittadini».
Centro
solidale per Zingaretti (Stefania
Maccari)
«Vi
informo della mia adesione alla “Agenda delle priorità del teatro
amatoriale”. Faccio inoltre presente che, come iscritta Fita, il
mio programma elettorale, pubblicato circa un mese fa nel sito www.stefaniamaccari.it,
prevede una valorizzazione del lavoro svolto dalle Compagnie
Amatoriali. Nel mio programma si può infatti leggere:
Fare
teatro oltre che attività di spettacolo è sinonimo di inclusione,
di crescita, di formazione, di creazione di nuove professionalità.
Fare teatro significa alleggerimento del disagio sociale e delle
difficoltà familiari che grazie alla cultura diffusa del teatro,
soprattutto quello amatoriale, diviene base per nuovi saperi oltre ad
essere un valido supporto di aggregazione e
di utilità sociale.
Circa
l’80% della produzione teatrale nel Lazio viene sostenuta da
compagnie teatrali amatoriali che portano lo spettacolo dal vivo
anche nei piccoli centri, dove non esistono strutture idonee, nelle
piazze, negli spazi desueti all’arte teatrale, sia per necessità
che per desiderio di sperimentazione e senza che questo freni in
alcun modo l’entusiasmo de teatrante e del pubblico. La necessità
di sostenere questi operatori silenziosi della cultura e le strutture
che li ospitano, e che lavorano come associazioni culturali, è
quindi indispensabile ed imprescindibile. Un progetto di protezione e
crescita di spazi e compagnie non professionistiche, che sono il vero
motore di una rinascita teatrale, appare necessario soprattutto in
quelle periferie dove il degrado e la criminalità hanno devastato il
tessuto sociale. Certa che darete il giusto risalto al lavoro che
stiamo svolgendo invio I miei più cordiali saluti».
ELEZIONI
REGIONALI LOMBARDIA
Sinistra
per la Lombardia
«Ringraziamo
per il prezioso contributo ed aderiamo volentieri agli impegni
richiesti».
Lista
Giorgio Gori
«Abbiamo
apprezzato molto il vostro documento e ci sentiamo di sposarlo nei
principi».
Movimento
5 Stelle
«Il
candidato Presidente Dario Violi condivide il vostro appello affinché
la Regione nel corso della prossima legislatura: – riconosca il
valore e la funzione del Teatro Amatoriale e delle Federazioni di
Teatro amatoriale operanti nel territorio regionale; – destini alla
loro attività idonee risorse finanziarie del settore, anche
rimuovendo, ove esistenti, disposizioni che ne limitano l’utilizzo.
Vi chiediamo gentilmente di ricontattarci con l’inizio della prossima
legislatura al fine di predisporre le azioni da intraprendere
affinché quanto condiviso venga discusso in Consiglio Regionale».
Fontana
Presidente (Attilio
Fontana, messaggio
indirizzato alla presidente di Fita Lombardia, Elisabetta Sala)
«Gentilissima
Elisabetta, mi permetto di darti
del tu come spero di poter fare con tutti i componenti della
Federazione, artisti di cuore, di spirito, di scelta e – immagino –
persone estremamente alla mano e dirette, come piace essere a me.
Spero che questa mia breve lettera possa essere a tutti loro
trasmessa.
Credo
fermamente nel valore sociale del teatro: esso forma, educa, sviluppa
sia chi lo pratica che chi lo guarda; per questo è ancora più
importante l’opera di chi, come voi, calca le scene per libera
volontà e non a scopo di lucro.
Occorre,
nelle Istituzioni, valorizzare sempre di più le diverse forme d’arte
poiché queste rappresentano volano di sviluppo per il nostro
territorio. È il patrimonio culturale, fatto tanto di monumenti
quanto di persone, che genera
creatività; ed è la creatività che rende i nostri prodotti
vincenti nel mondo.
La
mia squadra di governo sarà votata a sostenere anche le realtà
teatrali e quella cinematografica, che stanno peraltro ottenendo in
questi anni numerosi riconoscimenti internazionali. Sarà
fondamentale, all’interno di questo percorso, riconoscere il valore
e la funzione del teatro amatoriale, anche tramite risorse idonee e
la semplificazione normativa delle associazioni culturali, in sede
nazionale.
Rinnovando
il mio personale apprezzamento per le molte attività che il teatro
amatoriale offre ogni giorno ai cittadini lombardi – e non solo –
porgo a te e a tutti voi i miei più cordiali saluti».
Il Teatro “Il Sipario Strappato” di Arenzano, in provincia di Genova, in collaborazione con il Comitato Provinciale genovese e il Comitato Regionale Fita della Liguria, indice il primo Festival Regionale Ligure “Teatro Il Sipario Strappato” – Premio “Nena Taffarello”.
Il festival si svolgerà tra maggio e giugno nella struttura della compagnia organizzatrice o in strutture limitrofe.
L’iscrizione è riservata a tutte le compagnie liguri regolarmente affiliate a Fita per l’anno in corso.
La compagnia che si aggiudicherà il premio come migliore spettacolo parteciperà di diritto come finalista al Premio F.I.T.A. Liguria “Tre caravelle” 2018, che rientra nel circuito del Gran Premio del Teatro Amatoriale indetto dalla Fita nazionale.
Per iscriversi c’è tempo fino al 30 marzo prossimo.
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