Al via da venerdì 19 gennaio a Chieti l’edizione 2018 della rassegna dialettale “Premio Marrucino”, promossa dalla Deputazione Teatrale Teatro Marrucino in collaborazione con il Comitato abruzzese della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita). Qui di seguito una presentazione generale della manifestazione, che coinvolgerà otto compagnie.
Si
è svolta nell’incantevole location del teatro comunale di Lamezia
Terme la terza edizione del premio “Bronzi di Riace”,
manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Teatro
Amatori (F.I.T.A.) Comitato regionale Calabria, in collaborazione
con l’associazione “I Vacantusi”.
L’iniziativa,
inserita nel progetto “Vacantiandu” e con il patrocinio della
Regione Calabria, ha registrato un grande successo di pubblico, con
la magia del teatro e la ricchezza degli spettacoli protagonisti
della serata.
Pathos
e una coinvolgente atmosfera sono stati gli ingredienti di una manifestazione
non come mero evento celebrativo, ma come condivisione
dell’interiorità umana attraverso il linguaggio scenico.
Il teatro amatoriale – hanno sottolineato Michele Spataro, Giuseppe
Minniti e Consolato Latella, rappresentanti F.I.T.A. e componenti
della giuria del concorso – ha finalmente iniziato il
giusto iter per giungere ad un riconoscimento a livello artistico e sociale. Una
festa del teatro – hanno ribadito i rappresentanti Fita, che hanno avuto il compito di
assegnare i numerosi riconoscimenti – che ha visto un forte senso di
appartenenza alla Federazione da parte delle tante compagnie
regionali affiliate, ma che ha anche mostrato una forte coesione tra
le stesse, ribadendo come la cultura sia momento di unione e condivisione.
Il
premio segna l’apice di un progetto che ha avuto come obiettivo la
valorizzazione e promozione di tante emergenti realtà teatrali
amatoriali, stimolandone la crescita artistica ma soprattutto umana
e offrendo loro l’occasione per diffondere la
tradizione della propria terra. A sostegno di un teatro, dunque, come strumento di promozione turistica della propria
regione con un ritorno al passato, forza della modernità.
Le
compagnie premiate hanno animato, nel corso dell’anno, i diversi
teatri della città lametina ed hanno diffuso un teatro che è
sorriso, riflessione ma, soprattutto, balsamo per curare le “ferite
dell’animo”.
Il
premio come migliore spettacolo, che rappresenterà la
Calabria nel circuito nazionale, è andato a “1861 – La brutale verità”
della compagnia Carma di Reggio Calabria.
Numerosi
i premi per la commedia “I promessi sposi” tratto da “I
Promessi sposi. Opera moderna” di Michele Guardì, con la
collaborazione di Natale Princi.
L’opera
è stata rappresentata con gran successo, durante la serata, dal
gruppo teatrale “Terzo millennio” di Sant’Eufemia D’Aspromonte.
“I promessi sposi” sono stati premiati per i migliori costumi, la
miglior scenografia, la miglior regia. Il regista del gruppo,
Francesco Luppino, ispirandosi al capolavoro di Alessandro Manzoni,
ha raccontato la storia di Renzo e Lucia attraverso scene cantate,
recitate e ballate allineate allo stile del musical e impreziosite
dalle scenografie, dalle coreografie e dai costumi realizzati da
componenti del gruppo “Terzo Millennio”. “
Il
premio come miglior attore protagonista è andato ex aequo a Franco
Piscitelli (compagnia “La matassa”) e Alfredo Lavorato (compagnia
“I tinti”). Un altro ex aequo nella categoria migliore attrice non
protagonista, con la vittoria di Assunta Spirlì (“La bottega del
sorriso”) e Luisa Vaccaro (“Compagnia Vercillo”) per la
commedia esilarante “La fortuna con la C maiuscola”; miglior
attore non protagonista è stato giudicato, invece, Giovanni D’Ippolito, sempre della lametina
compagnia “Vercillo”. Premio come migliore attrice protagonista a
Maria Rosetta Torchia della compagnia Migliarinese; miglior attore
protagonista Gabriele Profazio del gruppo “I Carma” di Reggio
Calabria per lo spettacolo “1861 La brutale verità”.
Il
premio speciale è andato al regista lametino, nonché direttore
artistico del comitato F.I.T.A. Calabria, Francesco
Pileggi per lo spettacolo “Le sirene non tirano i rigori” della
compagnia “Il teatro che non c’era” di Filadelfia.
Altro
premio speciale per l’attore Alfredo Perciaccante della compagnia
Canaglioni di Cassano allo Ionio, mentre come miglior attrice
caratterista è stata scelta Rita Gallo, della compagnia Acquania di
Curinga.
Un
nuovo, significativo riconoscimento del ruolo del teatro amatoriale
arriva in questi giorni dalla Regione Liguria, a coronare il lavoro
di sensibilizzazione condotto al riguardo dalla Federazione Italiana
Teatro Amatori (Fita) ligure e nazionale.
Nel
quadro delle disposizioni collegate alla legge di stabilità, il
Consiglio Regionale ha infatti approvato una norma – promossa dai
consiglieri di Forza Italia Claudio Muzio e Angelo Vaccarezza – volta
a consentire una più decisa valorizzazione e un più ampio sostegno
dello spettacolo amatoriale in tutte le sue forme. La modifica
riguarda l’articolo 1 della
legge regionale sulla disciplina degli interventi di promozione dello
spettacolo, che ora recita: «La Regione riconosce e sostiene lo
spettacolo dal vivo in tutte le sue forme, comprese quelle
amatoriali, quale fondamentale espressione culturale e di
intrattenimento, fattore di sviluppo morale e civile idoneo a
generare opportunità, investimenti, partecipazione, prodotti
qualificati e pone in essere le condizioni per il suo consolidamento
e sviluppo».
«Finalmente
– commenta il presidente Fita Liguria, Giovanni Cepollini – anche
la nostra Regione garantisce pieno riconoscimento al teatro
amatoriale. Un risultato per il quale vogliamo ringraziare in
particolare Giunio Lavizzari Cuneo di Fita nazionale, per la tenacia
e l’impegno con i quali nel tempo ha saputo far conoscere e
apprezzare la nostra attività nel territorio come Federazione, e il
consigliere della Regione Liguria Claudio Muzio per il grande
sostegno dato a questo progetto. Naturalmente, siamo consapevoli del
fatto che questo risultato non è un traguardo, ma l’avvio di un
percorso che, in particolare, dovrà vederci coprotagonisti nelle
riunioni di concertazione e di programmazione di eventi a livello
regionale».
«Si
tratta – commenta Giunio Lavizzari Cuneo – di un altro
significativo successo della nostra Federazione verso il pieno e
definitivo riconoscimento del teatro amatoriale. In questo senso ci
siamo mossi anche in Liguria, incontrando il Consiglio Regionale,
sottolineando quanto introdotto dalla nuova Legge sullo spettacolo
dal vivo e quanto attuato in altre Regioni, e trovando ascolto e
considerazione per i “numeri” che, come Fita, siamo stati in
grado di presentare. Tutto questo ha portato la Regione ad un
intervento che è prima di tutto un riconoscimento morale, ma che si
potrà poi concretizzare in finanziamenti non di carattere
“assistenzialistico” ma, al contrario, a sostegno di una sempre
più costruttiva ed efficace progettualità».
«Questo
risultato – conclude il presidente nazionale Fita, Carmelo Pace – è
un nuovo passo avanti nell’impegno della nostra Federazione
affinché il ruolo del teatro amatoriale, già riconosciuto nella
recente Legge sullo spettacolo dal vivo, che abbiamo sostenuto in
accordo con il ministro Dario Franceschini, venga dichiarato e
valorizzato anche dalle singole normative regionali».
Resi
noti i finalisti della 30ª edizione del Festival nazionale “Maschera
d’Oro”: un’edizione speciale, per la quale il Comitato Veneto
della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) e i suoi partner
hanno in serbo un cartellone (al momento svelato solo in parte) tutto
da gustare, ricco di eventi in giro per la regione.
Queste
dunque le sette compagnie che, da sabato 3 febbraio a sabato 17
marzo, si sfideranno al San Marco di Vicenza: Nuovo
Teatro Stabile Mascalucia
(Catania) in “Uno sguardo dal ponte” di Arthur Miller,
regia di Rita Re; Compagnia
di Lizzana
(Rovereto, Trento) in “Tingeltangel” di Karl Valentin,
regia di Paolo Manfrini; La
Ringhiera
(Vicenza) ne “La sensale di matrimoni” di Thornton Wilder,
regia di Riccardo Perraro; La
Trappola (Vicenza)
in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni,
regia di Alberto Bozzo; La
Cricca (Taranto)
ne “Le ultime lune” di Furio Bordon, regia di Aldo
L’Imperio; I
Complici (Bologna)
ne “Il metodo Gronholm” di Jordi Galceràn, regia di Mimmo
Marchigiani; Incontri (San
Giorgio a Cremano, Napoli) in “Ferdinando” di Annibale
Ruccello, regia di Francesco Iurlaro. Sabato 24 marzo, sempre al San
Marco, serata dedicata alle premiazioni con la partecipazione, come
ospiti, di Valter Rado e della brass band Mabò, in “Note nella
tempesta”, spassoso spettacolo di clownerie musicale.
Il
festival è organizzato da Fita Veneto d’intesa con Regione del
Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato
provinciale (con il suo Premio Faber Teatro, che porta la compagnia
vincitrice sul palcoscenico dell’Olimpico) e con il patrocinio, tra
gli altri, di Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del
Turismo, Provincia di Vicenza e, quest’anno, Biblioteca
internazionale “La Vigna”, che mercoledì 31 gennaio
ospiterà una conversazione dal titolo “Il teatro è servito:
quando il cibo sale sul palco”. Un secondo incontro, sul tema
“Il teatro amatoriale fra tradizione e innovazione”, è
invece in programma per giovedì 22 marzo a Palazzo Trissino, in Sala
Stucchi, patrocinato dall’Accademia Olimpica.
Un’altra novità
riguarda il fatto che quest’anno il festival avrà una colonna
sonora: si tratta dell’album “Shape” (Ed. Velut Luna), che
il compositore Roberto Jonata presenterà in concerto venerdì 23
marzo a Palazzo Chiericati. Ma spazio anche a “spritz teatrali”
e a repliche speciali in altre città del Veneto di alcuni spettacoli
in concorso. Confermati inoltre il premio di critica “La Scuola
e il Teatro” per gli studenti delle scuole superiori e il
“Renato Salvato” per l’impegno nella diffusione della
cultura teatrale.
Abbonamenti
in vendita nella sede di Fita Veneto, in stradella delle Barche 7 a
Vicenza (tel. 0444 324907, al mattino, dal lunedì al venerdì) allo
stesso prezzo dello scorso anno: 70 euro gli interi, 60 i ridotti;
invariati anche i biglietti, disponibili a 10 euro (gli interi) e
8.50 (i ridotti). Fino al 6 gennaio, per un regalo originale, tutti
gli abbonamenti saranno acquistabili al prezzo dei ridotti.
Informazioni su www.fitaveneto.org
e su Facebook.
XXX
FESTIVAL NAZIONALE «MASCHERA D’ORO» – 2018
XXIV
PREMIO «FABER TEATRO» – Vicenza
– Teatro San Marco
Sabato
3 febbraio 2018, ore 21
Compagnia
Nuovo Teatro Stabile Mascalucia – CT
“Uno sguardo dal Ponte”
di
Arthur Miller, regia di Rita Re
Sabato
10 febbraio 2018, ore 21
Compagnia
di Lizzana – TN
“Tingeltangel”
di
Karl Valentin, regia di Paolo Manfrini
Sabato
17 febbraio 2018, ore 21
Compagnia
La Ringhiera – VI
“La
Sensale di Matrimoni”
di
Thornton Wilder, regia di Riccardo Perraro
Sabato
24 febbraio 2018, ore 21
Compagnia
La Trappola – VI
“Una
delle ultime sere di Carnovale”
di
Carlo Goldoni, regia di Alberto Bozzo
Sabato
3 marzo 2018, ore 21
Compagnia
La Cricca – TA
“Le ultime lune”
di
Furio Bordon, regia di Aldo L’Imperio
Sabato
10 marzo 2018, ore 21
Compagnia
I Complici – BO
“Il
metodo Gronholm”
di
Jordi Galceràn, regia di Mimmo Marchigiani
Sabato
17 marzo 2018, ore 21
Compagnia
Incontri – NA
“Ferdinando”
di
Annibale Ruccello, regia di Francesco Iurlaro
Sabato
24 marzo 2018, ore 21
Serata
di premiazioni Fuori
concorso:
Valter
Rado & Mabò Band
NOTE
NELLA TEMPESTA
spettacolo
di clownerie musicale
con
Valter Rado, Renzo Stizza, Amilcare Pompei e Fabrizio Palazzetti
Abbonamenti:
interi 70 euro, ridotti 60 euro / Biglietti:
interi 10 euro, ridotti 8.50 euro
Info
e prenotazioni: F.i.t.a. Veneto, stradella delle Barche 7 – Vicenza
(tel. 0444 324907, al mattino; fitaveneto@fitaveneto.org)
Un
pomeriggio interamente dedicato alla scoperta dell’universo del
teatro amatoriale della provincia di Pisa. È questa l’iniziativa
del Comitato Provinciale della Fita (Federazione Italiana Teatro
Amatori) presieduta da Giuseppe Raimo, che riunisce numerose
compagnie amatoriali del territorio, alcune delle quali molto
conosciute.
L’evento,
che si svolgerà a Pisa domenica 10
dicembre dalle 14.30 in poi, presso le nuove “Officine
Garibaldi” in via Gioberti, ha un titolo e un
sottotitolo: “AMATToriale – realtà e prospettive del teatro
amatoriale nello scenario culturale e sociale della provincia di
Pisa”, per significare da subito lo stretto legame tra l’arte
teatrale fatta solo per passione (presupposto del teatro amatoriale è
infatti l’esclusione di uno scopo di lucro da parte di attori e
compagnie), ma anche per revindicare un ruolo di primo piano nel
panorama culturale locale, con un’offerta di spettacoli di alta
(spesso altissima) qualità.
Il
programma dell’open day prevede: un’accoglienza del pubblico da
parte delle compagnie, che presenteranno piccoli stralci tratti dai
loro spettacoli; a seguire gli interventi delle autorità politiche,
della cultura e del teatro; infine un dibattito sui temi che più
stanno a cuore agli organizzatori: il ruolo del teatro amatoriale
pisano nel territorio, le sue potenzialità e le concrete prospettive
di ulteriore sviluppo.
«Il
nostro teatro amatoriale – commenta
Raimo –,
troppo spesso ghettizzato dietro l’aggettivo stesso che lo descrive,
vuole oggi rivendicare il proprio ruolo
nel panorama culturale e sociale che svolge sul territorio e
restituire la dignità a questo aggettivo, ” amatoriale”, erroneamente accomunato troppo al
dilettantismo e poco alla professionalità».
PALERMO
– Una festa lunga due giorni quella che ha concluso in bellezza la
prima edizione del Festival Regionale del Teatro Amatoriale “Città
di Palermo”, organizzato da Federteatri in collaborazione con la
Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) della Sicilia, d’intesa
con quella nazionale.
Nella serata di mercoledì 29 novembre,
infatti, la giuria ha decretato l’Accademia dei Guitti quale
vincitrice della kermesse, con lo spettacolo “Siamo tutti precari”,
commedia scritta e diretta da Antonello Capodici, che ha avuto la
meglio sulle altre tre sfidanti in concorso: la compagnia Teatranti
Instabili di Capaci, presenti con “Non è vero ma ci credo” di
Peppino De Filippo, per la regia di Maria Ansaldi; la Compagnia
Stabile dei Nomadi di Leonforte, che con “Il gatto in tasca” di
Georges Feydeau ha conquistato i premi per la migliore regia, andato
a Sabrina La Ferrara, e per i migliori interpreti non protagonisti,
Giuseppe Oriti e Claudia Antonella Laisa; e la Compagnia Teatro e
Vita, diretta da Giuseppe Celesia, vincitore del premio come migliore
attore, ne “La gatta sul tetto che scotta” di Tennessee Williams;
migliore attrice è risultata invece Alessandra Falci, dell’Accademia
dei Guitti.
Particolarmente
gradita, in questa occasione, la presenza come ospite d’onore della
serata dell’attore Enzo Garinei, che ha premiato i vincitori e si è
piacevolmente intrattenuto con il folto pubblico, ricordando la sua
lunga carriera teatrale, iniziata quando aveva appena 17 anni e
ancora in pieno svolgimento oggi, a 92.
Ma
aria di festa e di teatro anche giovedì 30 novembre,
quando il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha ricevuto a Palazzo
delle Aquile lo stesso Garinei, la presidente di Fita Sicilia,
Antonella Messina, e, per Federteatri, il presidente Francesco
Giacalone e il consigliere Giulio Cusumano. Un incontro all’insegna
della cordialità, ma anche dei progetti, come sottolineatio dalla
presenza anche del presidente di Fita nazionale, Carmelo Pace:
Palermo, Capitale Europea della Cultura 2018, ospiterà infatti la
prossima “Festa del Teatro”, appuntamento clou del calendario
della Federazione, leader del settore in Italia con oltre 1.400
compagnie e 25mila iscritti.
La premiazione dell’Accademia dei Guitti ad opera di Enzo Garinei
La delegazione di Fita e Federteatri ricevuta dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in compagnia dell’attore Enzo Garinei, ospite d’onore del primo Festival del Teatro Amatoriale “Città di Palermo”
Da
venerdì 15 dicembre basterà un “clic” su www.fitateatro.it
per iscriversi o rinnovare la propria iscrizione alla Federazione
Italiana Teatro Amatori (Fita), che con 1400 compagnie aderenti e
25mila soci è l’organizzazione leader in Italia nel teatro fatto per
passione.
Tanti
i motivi per scegliere Fita, dalla convenzione con l’Inps – ex Enpals
(che libera le compagnie iscritte dall’obbligo di richiedere il
certificato di agibilità) alla copertura assicurativa pensata su
misura per il settore, dalla possibilità offerta ai gruppi aderenti
di richiedere il riconoscimento come APS (Associazione di Promozione
Sociale; in questo caso l’iscrizione o la riaffiliazione va
effettuata entro e non oltre il 31 gennaio 2018) a tutta una serie di
preziosi servizi: come Informatizzateatro, che semplifica
sensibilmente la gestione contabile della propria compagnia; o come
la possibilità di usufruire della compilazione gratuita del 730
online; o ancora come l’attività dell’Ufficio Progetti,
specializzato nell’individuare e segnalare bandi e occasioni di
finanziamento ad hoc per chi voglia concretizzare le più diverse
iniziative.
PALERMO
– Quattro spettacoli, quattro sale, quattro serate per vivere il
piacere del teatro, con in più l’emozione di una sfida a colpi di
talento e ancora, per la serata delle premiazioni, un grande ospite
d’onore: l’attore e regista Enzo Garinei.
È
quanto propone la prima edizione del Festival Regionale del Teatro
Amatoriale “Città di Palermo”, organizzato dalla Federazione
Italiana Teatro Amatori (Fita) della Sicilia d’intesa con quella
nazionale e in collaborazione con FederTeatri. Ingresso libero e
inizio alle 21 per tutti gli appuntamenti.
Inserito
nella più ampia programmazione del progetto “FormaTeatro”, il
Festival prenderà il via martedì 21 novembre al Teatro Jolly di via
Domenico Costantino con “Non è vero ma ci credo”, commedia di
Peppino De Filippo proposta dalla compagnia Teatranti Instabili di
Capaci per la regia di Maria Ansaldi. La vicenda ha per protagonista
Gervasio Savastano, convinto di essere perseguitato dalla sfortuna.
Sua figlia Rosina, in particolare, gli procura diverse
preoccupazioni, perché innamorata di un giovane che, a suo parere,
non è adatto a lei. Ma quando in azienda arriva un giovanotto gobbo,
tutto sembra risolversi come per incanto: una fortuna che Gervasio
non intende farsi sfuggire; ma fino a che punto sarà disposto ad
arrivare?
Una
scoppiettante commedia di Georges Feydeau per il secondo appuntamento
del Festival, giovedì 23 al Teatro Crystal di via Mater Dolorosa. La
Compagnia Stabile dei Nomadi di Leonforte (Enna) proporrà, per la
regia di Sabrina La Ferrara, “Il gatto in tasca”, pièce nella
quale l’autore francese mette alla berlina i sogni ambiziosi di un
arricchito il quale, per costringere un importante teatro a mettere
in scena un’opera lirica composta dalla figlia, arriva a
scritturare un celebre tenore, “scippandolo” al teatro. I suoi
piani, però, prenderanno una strada del tutto imprevista.
Ancora
un cambio di scena per il terzo spettacolo in concorso, che lunedì
27, al Teatro Lelio di via Antonio Furitano, porterà il pubblico
nell’America inquieta e sensuale di Tennessee Williams. La
compagnia Teatro e Vita presenterà infatti, per la regia di Giuseppe
Celesia, “La gatta sul tetto che scotta”, lavoro reso celebre
anche dalla versione cinematografica con Paul Newman e Liz Taylor.
Brick e sua moglie Maggie non hanno figli, mentre il fratello di lui,
avido e interessato solo all’eredità di famiglia, ne ha una
nidiata. Quale dramma si cela dietro l’apparente freddezza di
Brick? E riuscirà Maggie a fargli ritrovare la voglia di vivere e di
amare?
Doppio
appuntamento, infine, mercoledì 29 al Teatro Savio di via
Evangelista Di Blasi. Ad aprire la serata sarà il
quarto e ultimo spettacolo in concorso:
“Siamo tutti precari”, farsa scritta e diretta da Antonello
Capodici, messa in scena dall’Accademia dei Guitti di
Caltanissetta. Michele e Antonella, nonostante l’incertezza
occupazionale, si sposano, ma il loro matrimonio è messo a dura
prova, un rovescio dopo l’altro e tra situazioni tanto grottesche
da risultare esilaranti, in un via vai di personaggi paradossali.
Dopo
l’esibizione, spazio alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti,
che premieranno, oltre
allo spettacolo vincitore della kermesse, i migliori tra registi,
attori protagonisti e non protagonisti.
All’appuntamento, come anticipato, parteciperà Enzo Garinei, voce
di spicco dello spettacolo brillante italiano e animatore, con il
fratello Pietro e Sandro Giovannini, di tanti grandi successi del
teatro musicale: recentemente, tra l’altro, è tornato a calcare il
palcoscenico in una nuova edizione di “Aggiungi un posto a tavola”,
per la regia di Gianluca Guidi; e proprio quest’anno è stato insignito, durante la 30ª Festa del Teatro svoltasi a Roma Ostia, del Premio Speciale alla Carriera Fitalia 2017.
«Siamo
molto orgogliosi – commenta Antonella Messina, presidente di Fita
Sicilia – di poter avere con noi un artista come Enzo Garinei,
grande amico del migliore teatro amatoriale: quel teatro che, come
Fita, da sempre sosteniamo e facciamo crescere, anche con
appuntamenti speciali come questo, che
finalmente vede nascere a Palermo un Festival dedicato al teatro
“fatto per passione”».
«Grazie
a Fita Sicilia ed in particolare alla sua presidente Antonella
Messina – commenta il presidente nazionale Carmelo Pace – Questo è
il primo risultato dell’intesa con Federteatri che, con il suo
presidente Francesco Giacalone, consente al teatro amatoriale di far
apprezzare la sua qualità ad un pubblico sempre più vasto. È poi
un viatico importante verso la Festa del Teatro 2018, che avrà luogo
proprio a Palermo e per la quale già siamo tutti in campo. Un
particolare ringraziamento a Enzo Garinei che, con la sua presenza
alla premiazione del 29 sera, ha ancora una volta voluto testimoniare
la sua vicinanza alla nostra Federazione e il suo apprezzamento per
il teatro amatoriale».
Aggiornamenti
attraverso la pagina Facebook di Fita Sicilia; per informazioni, 349
2907485 e sicilia@fitateatro.it.
Enzo Garinei, Premio Speciale alla Carriera Fitalia 2017
Si
va concludendo in tutta Italia il programma per individuare i giovani
che martedì 16 e mercoledì 17 gennaio, a Roma, prenderanno parte
alle selezioni per ITAF, il percorso di alta formazione teatrale
promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), diretto da
Daniele Franci e rivolto a tesserati fra i 18 e i 30 anni. Già
attuata nei mesi scorsi in alcune regioni, la scelta prosegue in
altre, realizzata attraverso le più diverse modalità a seconda
delle realtà territoriali coinvolte.
Il
percorso, la cui edizione 2017 si è appena conclusa, prevede
quattro settimane residenziali nel centro
di alta formazione Fita, a Reggio Emilia (dal 5 al 12 febbraio, dall’11
al 18 marzo, dal 17 al 24 giugno, dall’8
al 15 luglio), e il loro costo sarà sostenuto dalla Federazione,
mentre ai partecipanti spetteranno solo le spese di viaggio e un
parziale rimborso delle spese di ospitalità. A
ottobre è inoltre prevista una settimana residenziale in
Olanda, a
Utrecht, i cui costi saranno interamente sostenuti dalla Federazione. Quest’anno potrà poi essere
attuata un’ulteriore esperienza internazionale: la
partecipazione al
festival Les Estivades in Belgio, con la possibilità che a prendervi
parte siano anche giovani giunti
alle selezioni di gennaio, ma non corsisti di ITAF.
«I
giovani che si avvicinano al teatro – commenta Carmelo Pace,
presidente nazionale Fita – sono una risorsa preziosa e il loro
impegno, la loro passione e la loro serietà devono avere tutto il
nostro sostegno. Per la loro formazione, oltre a quanto viene
proposto nel territorio dai nostri Comitati regionali e provinciali,
come Federazione nazionale abbiamo due appuntamenti speciali: uno è
l’Accademia del Teatro, una settimana di laboratorio residenziale
legato all’annuale Festa del Teatro; l’altro è appunto l’ITAF,
un percorso più ampio e articolato, in genere affrontato da chi
magari pensa di poter fare del teatro la propria scelta per la vita,
o comunque intende mettersi alla prova in maniera più profonda in
questo ambito. Soprattutto per loro – conclude Pace – un’occasione
come quella offerta da ITAF è di quelle da non perdere: non a caso,
diversi ex corsisti sono poi entrati in importanti accademie».
Gli
interessati alle preselezioni (che si dovranno concludere entro il 15
dicembre) sono invitati a contattare il proprio Comitato Regionale
Fita. L’elenco completo è disponibile su www.fitateatro.it.
«Accogliamo
con viva soddisfazione l’approvazione della legge delega di
riordino del settore dello spettacolo dal vivo: un risultato
importante e atteso, per il quale come Federazione Italiana Teatro
Amatori ci siamo schierati attivamente, soprattutto dopo l’incontro
avuto lo scorso ottobre con il ministro Franceschini. Ora siamo
pronti a guardare avanti, per dare il nostro fattivo contributo
perché questa legge sia davvero una solida base di sviluppo per la
cultura nel nostro Paese».
Questa
la prima dichiarazione di Carmelo Pace, presidente nazionale della
Fita, alla notizia dell’approvazione in via definitiva alla Camera
della legge quadro sullo spettacolo dal vivo, per sostenere la quale
nei giorni scorsi il mondo del teatro amatoriale – del quale Fita è
leader in Italia con 1400 compagnie aderenti e 23mila iscritti –
aveva tra l’altro emesso un documento unitario, la cosiddetta
“Carta di Pesaro”, firmata dallo stesso Pace e da Antonio Perelli
per la Uilt.
Numerose
le novità introdotte dalla legge. Tra le più interessanti per il
settore, il riconoscimento del valore delle pratiche artistiche
amatoriali, della canzone popolare d’autore, del teatro di figura e
dell’arte di strada, l’estensione del sostegno statale alla
musica popolare contemporanea, ai carnevali storici e alle
rievocazioni storiche; e così pure la creazione di un Consiglio
superiore dello spettacolo, in sostituzione della Consulta, con
compiti di consulenza e collaborazione in materia di politica di
settore.
«Ora
è il momento di rimboccarsi le maniche e perfezionare quanto
iniziato con questa legge, come anticipato durante l’incontro con
il ministro Franceschini – conclude Pace -. Fita c’è ed è
pronta a fare la propria parte: con la forza dei suoi settant’anni
di esperienza e la viva energia di un mondo amatoriale del quale
viene finalmente riconosciuto il ruolo sociale e culturale».
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