Nuovo appuntamento sabato 8 febbraio alle 20.45, al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme, con la quinta edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale, la prima dal vivo per la kermesse nazionale promossa da FITA. A salire sul palcoscenico sarà la Compagnia Piccolo Teatro di Terracina, vincitrice del concorso di Fita Lazio abbinato al Gran Premio, con la commedia “Il nome”, liberamente tratta dal film di Francesca Archibugi “Il nome del figlio” e firmata alla regia da Roberto Percoco. la vicenda si snoda durante una cena di famiglia nel corso della quale Marco, sposato con Simona che aspetta un bambino, comunica con enfasi il nome scelto per il nascituro. La famiglia, composta da professori universitari, insegnanti e musicisti tutti di sinistra, non reagisce bene davanti a quel nome. Dibattito e scambio di idee degenerano presto in una messa in discussione di valori, scelte e persone che non mancano di offendere e ferire tutti. Ognuno, infatti, ha un segreto che in qualche modo riguarda anche gli altri e che potrebbe compromettere i loro rapporti. Ma la riconciliazione non tarderà ad arrivare… Sul palcoscenico Bruno Perroni, Cristina Castelli, Roberto Percoco, Emilio Di Mauro, Darina Rossi e Carlo Del Duca.
Il Gran Premio, al quale partecipano quattordici compagnie provenienti da altrettante regioni, è inserito nella rassegna teatrale Vacantiandu, realizzata con la collaborazione
organizzativa della compagnia I Vacantusi, il patrocinio
della Regione Calabria, la
direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli e la direzione
amministrativa di Walter Vasta.
Lo spettacolo sarà valutato da una giuria. La premiazione si svolgerà domenica 29 marzo, sempre al Grandinetti. Info e biglietti: 0968 23564 oppure 327 1310708; www.ivacantusi.com; ivacantusi@gmail.com.
Il Piccolo Teatro di Terracina di scena con “Il nome”
Vengono da Calabria, Puglia, Sicilia e Veneto le cinque compagnie vincitrici del Premio Fitalia, il concorso promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) che, giunto alla sua 32ª edizione, si trasforma quest’anno in una rassegna dal vivo a tutti gli effetti: ad animarla saranno l’associazione CarMa di Reggio Calabria in “1861 La brutale verità” (vincitrice per la categoria Teatro di narrazione); la compagnia Quanta brava gente di Taranto, con la commedia “Una volta nella vita” di Gianni Clementi, per la regia di Carlo Dilonardo (categoria Comico/Brillante); 70cento di Bari ne “Il giorno della tartaruga” di Garinei e Giovannini (categoria Commedia musicale/Musical); Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania in “Cyrano” di Edmond Rostand (categoria Classico); e Soggetti Smarriti di Treviso in “Tramonto” di Renato Simoni, per la regia di Franco Demaestri (Categoria Tragedia).
Ad ospitare la rassegna, in programma tra marzo e maggio, sarà la Campania, con i Comuni di Pompei, Torre Annunziata, Ercolano, Boscoreale e San Vitaliano, il tutto con il patrocinio della Città Metropolitana di Napoli. Per FITA si tratta di un gradito ritorno nella regione, dopo il successo della prima edizione live di un altro suo storico concorso: il Gran Premio del Teatro Amatoriale, che nella primavera del 2019 si era mosso nel triangolo archeologico di Napoli, fra Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano.
“Dare una dimensione live ai nostri due premi di punta a livello nazionale – commenta Carmelo Pace, presidente della Federazione leader in Italia con 1500 associazioni aderenti – era una traguardo che ci eravamo posti e che ora si realizza, sia per il Gran Premio, in atto in queste settimane a Lamezia Terme, sia per il Fitalia, che tornerà nell’ospitale terra campana. Portare quanto più possibile il nostro teatro al pubblico – conclude Pace – è da sempre tra le nostre priorità come Federazione, anche per offrire quante più opportunità possibili di dialogo e interscambio fra realtà teatrali diverse del nostro Paese, a beneficio sia degli spettatori che delle stesse compagnie”.
Il Comitato Regionale Ligure della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) indice la quarta edizione del Premio Fita Liguria “Tre Caravelle”: concorso regionale dedicato a tutte le compagnie iscritte regolarmente alla Fita e aventi sede sul territorio regionale.
Il Premio Tre Caravelle rientra nel circuito nazionale del Gran Premio del Teatro Amatoriale (G.P.T.A) istituito da Fita: la compagnia vincitrice del premio regionale, infatti, rappresenterà la Liguria al GPTA 2021 al quale concorreranno tutte le compagnie vincitrici di concorsi simili istituiti nelle altre regioni.
Nell’ambito del Premio Tre Caravelle sarà assegnato anche il Premio Pietro Scotti al miglior attore e alla migliore attrice, individuati all’interno delle opere partecipanti alla rassegna.
Il concorso dà spazio sia alle opere in italiano che nelle diverse parlate liguri e ammette tutti i generi teatrali (prosa, musical, teatro ragazzi, commedie musicali, ecc.)
Come nelle edizioni precedenti, la Giuria Tecnica valuterà i filmati pervenuti per individuare le compagnie finaliste alle quali si aggiungerà di diritto la compagnia vincitrice del Premio “Nena Taffarello” 2020 (il cui bando deve essere ancora pubblicato).
Particolarità di questo concorso è la giuria itinerante: gli spettacoli finalisti, infatti, saranno valutati dal vivo da una giuria che si sposterà nelle varie location nelle date indicate dalle compagnie stesse.La precedente edizione ha visto la partecipazione di 23 compagnie che hanno rappresentato tutto il territorio regionale.
La Compagnia “La quinta praticabile” di Genova, vincitrice dell’edizione 2019 con lo spettacolo “Vero West” di Sam Shepard, ha rappresentato domenica 2 febbraio la Liguria al GPTA 2020 sul palcoscenico del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, in Calabria.
Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione è domenica 19 aprile 2020. Info e bando qui.
Il 27 marzo è la Giornata Mondiale del Teatro, istituita nel 1961 dall’International Theatre Institute (Iti) dell’Unesco e celebrata a partire dal 1962, come Jean Cocteau come primo testimonial. Obiettivo dichiarato dell’evento è quello di sostenere il teatro, soprattutto tra i giovani e come strumento di dialogo tra i popoli.
Per incentivare la diffusione di questo messaggio, l’Association Internationale du Théâtre Amateur – International Amateur Theatre Association (AITA-IATA), fondata a Bruxelles nel 1952, mette a disposizione di FITA, come sua aderente, e di tutti i suoi iscritti un portale dedicato alla Giornata Mondiale del Teatro, nel quale i Comitati e le associazioni artistiche regolarmente iscritte per il 2020 possono segnalare i propri appuntamenti in cartellone il 27 marzo o intorno a quella data.
ISTRUZIONI PER L’INSERIMENTO
Per registrare un evento è sufficiente collegarsi al sito www.aitaiata.net (disponibile in inglese, oltre che in francese e spagnolo, ma di facile utilizzo) e cliccare nella sezione “AITA/IATA Worls Theatre Day” presente in alto a destra nella barra del menu.
Una volta entrati nella sezione, si può accedere all’area “Register your event” (Registra il tuo evento) attraverso due strade: dalla barra del menu in alto, cliccando su “Events” e scegliendo l’opzione “Register an event”; oppure cliccando sull’icona “Register your event” visibile al centro della pagina, facendo scorrere leggermente il cursore verso il basso.
Entrambe le strade portano ad un format (“Submit your event”) nel quale vengono chiesti, nell’ordine, il nome dell’evento e la data e l’ora di inizio e di fine dello stesso; dopo tre opzioni speciali (evento che dura un intero giorno, evento che non ha un’ora precisa di conclusione ed evento che si ripete), viene chiesta una breve descrizione dell’appuntamento segnalato, che può essere inserita solo in italiano o, se lo si desidera, anche in inglese. A seguire, vanno indicati il luogo dell’evento (cliccando sul pulsante “Create new”, sotto la voce “Event Location Fields”, e indicandone nome e indirizzo e ancora, ma solo se lo si desidera, coordinate e link), un eventuale link per informazioni e, infine, il proprio nome (quello dell’associazione artistica) e il proprio indirizzo email.
Una volta completato il format, si clicca sul tasto di conferma, dando così il via alla registrazione dell’evento che, se tutto è in ordine, compare nel portale dopo qualche giorno.
Trattandosi di un servizio reso alle organizzazioni aderenti, le associazioni artistiche dovranno indicare la propria appartenenza a FITA – ITALIA, anche semplicemente aggiungendo “- FITA ITALIA” o “(FITA ITALIA)” nel titolo, accanto al nome della propria compagnia e nella descrizione dell’evento.
32ª edizione per il Festival Nazionale “Maschera d’Oro”, la kermesse organizzata dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) in collaborazione con Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato Imprese Vicenza e con il patrocinio, tra gli altri, di Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Amministrazione Provinciale di Vicenza e Fita nazionale. Sette, come tradizione, le compagnie chiamate a sfidarsi al Teatro San Marco di Vicenza dall’8 febbraio al 21 marzo, il sabato sera sempre con inizio alle 21, uscite dalle maglie di una selezione molto serrata, che ha coinvolto una settantina di formazioni provenienti da tredici regioni e quasi sessanta località, ed è stata affidata ad una commissione di esperti; la definizione finale del cartellone è stata poi curata da Roberto Cuppone, docente all’Università di Genova oltre che autore, attore e regista.
Questo il cartellone: Lo Scrigno di Vicenza in 7 minuti di Stefano Massini, regia di Amer Sinno (8 febbraio); Filodrammatica di Laives (Bolzano) ne Il marito di mio figlio di Daniele Falleri, regia di Roby De Tomas (15 febbraio); Teatrodrao & TeaTroTre di Ancona, in Equus di Peter Shaffer, regia di Davide Giovagnetti (22 febbraio); Il Dialogo di Cimitile (Napoli) in Napoli Milionaria di Eduardo De Filippo, regia di Ciro Ruoppo (29 febbraio); I Pinguini di Firenze in La colpa è del giardino di Edward Albee, regia di Pietro Venè (7 marzo); Compagnia dell’Orso di Lonigo (Vicenza) in Le Chat Noir, scritto e diretto da Paolo Marchetto (14 marzo); La Corte dei Folli di Fossano (Cuneo) in Nel nome del padre di Luigi Lunari, regia di Stefano Sandroni (21 marzo). La gara, dunque, coinvolgerà realtà teatrali provenienti da sei regioni: Piemonte, Trentino-Alto Adige, Campania, Marche, Toscana e Veneto. Accattivante anche la rosa dei titoli, che da un punto vista temporale si posiziona tutta fra il XX e il XXI secolo: dal 1945 di Napoli milionaria al 2019 de Le Chat Noir; per genere, invece, si spazia da commedie spassose e originali al grande classico eduardiano, fino a testi che raccontano l’oggi con sguardo lucido e attento. I nomi dei vincitori si conosceranno sabato 28 marzo durante la tradizionale serata di gala, sempre al San Marco, conclusa dallo spettacolo (fuori concorso, ma compreso nell’abbonamento) A Republica dei mati, testo e regia di Roberto Cuppone con Il Satiro di Treviso. La formazione che conquisterà la “Maschera d’Oro” si aggiudicherà anche l’abbinato Premio “Faber Teatro”, promosso da Confartigianato Imprese Vicenza e giunto quest’anno alla 26ª edizione: un riconoscimento molto ambito dalle compagnie, perché consente loro di esibirsi per una sera sullo storico palcoscenico dell’Olimpico di Vicenza, teatro coperto più antico del mondo; un premio, inoltre, che conferma la sensibilità dell’organizzazione imprenditoriale nei confronti della cultura e del territorio. Torneranno anche il Premio “Renato Salvato”, assegnato a chi si metta in luce per la diffusione della cultura teatrale, e il Premio “La Scuola e il Teatro”, realizzato d’intesa con l’Assessorato alla Formazione del Comune di Vicenza e riservato agli studenti delle scuole superiori: i giovani che si iscriveranno (entro il 31 gennaio) potranno assistere gratuitamente a due spettacoli del festival appositamente scelti per il concorso (Equus di Shaffer e La colpa è del giardino di Albee), elaborando poi una critica giornalistica su una o entrambe le performance; potranno inoltre partecipare, mercoledì 19 febbraio, nella sede di Fita Veneto a Vicenza, ad un incontro propedeutico alla critica teatrale e volto a illustrare i due lavori con i quali si dovranno confrontare. In palio buoni libro per i primi tre classificati e, da quest’anno, un premio in denaro per l’istituto dello studente vincitore. Gli abbonamenti sono in vendita nella sede di Fita Veneto, in stradella delle Barche 7 a Vicenza (tel. 0444 324907, al mattino dal lunedì al venerdì) allo stesso prezzo dell’anno scorso: 70 euro gli interi, 60 i ridotti; invariati anche i biglietti: 10 euro gli interi, 8.50 i ridotti.
Un momento della conferenza stampa del festival
Il Dialogo (Cimitile – Napoli) in Napoli milionaria
La Corte dei Folli (Fossano – Cuneo) in Nel nome del padre
La Filodrammatica di Laives (Bolzano) ne Il marito di mio figlio
La Compagnia dell’Oro (Lonigo – Vicenza) in Le Chat Noir
Nuovo appuntamento, domenica 2 febbraio alle 20.45, con la quinta edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano FITA, quest’anno ospitato dalla Calabria e inserito nella rassegna Vacantiandu, di scena al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme.
Dopo Campania, Sicilia, Piemonte, Veneto, Marche, Lombardia ed Emilia Romagna, sarà la volta della Liguria con La Quinta Praticabile/Associazione culturale Quante Quinte di Genova, vincitrice del premio regionale FITA “Tre Caravelle”, che porterà in scena lo spettacolo Vero West di Sam Shepard, diretto da Andrea Scarel. Figli di un padre violento e alcolizzato e di una madre indifferente, crescendo Lee e Austin hanno preso strade assai diverse. Lee, il maggiore, tira avanti tra furti di televisori e combattimenti di cani; Austin è stato capace di costruirsi una vita normale: moglie, casa, figli, macchina e un lavoro come sceneggiatore cinematografico. Ma nonostante ciascuno appaia soddisfatto della propria vita, la realtà è un’altra. Tra birre, whisky e champagne, Austin e Lee mettono a nudo tutta la loro infelicità, la loro insoddisfazione per una vita che in qualche momento del loro passato si sono ritrovati a scegliere. Ed è proprio lo scontro fra le rispettive insoddisfazioni dei due fratelli il “West” di Shepard. Uno scontro che si traduce in una scrittura asciutta e pregnante e in un allestimento essenziale e denso. La lettura scenica è stata focalizzata proprio sulla costruzione dei due personaggi, il metodico Austin e l’istintivo Lee. Il risultato è un “teatro d’attore” libero da sovrastrutture registiche e intrecci complessi. In scena solo attori, personaggi e conflitti umani. Sul palcoscenico Marco Mesmaeker, Davide Quillico, Rosanna Ricciardi e Andrea Scarel.
Le compagnie in gara al Gran Prmeio sono quattordici, provenienti da altrettante regioni e tutte vincitrici del premio Fita abbinato a livello territoriale. La cerimonia di premiazione si svolgerà domenica 29 marzo, sempre al Teatro Grandinetti. Promosso dall’Associazione teatrale I Vacantusi di Lamezia Terme, Vacantiandu è uno dei progetti culturali con validità triennale finanziati dalla Regione Calabria con fondi PAC 2017-2020.
Info e biglietti: 0968 23564 / 327 1310708; www.ivacantusi.com; ivacantusi@gmail.com.
Nuovo appuntamento, sabato 25 gennaio alle 20.45 al teatro Grandinetti di Lamezia Terme (Catanzaro), con la V edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano per la prima volta in Calabria con 14 compagnie amatoriali provenienti da altrettante regioni e tutte vincitrici di concorsi abbinati al trofeo nazionale, promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatoriale (FITA). Il Gran Premio, pr l’occasione, è inserito nella rassegna teatrale Vacantiandu, manifestazione firmata alla direzione artistica da Diego Ruiz e
Nico Morelli.
Dopo Campania, Sicilia, Piemonte, Veneto, Marche e Lombardia, è la volta dell’Emilia Romagna con la Compagnia Teatrale 3 Stelle di Lugo (Ravenna), che porterà in scena il musical Fatalità a Notre Dame, diretto da Valentina Scentoni. Lo spettacolo è ispirato alla celebre opera in musica scritta da Luc Plamondon e musicata da Riccardo Cocciante Notre Dame de Paris, basata sull’omonimo romanzo di Victor Hugo. Nella Parigi del 1482, nella cattedrale di Notre Dame, si consuma una storia d’amore e di passione che ha come protagonista la giovane zingara Esmeralda. Segretamente amata dal campanaro Quasimodo e bramata dal prete Frollo e dal capitano Febo, la giovane diventerà la vittima sacrificale della loro lussuria e del loro opportunismo. Sul palcoscenico Annalisa Leonetti nei panni della bella e sensuale zingara Esmeralda, per la quale il campanaro di Notre Dame, il gobbo Quasimodo, interpretato da Giampiero Roversi, prova un amore purissimo. Il personaggio del prete Frollo, anch’egli perdutamente innamorato di Esmeralda e da lei respinto, è portato in scena da Daniele Donaddio. Gioele Spagnuolo è Febo, il bellissimo capitano degli arcieri del re, seduttore della zingara e promesso sposo della vendicativa Fiordaliso, interpretata da Isabella Linguerri. Sarà invece Antonio Riccio a dare vita all’eccentrico personaggio del poeta Gringoire, mentre nei panni di Clopin, capo degli zingari e fratello adottivo di Esmeralda, vedremo Massimiliano Montanari. Con loro anche Fabio Montanari e Morgan Roversi, due spietate guardie agli ordini di Febo, e un corpo di ballo formato da Margot Roversi, Francesca Torsiello, Aurora Zanattini, Laura Piccinini, Chiara Comandini e Ilaria Riccio. Gli aspetti musicali e canori sono stati curati dal M° Alberto Martuzzi.
Lo spettacolo sarà valutato da una giuria. La premiazione si svolgerà domenica 29 marzo alle 18, sempre al Grandinetti. Info e biglietti: 0968 23564 oppure 327 1310708; www.ivacantusi.com; ivacantusi@gmail.com.
Un momento dello spettacolo della compagnia 3 Stelle, rappresentante dell’Emilia Romagna
Debutto sabato 18 gennaio, con replica domenica 19, per “Metamorphosis”, lo spettacolo del laboratorio FitaLab di Fita Lazio, andato in scena al Teatro Fàrà Nume di Lido di Ostia (Roma), a conclusione della seconda edizione del festival internazionale “Forme d’Arte”, iniziato lunedì 13 gennaio.
Docenti del laboratorio sono stati Marco Fiorani, Roberto Bendia e Stefania Maccari, che con Andrea Serafini, presidente di Fita Lazio, hanno curato la regia di “Metamorphosis”. Sul palcoscenico sono stati impegnati Virginia Barelli, Monica Chirila, Flavia Fiorani, Lucrezia Montano, Gabriella Napolitano, Adriano Panunzi, Luna Sabba, Nicole Simioli e Alessandro Vitali.
FitaLab e il festival sono stati realizzati con significativi patrocini, tra i quali quelli della Regione Lazio e dell’Ambasciata di Romania, e in collaborazione con Università Nazionale di Arte “George Enescu” Iasi e Colegiul National de Arta “Octav Bancila”, Hellinc Theatre Drama di Atene, Agiscuola, Coepta e altri partner.
La serata di sabato ha visto la presenza di numerose importanti personalità, tra le quali il vicegovernatore della Regione Lazio Daniele Leodori, che ha gratificato i ragazzi del Fitalab di un riconoscimento della Regione e ha avuto parole di grande apprezzamento per il lavoro svolto da FitaLazio con i giovani. Presenti anche, tra gli altri, la direttrice del dipartimento di danza dell’Università George Enescu di Iasi, Emanuela Droghei, Antonio Caliendo, Pasquale Manfredi, Diego Navone, il tesoriere di FitaLazio Annibale Izzo e il consigliere Fulvio Romeo.
I giovani protagonisti dello spettacolo
Nella foto, insieme ai ragazzi del laboratorio, il vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori, il segretario generale Fita Pasquale Manfredi e il consigliere nazionale dei probiviri Diego Navone, Andrea Serafini e Annibale Izzo di Fita Lazio, la docente del laboratorio Stefania Maccari e la danzatrice e docente dell’Università “George Enescu”.Cristina Todi
Prosegue al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, la V edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale Italiano, che vede sfidarsi i vincitori dei concorsi Fita abbinati al trofeo nazionale in quattordici regioni italiane. Per l’occasione la kermesse è inserita nella rassegna Vacantiandu, manifestazione firmata alla direzione
artistica da Diego Ruiz e Nico Morelli e alla direzione amministrativa da Walter Vasta.
Sabato 18 gennaio alle 20.45 toccherà alla Compagnia Primadonne di Cremona, in rappresentanza della Lombardia, di scena con Due donne di provincia di Dacia Maraini, per la regia di Marinella Pavanello.
Uno spettacolo tutto al femminile che narra di due donne, Magda e Valeria, che si incontrano in una stanza dopo anni di separazione. Al centro della stanza un inquietante letto con le lenzuola strappate che inghiotte, come un buco nero, le frustrazioni, la rabbia e le insoddisfazioni che le due donne cercano di compensare aggrappandosi ai loro ricordi più profondi.
Come scrive la stessa Dacia Maraini “una storia di amicizia pulita con la varechina… una tenerezza raschiata con una spugna di ferro…una sensualità strigliata con detersivo al limone … una storia femminile cancellata con alcol, cenere, candeggina, sapone”. Una storia attuale, anche se il testo è stato scritto nel 1973, che parla delle ragioni della discordia femminile ma anche della solidarietà e del senso di appartenenza e che invita, oggi più che mai, alla sorellanza. Uno spettacolo “di donne per le donne”, ma anche per gli uomini, perché permetterà loro di capire che, per quante differenze possano separarci, apparteniamo comunque allo stesso genere: quello “umano”.
Sul palcoscenico Maria Angela Bartoli ed Enza Latella.
Lo spettacolo sarà valutato da una giuria. La proclamazione e premiazione dei vincitori del Gran Premio si svolgerà il domenica 29 marzo sempre al Teatro Grandinetti.
Info e biglietti: 0968 23564 / 327 1310708, www.ivacantusi.com e ivacantusi@gmail.com.
Nuovo appuntamento con la V edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale promosso da Fita nazionale, di scena al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, in Calabria. L’evento rientra nella rassegna teatrale Vacantiandu, direzione artistica di Diego Ruiz e
Nico Morelli, direzione amministrativa di Walter Vasta.
Dopo la Campania, la Sicilia, il Piemonte e il Veneto, sabato 4 gennaio alle 20.45 sarà la volta delle Marche, rappresentata dalla compagnia C.L.A.E.T di Ancona con lo spettacolo “I giusti nel tempo del male” di Svetlana Broz, per regia di Diego Ciarloni. Si tratta di una prova di teatro civile che racconta con metodo analitico e in tutta la sua drammaticità la guerra nella ex Jugoslavia: uno dei conflitti più assurdi, sanguinosi e dimenticati mai combattuti. Le quattro storie vere, raccontate dai tre attori-narratori con il solo ausilio di effetti luce e di due grandi maschere, hanno il preciso scopo di traghettare lo spettatore in un non-luogo, o meglio nel luogo della coscienza, dove ognuno sarà chiamato a fare la propria scelta. Perché, come ci insegna la Storia, in ogni guerra, che per eccellenza è il tempo del male, della violenza, della crudeltà, della morte, del dolore, si può scegliere coraggiosamente di operare il bene e di rischiare tutto in nome dell’amicizia, della fratellanza e dell’amore. È proprio questo messaggio di speranza, che fiorisce in un contesto di assoluta disperazione, il filo conduttore del testo di Svetlana Broz e il motivo che ha indotto il regista Diego Ciarloni a portarlo in scena, quasi fosse un dovere imprescindibile. Sul palcoscenico Angela Ursi, Simona Paolella e Diego Ciarloni.
Promosso dall’Associazione teatrale I Vacantusi di Lamezia Terme, Vacantiandu è uno dei progetti culturali con validità triennale finanziati dalla Regione Calabria con fondi PAC 2017-2020. Info e biglietti: 0968 23564; 327 1310708; www.ivacantusi.com; ivacantusi@gmail.com.
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