Nuovo appuntamento sabato 13 aprile alle 21 al MAV Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, in provincia di Napoli, per il Gran Premio del Teatro Amatoriale, concorso nazionale indetto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) che vede la partecipazione dei tredici gruppi vincitori dei premi regionali abbinati alla kermesse. I riflettori si accenderanno sulla Compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, di scena con “Sicani”, lavoro scritto, diretto e interpretato da Salvatore Stimolo. “Sicani – spiega Stimolo – è un viaggio a ritroso di un uomo che fu adolescente 35 anni fa. Racconta e porta a galla le malinconie, le opportunità perse, l’amore per la propria terra, le mille domande. Indaga l’emigrazione, vissuta in prima persona da quell’adolescente, che alla fine degli anni Settanta lo catapulta al centro del suo futuro”. Il Gran Premio è realizzato con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Napoli, che l’ha inserita tra le iniziative contro il “sistema” della camorra, con la collaborazione organizzativa del Comitato Fita regionale e con Intercral Campania come partner. Gli spettacoli sono ad ingresso libero. I biglietti per l’accesso sono distribuiti all’Ufficio Turismo, presso il MAV, in via IV Novembre. La rassegna-concorso riprenderà sabato 27 aprile al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, dove si concluderà sabato 18 maggio con la proclamazione della compagnia vincitrice.
Una scena di “Sicani” di e con Salvatore Stimolo della Compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo (Milano)
Il Comune di Asti (Assessorato Cultura), in collaborazione con l’associazione culturale astigiana Fuori di Quinta, organizza la prima edizione della Rassegna Nazionale di Teatro Amatoriale “Città di Asti”, che avrà luogo nel periodo tra Febbraio e Aprile 2020, presso il Teatro Comunale Alfieri di Asti.
Questa rassegna è un progetto che vuole avvicinare la popolazione astigiana al teatro di qualità (biglietti ridotti per under 40), anche quando esso non viene svolto da professionisti del settore.
Fita Puglia aderendo alla prima edizione del FESTIVAL NAZIONALE DEL MONOLOGO ideata da FITA Lazio , indice il “MonoVideoContest” #fitabasilicata #fitamolise per selezionare due (una attrice e un attore) partecipanti alla finalissima nazionale che si svolgerà presso il Teatro Fàrà Nume a Roma (Ostia)il giorno Domenica 16 Giugno 2019.
Regolamento
Sono ammessi al Contest , attori e attrici in possesso di Tessera FITA 2019 iscritti a FITA Basilicata e FITA Molise. Nessun limite di età.
Nuove linee guida sui Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex Alternanza scuola-lavoro) al centro di un incontro generale, sabato 6 aprile a Roma, dei presidenti regionali della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), organizzazione leader nel settore con oltre 1500 compagnie e 25mila iscritti e unica realtà teatrale in Italia ad aver firmato con il Miur un protocollo d’intesa in materia.
L’incontro – che sarà coordinato dal consigliere nazionale Giunio Lavizzari Cuneo e vedrà la partecipazione del presidente nazionale Carmelo Pace – prevede la presentazione di un vademecum di aggiornamento sui Percorsi, utile per Comitati e compagnie coinvolte, ma fornirà soprattutto l’occasione per fare il punto sulle esperienze in atto a livello territoriale e su quelle in via di programmazione.
«Quello della scuola – commenta il presidente nazionale Carmelo Pace – è da sempre un mondo con il quale Fita collabora con grande impegno, condividendo l’obiettivo di offrire ai giovani autentiche occasioni di crescita personale e culturale. La firma del protocollo con il Miur ha dato ufficialità e visibilità a questo grande lavoro quotidiano e appassionato e ora – continua Pace –, ad un anno dall’attivazione del protocollo, ci incontriamo per un aggiornamento tecnico sulle novità intervenute, ma soprattutto per scambiarci esperienze, idee e riflessioni. I risultati che stiamo ottenendo – conclude il presidente nazionale Fita – sono molto positivi e stimolanti: penso, tra gli altri, agli incontri con le scuole promossi in Liguria dall’Ufficio Scolastico Regionale per presentare l’attività Fita; o ancora alla recentissima firma di un protocollo d’intesa sui Percorsi tra Fita Sicilia e Ufficio Scolastico Regionale.
Fita Puglia aderendo alla prima edizione del FESTIVAL NAZIONALE DEL MONOLOGO ideata da FITA Lazio , indice il “MonoVideoContest” #fitapuglia per selezionare due (una attrice e un attore) partecipanti alla finalissima nazionale che si svolgerà presso il Teatro Fàrà Nume a Roma (Ostia)il giorno Domenica 16 Giugno 2019.
La CarusTeatro APS con il patrocinio della: Regione Puglia e del Mibact organizza il suddetto Premio Teatrale che si svolgerà nel periodo Ottobre 2019 – Aprile 2020 presso il Teatro Comunale di Carosino (Taranto). Le serate teatrali si svolgeranno in singoli spettacoli. Verranno selezionati n.° 12 spettacoli in concorso,inoltre ci sarà 1 spettacolo dell’Associazione Organizzatrice (fuori concorso), oltre che la serata di premiazione.
Possono presentare domanda di partecipazione tutti i gruppi teatrali residenti in Italia. Non sono ammessi monologhi e spettacoli esclusivamente mimici; é ammessa la rappresentazione di opere di autori italiani e stranieri, con copioni in italiano o dialettali (comprensibili) e musical. Il tempo effettivo dello spettacolo dovrà essere non inferiore ai 60 minuti e non superiore ai 120 minuti.
È la compagnia Soggetti Smarriti di Treviso la vincitrice della 31ª edizione del Festival nazionale Maschera d’Oro. La formazione della Marca ha convinto la giuria con lo spettacolo “Tramonto” di Renato Simoni, per la regia di Franco Demaestri, che ha avuto la meglio, nella scelta finale, sulle sue più dirette avversarie: il Gruppo Giovani 2000 di Brescia con il musical “Nel regno di Oz”, per la regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti, e il Teatro dei Dioscuri di Salerno, in lizza con “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, per la regia di Antonio Caponigro.
La proclamazione è avvenuta sabato 30 marzo al Teatro San Marco di Vicenza, dove dal 3 febbraio scorso sette formazioni provenienti da diverse regioni italiane si sono date battaglia per la conquista del trofeo, messo in palio dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori. Con la vittoria al Festival, la compagnia ha conquistato anche l’abbinato Premio Faber Teatro, messo in palio da Confartigianato Imprese Vicenza e giunto proprio quest’anno alla 25ª edizione: grazie al “Faber”, la compagnia Soggetti Smarriti si esibirà sabato 25 maggio all’Olimpico di Vicenza, gioiello di Andrea Palladio e teatro coperto più antico del mondo.
Sfida a colpi di emozioni e talento anche per gli altri riconoscimenti in palio. Tra i registi, vittoria di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia del Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania, in concorso con “Yerma” di Federico Garcia Lorca. Fra gli attori protagonisti, il gradino più alto del podio è stato conquistato da Martina Romeo de La Barcaccia di Verona (di scena con “La serva amorosa” di Carlo Goldoni) e da Antonio Caponigro del Teatro dei Dioscuri; fra i caratteristi, successo di Rachele Lavarda de La Ringhiera di Vicenza (in concorso con “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello) e del trio formato da Andrea Archetti, Maurizio Crotti e Lorenzo Stabile del Gruppo Giovani 2000, che ha conquistato anche il premio per il migliore giovane interprete, grazie ad Alessia Multari. Come migliore allestimento, “Maschera d’Oro” al G.A.D. Città di Trento per “Oh… che bella guerra!”, mentre il premio per il gradimento del pubblico è andato al Nuovo Teatro Stabile Mascalucia per “Yerma” di Lorca.
Nel corso della serata sono stati premiati anche i giovani vincitori del Concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”, rivolto alle Scuole superiori del Veneto: al primo posto si è classificata Emma Gasparato dell’Istituto “Masotto” di Noventa Vicentina (che il prossimo anno, quindi, farà parte della giuria del Festival), seguita da due studentesse del “Boscardin” di Vicenza, Giulia Toffoletto, classificatasi seconda, e Anita Savegnago, terza. Il Premio “Renato Salvato” per l’impegno a favore della cultura teatrale è stato invece assegnato, alla memoria, a Mario Lucchini, per la sua lunga attività nel teatro amatoriale come attore e regista e per l’impegno profuso a favore della Federazione Italiana Teatro Amatori, come presidente di Fita Vicenza, componente del Comitato regionale del Veneto e, dal 1988 al 1991, del Consiglio nazionale.
Condotta con la consueta simpatia e leggerezza dalla giornalista Elisa Santucci, affiancata dal presidente del festival, nonché vicepresidente nazionale Fita, Aldo Zordan, la serata al Teatro San Marco è stata arricchita dal concerto di Coro ed Ensemble Strumentale di Vicenza: a dirigerli, con la ben nota irrefrenabile energia, il Maestro Giuliano Fracasso, che ha accompagnato il pubblico in un emozionante viaggio tra le note di celebri colonne sonore di grandi film d’autore, da Rota a Morricone, a Piovani, ma con qualche allungo anche nella canzone d’autore e con un finale a sorpresa affidato alla vincitrice della “Maschera” tra i giovani, Alessia Multari, davvero splendida in una vibrante interpretazione di “Over the rainbow” da “Il mago di Oz”.
Numerosi gli amici del Festival e le autorità che non hanno voluto mancare alla serata, accolti dal presidente di Fita Veneto, Mauro Dalla Villa. Tra gli altri, il sindaco di Vicenza Francesco Rucco e il dirigente alla Cultura, Promozione della crescita e Musei del Comune di Vicenza Mauro Passarin, il dirigente scolastico territoriale Carlo Alberto Formaggio, la consigliera regionale Alessandra Moretti, il presidente dell’Unpli provinciale Bortolo Carlotto, Luciano Righi e il presidente della Co.F.As. Gino Tarter. Per Confartigianato Imprese Vicenza hanno partecipato all’appuntamento, tra gli altri, il presidente provinciale Agostino Bonomo, il vicepresidente Gianluca Cavion e il presidente di Fidi Nordest Luigino Bari. E non ha voluto mancare, naturalmente, la Federazione Italiana Teatro Amatori, rappresentata dal presidente nazionale Carmelo Pace e dai componenti di giunta Giuseppe Minniti e Pasquale Manfredi.
Nel corso della serata, ringraziamenti e applausi sono andati a tutti i partner della kermesse tra i quali, oltre a Confartigianato Imprese Vicenza, la Regione del Veneto, il Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e, come patrocinatori, la Provincia di Vicenza e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Anche quest’anno, infine, il Presidente della Repubblica ha assegnato al Festival la Medaglia d’oro per meriti culturali.
Nella Giornata Mondiale del Teatro, proponiamo una riflessione di Daniele Franci, direttore artistico del Centro Nazionale di Alta Formazione della Federazione Italiana Teatro
«La più grande soddisfazione di chi fa teatro è quella di vedere uno spettacolo replicato 100 e 100 volte. Ci sono invece spettacoli, alcuni anche diretti da me, che vorrei non venissero più portati in scena, perché non più interessanti o piéce che trattano tematiche di cui non vi è più bisogno di parlare. La necessità di trasmettere messaggi è il più importante obiettivo di chi fa arte in generale e ancor più in particolare di chi fa teatro; il bisogno, l’urgenza di rappresentare situazioni e portare il pubblico ad assistere a quanto accade, offre la possibilità di “partecipare” a situazioni che magari viviamo quotidianamente ma che silenziosamente ci facciamo scivolare di dosso e cogliere l’occasione per comprendere e comprenderle.
Il 27 marzo 2019 ricorre l’annuale giornata mondiale del teatro e quest’anno più che mai, io credo, e ne sono fortemente convinto, che il teatro abbia l’indiscutibile bisogno di parlare a volte gridando e a volte sottovoce.
Abbiamo bisogno di ricordare la nostra storia e immaginarci futuri possibili, abbiamo bisogno di riscoprire l’umanità che l’attore impegna ogni volta nella sua interpretazione, necessitiamo di riconoscere la bellezza e l’importanza di essere presenti in un medesimo tempo e nel medesimo spazio durante uno spettacolo realizzato da uomini e donne veri e umani. Il teatro parla per contrastare l’ignoranza e la superficialità e il teatro è fatto e praticato sempre di più per educare alle emozioni e alla cultura, soprattutto per “armare” i giovani di conoscenza e amore e non di notizie false o dita che cliccando sentenziano superficialmente. Il teatro parla perché ci insegna la differenza tra il concetto di consumare e condividere. Il teatro esiste per offrirci un tempo reale, quello delle prove e quello della rappresentazione che è segnato ancora da secondi, minuti e ore e non da numero di like al minuto; il teatro parla e allo stesso tempo comunica responsabilmente.
Responsabilità (dare risposta) è qualcosa che il teatro ha già nella sua più profonda identità e che oggi necessità di essere ricordato ai tanti che prendono decisioni sempre più finalizzate ad ottenere più consensi o a fare scandalo…. il teatro smuove!
Smuove perché ci porta “con verità” di fronte alla realtà dalla quale non possiamo sfuggire e questa realtà ci impone impegno. Impegno di ognuno di noi, delle nostre comunità e ci impone un impegno che non possiamo delegare ad altri, perché richiede di metterci faccia, cuore e cervello …. richiede impegno collettivo. Il teatro è un luogo in cui l’“io” diventa per necessità un “noi”.
Il teatro per tutto questo parla e dovrà farlo sempre richiamandoci all’ordine, ogni volta in cui il “senso del giusto e dello sbagliato” rischiano di essere messi in discussione…. sono mille e mille anni che questa cosa avviene e credo debba continuare ad avvenire.
Il teatro parla perché parlando e affrontando i problemi nei contenuti e non solo nella forma, l’uomo è stato in grado di evolversi anche attraverso quest’arte, sino ad oggi.
Il teatro parla perché il “luogo teatro” oggi è uno dei principali centri di scambio e comunità. Il teatro deve vivere perché è l’ambiente in cui i gradi visionari della storia sono comunque passati e ci hanno reso sempre e comunque liberi e senza vincoli di passaporti o cittadinanza perché è di tutti e non potrà mai esserci il principio di proprietà nell’arte vera.
Il teatro parla perché anche oggi mi ha offerto l’opportunità di comunicare.
Viva il teatro, viva gli artisti e viva il pubblico che ci permette di inchinarci ogni volta a fine spettacolo!».
Prende il via sabato 30 marzo, con lo
spettacolo “Nel mirino di Cechov” presentato da “Gruppo Arte e Cultura” al Teatro Pro Loco di Borgosesia, la Rassegna teatrale amatoriale “Le radici della cultura”, che nasce dalla collaborazione tra UNPLI Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e FITA Federazione Italiana Teatro Amatori del Piemonte ed è stata presentata venerdì 15 marzo scorso nella Sede della Provincia di Novara
L’iniziativa vuole promuovere il teatro amatoriale quale radice della cultura e dei territori piemontesi, presentando otto spettacoli nelle otto province della regione, uno spettacolo al mese a partire da marzo.
“Siamo molto soddisfatti della collaborazione con UNPLI– commenta Raffaele Montagnoli, presidente Fita Piemonte – che ha reso possibile la nascita di questa rassegna di teatro amatoriale, che vuole promuovere e incrementare la cultura teatrale nei piccoli centri, là dove il teatro ha le proprie radici. Fita metterà in campo tutta la propria professionalità coinvolgendo le compagnie piemontesi affiliate alla Federazione, che porteranno i propri spettacoli fuori dalla propria provincia per farsi conoscere sul territorio. Nella rassegna saranno proposti spettacoli di teatro amatoriale divertenti e di buon livello e per il futuro si auspica che la rassegna possa essere incrementata per dare la possibilità a più compagnie e a più centri di essere coinvolti”.
All’incontro di presentazione sono intervenuti Giuliano DeGiovanni (Presidente UNPLI Piemonte), Massimo Zanetta (Presidente UNPLI Novara), Giunio Lavizzari (Consigliere Direttivo Nazionale Fita) e Raffaele Montagnoli (Presidente FITA Piemonte).
L’anteprima degli spettacoli teatrali sarà seguita dagli speaker di Sms Radio (Simply Music and Show) con intrattenimento e interviste ai protagonisti delle serate. Sarà possibile ascoltare le dirette da PC o dal proprio smartphone tramite l’app gratuita: SmsRadio.
Il Gruppo Arte e Cultura nello spettacolo inaugurale della rassegna
Gruppo Giovani 2000 di Brescia per “Nel regno di Oz”, dal racconto di Lyman Frank Baum, regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti; Teatro dei Dioscuri di Salerno per “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, regia di Antonio Caponigro; Soggetti Smarriti di Treviso per “Tramonto” di Renato Simoni, regia di Franco Demaestri. Queste le tre compagnie scelte dalla giuria per contendersi la vittoria al 31° Festival nazionale “Maschera d’Oro”, organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato Imprese Vicenza – che mette in palio il suo 25° Premio Faber Teatro – e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Vicenza e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Un triangolo d’oro fra Lombardia, Veneto e Campania, dunque, per un’edizione della “Maschera” davvero combattutissima, che sabato 30 marzo alle 21, al Teatro San Marco di Vicenza, vedrà svelati i nomi dei vincitori sia del trofeo maggiore, sia degli altri ambìti riconoscimenti individuali e collettivi: il tutto calato in una serata come sempre piena di emozioni e arricchita dall’esibizione di Coro ed Ensemble Strumentale di Vicenza, guidati dal celebre direttore d’orchestra Giuliano Fracasso in un programma di colonne sonore del grande cinema d’autore.
Oltre alle tre formazioni in lizza per la “Maschera” alla migliore compagnia, a contendersi i premi in palio sono anche La Ringhiera di Vicenza (“Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, regia di Riccardo Perraro), Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania (“Yerma” di Federico Garcia Lorca, regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia), G.A.D. Città di Trento (“Oh… che bella guerra!” di Luigi Lunari, regia di Alberto Uez) e La Barcaccia di Verona (“La serva amorosa” di Carlo Goldoni, regia di Roberto Puliero).
Queste le nominations. Regia: Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia (N.T.S. Mascalucia), Riccardo Perraro (La Ringhiera) e Roberto Puliero (La Barcaccia). Attrice protagonista: Rita Re (N.T.S. Mascalucia), Martina Romeo (La Barcaccia) e Alda Capodaglio (Soggetti Smarriti). Attore protagonista: Riccardo Perraro (la Ringhiera), Antonio Caponigro (Teatro dei Dioscuri) e Alessandro Tognetti (Soggetti Smarriti). Attrice caratterista: Rachele Lavarda (La Ringhiera), Kety Mazzi (La Barcaccia) e Maria Rosa Maniscalco (Soggetti Smarriti). Attore caratterista: Andrea Archetti, Maurizio Crotti e Lorenzo Stabile (Gruppo Giovani 2000), Giampiero Pozza (La Ringhiera) e Davide Valieri (La Barcaccia). Giovane interprete: Alessia Multari (Gruppo Giovani 2000), Egle Santonocito (N.T.S. Mascalucia) e Mara Sartori (G.A.D. Città di Trento). Allestimento: “Yerma” (N.T.S. Mascalucia), “Oh… che bella guerra!” (G.A.D. Città di Trento) e “La serva amorosa” (La Barcaccia). Infine, a contendersi il premio speciale per lo spettacolo più gradito dal pubblico sono: “Yerma” del N.T.S. Mascalucia, “La serva amorosa” de La Barcaccia e “Tramonto” di Soggetti Smarriti.
Nel corso della serata saranno premiati anche i giovani vincitori del Concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”, rivolto alle Scuole superiori del Veneto, e sarà consegnato il Premio “Renato Salvato” per l’impegno a favore della cultura teatrale.
Biglietti a 10 euro (8.50 per i ridotti). La serata è compresa nell’abbonamento al Festival. Informazioni e prenotazioni a Fita Veneto, stradella delle Barche 7, a Vicenza, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (0444 324907). Botteghino del San Marco aperto il giorno dello spettacolo dalle 19.
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