Il cinema incontra il teatro al Lucca Film Festival e Europa Cinema 2019 e la Federazione Italiana Teatro Amatori si assicura un posto in prima fila. La nota rassegna toscana, in programma dal 13 al 21 aprile, ha infatti deciso di proporre uno speciale concorso a compagnie e artisti che vogliano “rappresentare” un film attraverso i più diversi linguaggi performativi (recitazione, canto, ballo, mimica, body painting o altro; esclusi i dj set). Le performance selezionate, abbinate a diversi esercizi pubblici della città (per i quali è indetto un concorso parallelo), animeranno la nuova edizione della serata “Effetto Cinema Notte”, di scena nel centro storico di Lucca sabato 20 aprile, dalle 19 in poi. Le performance – si legge nel bando – dovranno avere una durata tra i cinque e i quindici minuti e si ripeteranno durante la serata nel pubblico esercizio, allestito a tema, secondo un calendario che sarà stilato in comune accordo con il locale e l’organizzazione. Ogni performance, proposta da singoli o gruppi, dovrà essere inerente ad un film, secondo una lista che sarà comunicata dalla direzione artistica: intanto, però, i performers possono avanzare eventuali proposte, che saranno vagliate dall’organizzazione. Performer e locale si accorderanno poi tra loro per rendere lo spettacolo fruibile e valorizzato. L’iscrizione è gratuita e deve essere presentata entro l’8 marzo attraverso l’indirizzo email direzioneeventi@luccafilmfestival.it. Per l’iscrizione è necessario il nome della compagnia o del singolo, il tipo di spettacolo proposto e una possibile preferenza di genere. Alla stessa mail si possono anche chiedere informazioni. Il concorso mette in palio un premio in denaro, di circa 500 euro. In caso di vittoria di un performer o compagnia Fita, la Federazione integrerà il premio con un’ulteriore somma: «Abbiamo accolto con molto piacere – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – l’invito del Lucca Film Festival ad estendere ai nostri associati il bando di questo concorso, che pensiamo possa rappresentare una sfida stimolante per tutti loro». Il regolamento di Effetto Cinema Notte è pubblicato nel sito www.luccafilmfestival.it
Dopo l’applaudito avvio a Torre Annunziata, dove si sono svolti i primi cinque dei tredici appuntamenti di gara in cartellone, da sabato 23 febbraio il Gran Premio del Teatro Amatoriale darà il benvenuto al pubblico al MAV Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, sempre in provincia di Napoli, che ospiterà altri quattro gruppi giunti in finale al concorso nazionale indetto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), tutti vincitori di premi regionali abbinati alla kermesse. La prima formazione a salire sul palcoscenico di Ercolano sarà, sabato alle 21, la Compagnia degli Evasi di La Spezia, che con Acre odore di juta di Marco Balma, liberamente ispirato a Noi, le donne della filanda di Sondra Coggio, ha conquistato l’ultima edizione del Premio “Tre Caravelle”, indetto da Fita Liguria. Il lavoro prende spunto da un luogo, l’ex Jutificio di Fossamastra, e dalle donne che lì, dai primi del Novecento agli anni ‘70, hanno lavorato e vissuto: madri e figlie, operaie e staffette partigiane, lavoratrici e scioperanti, impegnate a difendere diritti fondamentali come la sicurezza sul lavoro, l’uguaglianza e la libertà di espressione. In scena cinque attrici: Carolina Sani, Sabrina Battaglini, Laura Passalacqua, Francesca Lopresti e Mafalda Garozzo, quest’ultima anche regista dello spettacolo a quattro mani con Vanessa Leonini. A seguire, il MAV ospiterà sabato 9 marzo la Compagnia Talia Teatro di Matera in Cristo qui non è disceso, scritto e diretto da Antonio Montemurro (Gran Premio del Teatro Amatoriale in Basilicata); sabato 23 marzo la Compagnia 70cento di Bari ne Il giorno della tartaruga di Pietro Garinei e Sandro Giovannini, regia di Gigi Rizzi (Scena.0 di Fita Puglia); e infine, sabato 13 aprile, la Compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo (Milano) in Sicani, testo e regia di Salvatore Stimolo (Premio F.I.T.A. Lombardia Teatro Itinerante). Il Gran Premio si sposterà poi al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, dove andranno in scena gli ultimi quattro spettacoli finalisti e si terrà la serata conclusiva del concorso, con la proclamazione dei vincitori. Il Gran Premio è realizzato con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Napoli, che l’ha inserita tra le iniziative contro il “sistema” della camorra, con la collaborazione organizzativa del Comitato Fita regionale e con Intercral Campania come partner. Gli spettacoli sono ad ingresso libero. I biglietti per l’accesso sono distribuiti all’Ufficio Turismo, presso il MAV, in via IV Novembre.
Una scena di “Acre odore di juta” della Compagnia degli Evasi di La Spezia
Tempo di iscrizioni per due tra i più importanti eventi del calendario nazionale Fita. La Federazione Italiana Teatro Amatori ha infatti pubblicato in questi giorni il bando per la nuova edizione del Premio Fitalia, kermesse aperta a tutte le compagnie aderenti, e quello per la selezione del regista cui affidare l’Accademia del Teatro Italiano 2019, esperienza di formazione residenziale riservata a giovani iscritti dai 18 ai 25 anni, abbinata all’annuale Festa del Teatro.
Per quanto riguarda il Fitalia, entro il 15 maggio le compagnie dovranno inviare il materiale relativo agli spettacoli che intendono candidare alla kermesse, al massimo uno per categoria, tra le seguenti: comico / brillante, tragedia, classico, commedia musicale / musical, commedia dell’arte, teatro dell’assurdo, teatro di figura, teatro di strada / mimo, teatro-danza, teatro di narrazione, sacra rappresentazione, cabaret. La scelta dei vincitori, che saranno resi noti in occasione della 32ª Festa del Teatro, in via definizione, sarà affidata ad una giuria di esperti.
In merito, invece, alla selezione del regista dell’Accademia del Teatro Italiano, l’edizione 2019 riserva sostanziali novità. Chi fosse interessato a condurre questo intenso percorso di formazione dovrà presentare entro il 15 aprile un’illustrazione quanto più possibile dettagliata del proprio progetto di formazione, che porti anche ad uno spettacolo finale della durata di circa 60 minuti e che possa coinvolgere sedici ragazzi. Successivamente alla prima fase, i registi selezionati saranno invitati tra maggio e luglio presso una delle sedi nazionali della Fita, dove si svolgerà un workshop di 1-2 giorni sulla regia, con scopi formativi e di approfondimento dei progetti presentati: «L’incontro – commenta Mauro Pierfederici, direttore artistico nazionale della Federazione – permetterà a Fita di conoscere in prima persona i candidati e ai registi di presentare più diffusamente la propria proposta. Tutti loro, inoltre, avranno l’occasione di vivere uno stimolante momento di auto-formazione e di confronto con altri appassionati».
La parola, quindi, passa ora ai registi, ai quali Pierfederici rivolge un consiglio: «Sviluppate quanto più nel dettaglio il progetto che intendete sottoporre alla Federazione – spiega – meglio ancora se allegando già il copione e chiarendo bene obiettivi e modalità del percorso con i ragazzi».
Si ricorda che l’attività di regista dell’Accademia del Teatro dovrà essere svolta a titolo gratuito, mentre l’ospitalità nella sede della Festa del Teatro sarà fornita dalla Federazione. I corsisti saranno scelti direttamente dalle strutture Fita territoriali.
Qui i bandi relativi a premi Fitalia e selezione del regista dell’Accademia.
Da mercoledì 6 a venerdì 8 marzo si svolgerà anche in Molise “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, progetto che la Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), vincitrice di un bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, rivolge a persone tra i 18 e i 30 anni già attive in ambito sociale o comunque interessate alla materia.
A loro è destinato un workshop gratuito, condotto dai docenti Luigi Facchino e Lucilla Falcone, educatori e pedagogisti, che formeranno i partecipanti all’uso dei linguaggi artistici ed espressivi tipici del teatro, in particolare del teatro di figura, da utilizzare come strumenti di promozione sociale, in situazioni di fragilità e di disagio.
Gli incontri si svolgeranno a Isernia, nell’ISIS “Cuoco – Manuppella”, che comprende il Liceo “Vincenzo Cuoco”, a indirizzo umanistico, ubicato in via Leopardi, 1, e il Liceo Artistico “G.Manuppella”, con sede in via Berta, 117. Proprio in quest’ultima sede si svolgerà un percorso articolato in tre moduli: due di carattere informativo/esperienziale e di didattica frontale; il terzo laboratoriale, da espletare con gli alunni diversamente abili dell’istituto ospitante.
A conclusione del workshop, sabato 9 marzo dalle 10, nell’aula magna del Liceo “Cuoco” si terrà l’evento conclusivo del percorso, con dibattito sul teatro sociale e il suo utilizzo nel mondo del volontariato.
Il bando del workshop regionale, organizzato e coordinato da Fita Molise, presieduta dalla delegata regionale Anna Maria Carella, è pubblicato nella sezione Fondamenta e i giovani interessati devono inviare la propria candidatura, con curriculum vitae e copia di un documento di identità, all’indirizzo e-mail molise@fitateatro.it, con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”, entro le 13 del 2 marzo. I risultati della selezione, effettuata da una commissione Fita, saranno resi noti entro due giorni dalla scadenza dei termini del bando. I partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento dei workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Per informazioni contattare il 347 1806809.
Il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede complessivamente ventuno workshop, uno per ogni regione (due nelle province di Trento e Bolzano), ed è realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner. È reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Quanto stiamo proponendo con questo grande progetto – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – ha un duplice obiettivo: da una parte, offrire ai giovani un momento formativo mirato e di qualità, utile per avvicinarli a questa particolare applicazione dello strumento teatrale; dall’altra, altrettanto importante, creare i presupposti perché, a livello territoriale, si crei una rete di contatti e condivisioni fra soggetti attivi in questo settore, una sinergia preziosa per agire al meglio in un ambito così complesso e delicato».
L’edizione 2019 del premio Fitalia, dopo il nuovo corso iniziato alla 31° Festa Nazionale del Teatro, ripropone lo sguardo sullo scenario teatrale delle compagnie Italiane, valorizzando la categoria del migliore spettacolo attraverso i generi più rappresentati.
Più che positiva la collaborazione stretta tra l’Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” di Bardolino, in provincia di Verona, e la Federazione Italiana Teatro Amatori, coinvolta con un proprio formatore nella realizzazione di una giornata di laboratorio teatrale: una divertente e stimolante full immersion sul palcoscenico del Teatro Corallo di Bardolino che ha vista agire, sotto la guida di Cirillo Barichello, una quarantina di ragazzi dai 10 ai 13 anni provenienti da Italia, Turchia, Romania, Spagna e Portogallo, impegnati nel progetto “Drama”, che ha avuto come tema l’amicizia.
A margine della giornata abbiamo chiesto ai docenti presenti di illustrarci il rapporto esistente, nei loro Paesi, tra la scuola e il teatro e un’impressione complessiva sul progetto Erasmus come occasione di incontro e scambio tra diverse realtà.
Ecco, nell’ordine, i contributi dei docenti di Spagna (Sira Gutierrez e Isaías Rojo dell’Istituto CEIP Gerardo Diego di Santander), Portogallo (António Boimas, Filomena Silva e Maria do Rosario Narciso della Escola Básica José Régio di Portalegre), Romania (Camelia Onciu e Maria Tite del Liceul Teoretic German “Johann Ettinger” di Satu Mare) e Turchia (Meltem Kurnaz e Ece Ezgi Gigeksoy dell’Istituto Özel Oģuanan Özkaya ilkokulu di Izmir).
(Grazie a Silvia Bagnara Milan per il montaggio e la traduzione delle interviste)
La parola anche ad Alessandro Todaro, referente per il teatro dell’Istituto Falcone e Borsellino di Bardolino (Verona). Ottima la sinergia con Fita e interessanti le prospettive per future collaborazioni:
Il Comitato Regionale Ligure della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) indice la terza edizione del Premio Fita Liguria “Tre Caravelle” 2019: concorso regionale dedicato a tutte le compagnie iscritte regolarmente alla Fita e aventi sede sul territorio regionale.
Il Premio Tre Caravelle Rientra nel circuito del Gran Premio Nazionale di Teatro Amatoriale (G.P.T.A) istituito da Fita.
La compagnia vincitrice del Premio “Tre Caravelle” 2019 rappresenterà la Liguria al G.P.T.A. 2020 al quale concorreranno tutte le compagnie vincitrici delle altre regioni.
Nell’ambito del Premio Tre Caravelle sarà assegnato anche il Premio Pietro Scotti al Miglior Attore ed alla Migliore Attrice individuati all’interno delle opere partecipanti alla rassegna.
Il concorso dà spazio sia alle opere in italiano che nelle diverse parlate liguri ed ammette tutti i generi teatrali (prosa, musical, teatro ragazzi, commedie musicali, ecc.)
Come nelle edizioni precedenti, la Giuria Tecnica valuterà i filmati pervenuti per individuare le compagnie finaliste, alle quali si aggiungeranno di diritto la compagnia vincitrice del Premio “Nena Taffarello” 2019 (a breve sarà pubblicato il bando) e la compagnia che si aggiudicherà il Premio “Genovino d’oro” 2018-2019, quest’anno alla prima edizione ed attualmente in corso.
E’ prevista una novità rispetto alle precedenti edizioni del premio: gli spettacoli finalisti saranno valutati dal vivo da una giuria itinerante che si sposterà nelle varie location nelle date indicate dalle compagnie stesse.
La precedente edizione ha visto la partecipazione di 23 compagnie che hanno rappresentato tutto il territorio regionale.
La Compagnia degli Evasi di La Spezia, vincitrice dell’edizione 2018 con lo spettacolo “Acre odore di juta” rappresenterà la Liguria al GPTA 2019 sabato 23 febbraio al Teatro MAV Museo Archeologico Virtuale di Ercolano.
Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione è sabato 30 marzo 2019.
Una scena di “Acre odore di juta” della Compagnia degli Evasi di La Spezia, vincitrice della scorsa edizione
La Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) partecipa con un proprio formatore alle attività messe in atto, in questi giorni, dall’Istituto Comprensivo “Falcone e Borsellino” di Bardolino (Verona), nell’ambito di un progetto Erasmus che coinvolge, oltre all’Italia, anche Turchia, Romania, Spagna e Portogallo. Il docente incaricato è Cirillo Barichello, attore, regista e formatore di lunga esperienza, che nella giornata di giovedì 14 febbraio guiderà un Laboratorio rivolto ad una quarantina di ragazzi, dai 10 ai 13 anni, provenienti da tutte e cinque le nazioni.
«È sempre con grande entusiasmo – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – che partecipiamo a iniziative come queste, che coinvolgono i giovani e il mondo della scuola, due tra i fulcri della nostra quotidiana attività nel territorio. Un impegno che dimostriamo con azioni concrete: basti dire che la nostra Federazione è la sola in Italia ad aver sottoscritto un protocollo d’intesa con il Miur per l’alternanza scuola-lavoro, ambito nel quale ci stiamo muovendo con esperienze in tutto il Paese; o si pensi al grande progetto ‘Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale’, grazie al quale stiamo realizzando, nell’intero territorio nazionale, workshop gratuiti per giovani dai 18 ai 30 anni, da formare nell’applicazione del linguaggio teatrale in ambito sociale, in stretto contatto con enti, istituzioni e realtà attive in questo settore».
«Ma con il progetto Erasmus – sottolinea ancora il presidente Pace – condividiamo anche il respiro internazionale, un allungare lo sguardo che riteniamo essenziale in generale, ma soprattutto per i giovani: proprio per questo, come Federazione, da anni conduciamo il progetto Itaf, International Theater Academy of Fita, un percorso per gruppi di nostri giovani tesserati coinvolti in alcune settimane di alta formazione in Italia e all’estero, in collaborazione con partner internazionali come il Creative College di Utrecht in Olanda. Preziose esperienze di crescita personale – conclude Pace – prima ancora che artistica».
Cirillo Barichello, attore, regista e formatore, è stato individuato come formatore per guidare il Laboratorio teatrale del progetto, rivolto ad una quarantina di ragazzi, dai 10 ai 13 anni.
Come si svolgerà il laboratorio che ha pensato per i ragazzi di Erasmus?
Lavoreremo insieme su elementi come il ritmo, la voce e lo spazio, con poche parole e molta azione. Come obiettivo ci siamo posti di approfondire il concetto di amicizia, da sviluppare con loro che già vi si stanno confrontando concretamente, condividendo questa esperienza.
Può spiegarci qualche attività che condurrà con loro?
Per esempio, faremo un esercizio sulle vocali, usando la bocca come elemento sonoro: le vocali sono cinque, ma se usi l’espressività diventano infinite e questo ci permetterà anche di capire come vengono pronunciate in altre lingue. Un altro esercizio sarà dedicato al ritmo, utilizzando mani e piedi e lavorando in cerchio.
E per quanto riguarda lo spazio?
Partiremo dalla classica camminata, per poi lavorare su ritmo e velocità, anche appoggiandoci a brani musicali: il tutto con la regola di non urtarsi, di rispettare gli altri. Approfondiremo allacciandoci all’idea della zattera: se ci si posiziona in modo uniforme la zattera resta a galla, se ci si concentra tutti in un angolo si finisce col cadere in acqua. Poi si andrà andare oltre: disegneremo sul palco un rettangolo, che dovremo riempire, ma quel rettangolo diventerà sempre più piccolo: se si collabora si riesce a starci tutti, anche in un francobollo, altrimenti no. Cose intuibili, ma che vissute così, in prima persona, fanno pensare.
Con Alessandro Todaro, docente referente per il teatro dell’Istituto di Bardolino, parliamo invece più diffusamente del progetto Erasmus in corso, seconda esperienza del genere per questa realtà scolastica, dopo quella analoga vissuta tre anni fa in materia di Robotica e Matematica.
Il vostro istituto torna dunque nel mondo Erasmus. Di che cosa vi occupate in questa edizione?
Siamo stati selezionati come coordinatori per due progetti: uno sull’Ambiente, che coinvolge Grecia, Romania, Slovenia e Turchia, che abbiamo ospitato qui da noi lo scorso dicembre; e questo teatrale, condiviso anche con Spagna, Romania, Portogallo e Turchia, dove siamo andati noi a novembre. In quell’occasione mi è stata affidata la conduzione di un training attoriale di un paio di giorni, e con i colleghi di Portogallo e Turchia abbiamo tenuto un workshop. A maggio andremo in Spagna e il prossimo anno, dato che Erasmus ha cicli biennali, saremo in Romania e Portogallo.
Qual è l’obiettivo di queste esperienze?
Lo scopo principale è dare il giusto rilievo al teatro nella scuola, non solo per i ragazzi – per i quali il teatro rappresenta uno strumento prezioso di crescita e comunicazione – ma anche per gli insegnanti, che usano strumenti propri anche degli attori, come la voce e il corpo. Come tema portante è stato scelto il concetto di amicizia, da applicare all’idea di Europa, di solidarietà, di dialogo.
Come avete elaborato questa settimana in Italia e, in particolare, il laboratorio teatrale con Fita?
La responsabile del progetto per il nostro Istituto è la prof. Elena Maccari, insieme al dirigente Eugenio Campara. Per il teatro si sono affidati a me, che ho alle spalle una ventina d’anni di esperienza e conosco bene il mondo Fita, essendo anche stato, a lungo, presidente provinciale a Enna. Quando si è trattato di organizzare il laboratorio teatrale, quindi, ho subito pensato a Fita, che rappresenta una sicurezza in questo senso, coordinandomi con Fita Veneto sul territorio e Fita nazionale, per dare un respiro ancora più ampio a questa esperienza europea.
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