Nuovo appuntamento domenica 28 aprile alle 20, al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, in provincia di Napoli, con il Gran Premio del Teatro Amatoriale, concorso nazionale indetto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) e animato dai tredici gruppi vincitori dei premi regionali abbinati alla kermesse (ingresso libero, biglietti-invito distribuiti dal Comune di Pompei). A salire sul palcoscenico saranno gli attori del Teatro del Corvo di Padova, vincitori della kermesse regionale indetta da Fita Veneto grazie alla celebre commedia di Luigi Lunari “Tre sull’altalena”. Il pubblico si ritroverà dunque in una misteriosa sala, nella quale arrivano, da porte diverse, tre uomini: un commendatore, un ex militare e un professore, il primo convinto di trovarsi nella hall di un albergo per un incontro galante, il secondo nell’ufficio di un’azienda interessata a materiale bellico, il terzo in una casa editrice, per discutere della pubblicazione di un suo saggio. Mentre fuori la città è paralizzata da un allarme, i tre iniziano ad avere sempre più dubbi su quella strana situazione. Un testo che pone grandi domande, fra comicità e ironia. Sul palcoscenico, anche alla regia, saranno impegnati Alessandro Rossetto, Gianfranco Ara, Federico Barlani e Francesco Maria Ara. Il Gran Premio è realizzato con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Napoli, che l’ha inserita tra le iniziative contro il “sistema” della camorra, con la collaborazione organizzativa del Comitato Fita regionale e con Intercral Campania come partner.
Il Teatro del Corvo di Padova in una scena di “Tre sull’altalena”
Cambio di scena per il Gran Premio del Teatro Amatoriale, concorso nazionale indetto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) che vede la partecipazione dei tredici gruppi vincitori dei premi regionali abbinati alla kermesse: dopo le tappe a Torre Annunziata e ad Ercolano, infatti, la kermesse approda ora a Pompei, altra stella del triangolo archeologico di Napoli, dove si sfideranno le ultime quattro finaliste in gara e dove, sabato 18 maggio, si svolgerà la serata conclusiva della manifestazione. Sabato 27 aprile, dunque, appuntamento alle 21 al Teatro Di Costanzo Mattiello con la compagnia Quelli del Martedì di Caprarola, in provincia di Viterbo, gruppo vincitore del Premio Mecenate indetto da Fita Lazio. La formazione proporrà La baionetta e la croce di Alessandro Morganti e Angelo Pecorelli, che ne firmano anche la regia con Franco Borgna. Ambientato durante la prima guerra mondiale, il lavoro ha per protagonisti due soldati che trovano riparo in una chiesetta diroccata: sono loro ad imprimere allo spettacolo un registro comico dietro il quale si apre, comunque, una profonda e acuta riflessione, intrecciata alle vicende degli altri personaggi che, via via, arrivano a popolare la scena. Sul palcoscenico saranno impegnati Luigi Moneta, Simone Narduzzi, Alessio Mascagna, Angelo Borgna, Gabriele Rita, Stefania Marcelli, Federico Bruziches e Arcangelo Borgna, oltre agli stessi Pecorelli e Borgna. Il Gran Premio è realizzato con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Napoli, che l’ha inserita tra le iniziative contro il “sistema” della camorra, con la collaborazione organizzativa del Comitato Fita regionale e con Intercral Campania come partner. Gli spettacoli sono ad ingresso libero. I biglietti per l’accesso sono distribuiti dal Comune di Pompei.
Una scena de “La baionetta e la croce”, lavoro proposto da Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo)
Arrivo in Veneto per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto nazionale che la Federazione Italiana Teatro Amatori rivolge a persone tra i 18 e i 30 anni interessate all’applicazione dei linguaggi teatrali in ambito sociale, come strumento per agire in situazioni di disagio o di fragilità. La materia sarà al centro di un workshop di formazione gratuito, curato da Fita Veneto, in programma da giovedì 6 a sabato 8 giugno, cui farà seguito, nella mattinata di domenica 9, un incontro aperto al pubblico pensato come occasione di dialogo e confronto fra enti pubblici, istituzioni e realtà operanti nel settore. Partner istituzionali del progetto saranno i Comuni di Adria (Rovigo) e di Monticello Conte Otto (Vicenza). Il workshop si svolgerà nella Sala Federighi di Palazzo Tassoni, sede municipale di Adria. Condotto da docenti esperti nel campo del teatro e del sociale, il percorso formativo sarà articolato in diciotto ore complessive, suddivise in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale, condotto da Guido Zovico, “tessitore sociale” di lunga esperienza, noto tra l’altro come co-fondatore del Festival Biblico e responsabile dell’area partner e fun raising di “Padova capitale europea del volontariato 2020”; il secondo di didattica frontale e il terzo in forma laboratoriale, con al centro il teatro di figura, entrambi guidati da Biagio Graziano, educatore musicale e teatrale ed esperto di tecniche di educazione attiva, e Matteo Corbucci, docente di Pedagogia sperimentale all’Università di Roma “Sapienza”. Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta in questo sito e nella speciale sezione dedicata al progetto nel sito www.fitaveneto.org, insieme alle domande di partecipazione, che dovranno essere inviate entro le 13 del 20 maggio all’indirizzo e-mail fitaveneto@fitaveneto.org, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Selezionati da un’apposita commissione, i partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Realizzato in partnership con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone, il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede complessivamente 21 workshop, uno per ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano, ed è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Il Veneto – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – è una delle regioni di punta della nostra Federazione, un territorio nel quale il teatro amatoriale Fita è presente in maniera più consistente e capillare, molto ben inserito nel tessuto sociale. Questo progetto offre un’occasione davvero speciale ai giovani interessati all’uso sociale del teatro ma rappresenta anche uno strumento prezioso per ampliare e consolidare, nel territorio, la rete di collegamenti e sinergie già esistente».
«Siamo certi – aggiunge Mauro Dalla Villa, presidente Fita Veneto – che i nostri giovani sapranno comprendere il valore di questo workshop e sfruttarlo appieno: per tre giorni avranno infatti a disposizione docenti di altissima competenza ed esperienza e potranno conoscere – o approfondire, se già attivi nel settore sociale – un modo diverso di vivere il teatro e i suoi linguaggi, sviluppandone in prima persona le potenzialità come ponte per avvicinare, comprendere e sostenere».
Tappa in Campania per “Fondamenta”, il grande progetto nazionale che la Federazione Italiana Teatro Amatori rivolge a giovani tra i 18 e i 30 anni, già attivi come operatori in ambito sociale o comunque interessati alla materia, che avranno la possibilità di partecipare ad un workshop di formazione gratuito sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio o di fragilità, in programma da giovedì 16 a sabato 18 maggio; nella mattinata di domenica 19 maggio, invece, la tematica sarà ripresa in un evento aperto anche al pubblico. Partner istituzionali del progetto saranno i Comuni di Torre Annunziata e di Pompei, la Città Metropolitana di Napoli e l’Istituto dei Salesiani di Torre Annunziata, dove si svolgeranno tutte le attività. Condotto da docenti esperti nel campo del teatro e del sociale, il percorso formativo sarà articolato in diciotto ore complessive, suddivise in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale, condotto da Valentina Mustaro; il secondo di didattica frontale e il terzo in forma laboratoriale, entrambi guidati da Francesco Pileggi. Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta e le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro le 13 del’8 maggio all’indirizzo e-mail campania@fitateatro.it, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Selezionati da un’apposita commissione, i partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Già svoltosi in diverse regioni italiane, con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner di Fita, il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede complessivamente 21 workshop, uno per ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Il progetto è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «Arriviamo in Campania – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – forti della positiva esperienza già maturata fino a qui: una prima parte di percorso che sta confermando in pieno la validità della proposta, sia per l’entusiastica partecipazione di tanti giovani, ai quali offriamo un’occasione di formazione concreta e di qualità, sia per l’attenzione con la quale i singoli territori accolgono questi appuntamenti, che vedono la partecipazione attiva di amministrazioni locali e di realtà impegnate nel volontariato e nell’assistenza, coinvolte in importanti momenti di incontro e di dialogo». «Siamo pronti ad accogliere al meglio questa “nostra” tappa di Fondamenta – commenta Vincenzo Ascione, presidente di Fita Campania –, progetto che tocca una serie di punti da sempre centrali nella nostra quotidiana azione come Fita: i giovani, la formazione, il sociale, il legame forte con il territorio. Sarà l’ennesima dimostrazione di quanto il teatro amatoriale possa rappresentare un patrimonio di competenze, idee ed energie davvero prezioso per la collettività».
Iscrizioni aperte fino a lunedì 29 aprile per partecipare alla nuova edizione di “Teatro dalla Scuola”, la 59ª in assoluto e la 27ª a livello regionale per il celebre concorso che la Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) del Veneto dedica ai laboratori teatrali delle scuole superiori della regione, in collaborazione con l’associazione culturale “Città di Vicenza”. Ad un passo dal raggiungere il prestigioso traguardo della 60ª edizione, però, il concorso Fita Veneto ha deciso di cambiare veste, condensando il proprio svolgimento nell’anno scolastico in corso, anziché articolarsi in una prima fase di selezione entro giugno e una seconda fase di gara a ottobre: «Si tratta – spiega Mauro Dalla Villa, presidente Fita Veneto – di una scelta che abbiamo condiviso con le scuole, pensata soprattutto per agevolare gli studenti-attori dell’ultimo anno che spesso, terminato il percorso scolastico, si trasferiscono per motivi di studio o di lavoro». Con queste nuove modalità di adesione, dunque, iscrizioni aperte – e gratuite come sempre – per le scuole superiori del Veneto che vogliano sottoporre alla giuria del concorso uno o più lavori. Per candidarsi basta inviare a fitaveneto@fitaveneto.org la scheda di adesione (scaricabile qui con il regolamento). Entro il 5 giugno la commissione giudicante si recherà nei teatri o locali scelti dalle singole scuole per la visione degli allestimenti iscritti alla kermesse, e la sera di sabato 8 giugno, in un teatro della regione messo a disposizione da Fita Veneto, si svolgerà la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori. Oltre a riconoscimenti individuali e collettivi, il gruppo vincitore avrà il diritto di rappresentare il proprio spettacolo nella serata di premiazioni dell’anno successivo. Per ulteriori informazioni la Segreteria Fita Veneto è a disposizione a Vicenza, in stradella delle Barche 7 (tel. 0444 324907) dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.
Nuovo appuntamento sabato 13 aprile alle 21 al MAV Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, in provincia di Napoli, per il Gran Premio del Teatro Amatoriale, concorso nazionale indetto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) che vede la partecipazione dei tredici gruppi vincitori dei premi regionali abbinati alla kermesse. I riflettori si accenderanno sulla Compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo, in provincia di Milano, di scena con “Sicani”, lavoro scritto, diretto e interpretato da Salvatore Stimolo. “Sicani – spiega Stimolo – è un viaggio a ritroso di un uomo che fu adolescente 35 anni fa. Racconta e porta a galla le malinconie, le opportunità perse, l’amore per la propria terra, le mille domande. Indaga l’emigrazione, vissuta in prima persona da quell’adolescente, che alla fine degli anni Settanta lo catapulta al centro del suo futuro”. Il Gran Premio è realizzato con il patrocinio delle Amministrazioni Comunali di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, con il patrocinio morale della Città Metropolitana di Napoli, che l’ha inserita tra le iniziative contro il “sistema” della camorra, con la collaborazione organizzativa del Comitato Fita regionale e con Intercral Campania come partner. Gli spettacoli sono ad ingresso libero. I biglietti per l’accesso sono distribuiti all’Ufficio Turismo, presso il MAV, in via IV Novembre. La rassegna-concorso riprenderà sabato 27 aprile al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, dove si concluderà sabato 18 maggio con la proclamazione della compagnia vincitrice.
Una scena di “Sicani” di e con Salvatore Stimolo della Compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo (Milano)
Nuove linee guida sui Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (ex Alternanza scuola-lavoro) al centro di un incontro generale, sabato 6 aprile a Roma, dei presidenti regionali della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), organizzazione leader nel settore con oltre 1500 compagnie e 25mila iscritti e unica realtà teatrale in Italia ad aver firmato con il Miur un protocollo d’intesa in materia.
L’incontro – che sarà coordinato dal consigliere nazionale Giunio Lavizzari Cuneo e vedrà la partecipazione del presidente nazionale Carmelo Pace – prevede la presentazione di un vademecum di aggiornamento sui Percorsi, utile per Comitati e compagnie coinvolte, ma fornirà soprattutto l’occasione per fare il punto sulle esperienze in atto a livello territoriale e su quelle in via di programmazione.
«Quello della scuola – commenta il presidente nazionale Carmelo Pace – è da sempre un mondo con il quale Fita collabora con grande impegno, condividendo l’obiettivo di offrire ai giovani autentiche occasioni di crescita personale e culturale. La firma del protocollo con il Miur ha dato ufficialità e visibilità a questo grande lavoro quotidiano e appassionato e ora – continua Pace –, ad un anno dall’attivazione del protocollo, ci incontriamo per un aggiornamento tecnico sulle novità intervenute, ma soprattutto per scambiarci esperienze, idee e riflessioni. I risultati che stiamo ottenendo – conclude il presidente nazionale Fita – sono molto positivi e stimolanti: penso, tra gli altri, agli incontri con le scuole promossi in Liguria dall’Ufficio Scolastico Regionale per presentare l’attività Fita; o ancora alla recentissima firma di un protocollo d’intesa sui Percorsi tra Fita Sicilia e Ufficio Scolastico Regionale.
Nella Giornata Mondiale del Teatro, proponiamo una riflessione di Daniele Franci, direttore artistico del Centro Nazionale di Alta Formazione della Federazione Italiana Teatro
«La più grande soddisfazione di chi fa teatro è quella di vedere uno spettacolo replicato 100 e 100 volte. Ci sono invece spettacoli, alcuni anche diretti da me, che vorrei non venissero più portati in scena, perché non più interessanti o piéce che trattano tematiche di cui non vi è più bisogno di parlare. La necessità di trasmettere messaggi è il più importante obiettivo di chi fa arte in generale e ancor più in particolare di chi fa teatro; il bisogno, l’urgenza di rappresentare situazioni e portare il pubblico ad assistere a quanto accade, offre la possibilità di “partecipare” a situazioni che magari viviamo quotidianamente ma che silenziosamente ci facciamo scivolare di dosso e cogliere l’occasione per comprendere e comprenderle.
Il 27 marzo 2019 ricorre l’annuale giornata mondiale del teatro e quest’anno più che mai, io credo, e ne sono fortemente convinto, che il teatro abbia l’indiscutibile bisogno di parlare a volte gridando e a volte sottovoce.
Abbiamo bisogno di ricordare la nostra storia e immaginarci futuri possibili, abbiamo bisogno di riscoprire l’umanità che l’attore impegna ogni volta nella sua interpretazione, necessitiamo di riconoscere la bellezza e l’importanza di essere presenti in un medesimo tempo e nel medesimo spazio durante uno spettacolo realizzato da uomini e donne veri e umani. Il teatro parla per contrastare l’ignoranza e la superficialità e il teatro è fatto e praticato sempre di più per educare alle emozioni e alla cultura, soprattutto per “armare” i giovani di conoscenza e amore e non di notizie false o dita che cliccando sentenziano superficialmente. Il teatro parla perché ci insegna la differenza tra il concetto di consumare e condividere. Il teatro esiste per offrirci un tempo reale, quello delle prove e quello della rappresentazione che è segnato ancora da secondi, minuti e ore e non da numero di like al minuto; il teatro parla e allo stesso tempo comunica responsabilmente.
Responsabilità (dare risposta) è qualcosa che il teatro ha già nella sua più profonda identità e che oggi necessità di essere ricordato ai tanti che prendono decisioni sempre più finalizzate ad ottenere più consensi o a fare scandalo…. il teatro smuove!
Smuove perché ci porta “con verità” di fronte alla realtà dalla quale non possiamo sfuggire e questa realtà ci impone impegno. Impegno di ognuno di noi, delle nostre comunità e ci impone un impegno che non possiamo delegare ad altri, perché richiede di metterci faccia, cuore e cervello …. richiede impegno collettivo. Il teatro è un luogo in cui l’“io” diventa per necessità un “noi”.
Il teatro per tutto questo parla e dovrà farlo sempre richiamandoci all’ordine, ogni volta in cui il “senso del giusto e dello sbagliato” rischiano di essere messi in discussione…. sono mille e mille anni che questa cosa avviene e credo debba continuare ad avvenire.
Il teatro parla perché parlando e affrontando i problemi nei contenuti e non solo nella forma, l’uomo è stato in grado di evolversi anche attraverso quest’arte, sino ad oggi.
Il teatro parla perché il “luogo teatro” oggi è uno dei principali centri di scambio e comunità. Il teatro deve vivere perché è l’ambiente in cui i gradi visionari della storia sono comunque passati e ci hanno reso sempre e comunque liberi e senza vincoli di passaporti o cittadinanza perché è di tutti e non potrà mai esserci il principio di proprietà nell’arte vera.
Il teatro parla perché anche oggi mi ha offerto l’opportunità di comunicare.
Viva il teatro, viva gli artisti e viva il pubblico che ci permette di inchinarci ogni volta a fine spettacolo!».
Prende il via sabato 30 marzo, con lo
spettacolo “Nel mirino di Cechov” presentato da “Gruppo Arte e Cultura” al Teatro Pro Loco di Borgosesia, la Rassegna teatrale amatoriale “Le radici della cultura”, che nasce dalla collaborazione tra UNPLI Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e FITA Federazione Italiana Teatro Amatori del Piemonte ed è stata presentata venerdì 15 marzo scorso nella Sede della Provincia di Novara
L’iniziativa vuole promuovere il teatro amatoriale quale radice della cultura e dei territori piemontesi, presentando otto spettacoli nelle otto province della regione, uno spettacolo al mese a partire da marzo.
“Siamo molto soddisfatti della collaborazione con UNPLI– commenta Raffaele Montagnoli, presidente Fita Piemonte – che ha reso possibile la nascita di questa rassegna di teatro amatoriale, che vuole promuovere e incrementare la cultura teatrale nei piccoli centri, là dove il teatro ha le proprie radici. Fita metterà in campo tutta la propria professionalità coinvolgendo le compagnie piemontesi affiliate alla Federazione, che porteranno i propri spettacoli fuori dalla propria provincia per farsi conoscere sul territorio. Nella rassegna saranno proposti spettacoli di teatro amatoriale divertenti e di buon livello e per il futuro si auspica che la rassegna possa essere incrementata per dare la possibilità a più compagnie e a più centri di essere coinvolti”.
All’incontro di presentazione sono intervenuti Giuliano DeGiovanni (Presidente UNPLI Piemonte), Massimo Zanetta (Presidente UNPLI Novara), Giunio Lavizzari (Consigliere Direttivo Nazionale Fita) e Raffaele Montagnoli (Presidente FITA Piemonte).
L’anteprima degli spettacoli teatrali sarà seguita dagli speaker di Sms Radio (Simply Music and Show) con intrattenimento e interviste ai protagonisti delle serate. Sarà possibile ascoltare le dirette da PC o dal proprio smartphone tramite l’app gratuita: SmsRadio.
Il Gruppo Arte e Cultura nello spettacolo inaugurale della rassegna
Gruppo Giovani 2000 di Brescia per “Nel regno di Oz”, dal racconto di Lyman Frank Baum, regia di Alessandra Portesi e Gisella Brunetti; Teatro dei Dioscuri di Salerno per “Uomo e galantuomo” di Eduardo De Filippo, regia di Antonio Caponigro; Soggetti Smarriti di Treviso per “Tramonto” di Renato Simoni, regia di Franco Demaestri. Queste le tre compagnie scelte dalla giuria per contendersi la vittoria al 31° Festival nazionale “Maschera d’Oro”, organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) con partner come Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza, Fita nazionale e Confartigianato Imprese Vicenza – che mette in palio il suo 25° Premio Faber Teatro – e con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Vicenza e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
Un triangolo d’oro fra Lombardia, Veneto e Campania, dunque, per un’edizione della “Maschera” davvero combattutissima, che sabato 30 marzo alle 21, al Teatro San Marco di Vicenza, vedrà svelati i nomi dei vincitori sia del trofeo maggiore, sia degli altri ambìti riconoscimenti individuali e collettivi: il tutto calato in una serata come sempre piena di emozioni e arricchita dall’esibizione di Coro ed Ensemble Strumentale di Vicenza, guidati dal celebre direttore d’orchestra Giuliano Fracasso in un programma di colonne sonore del grande cinema d’autore.
Oltre alle tre formazioni in lizza per la “Maschera” alla migliore compagnia, a contendersi i premi in palio sono anche La Ringhiera di Vicenza (“Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, regia di Riccardo Perraro), Nuovo Teatro Stabile Mascalucia di Catania (“Yerma” di Federico Garcia Lorca, regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia), G.A.D. Città di Trento (“Oh… che bella guerra!” di Luigi Lunari, regia di Alberto Uez) e La Barcaccia di Verona (“La serva amorosa” di Carlo Goldoni, regia di Roberto Puliero).
Queste le nominations. Regia: Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia (N.T.S. Mascalucia), Riccardo Perraro (La Ringhiera) e Roberto Puliero (La Barcaccia). Attrice protagonista: Rita Re (N.T.S. Mascalucia), Martina Romeo (La Barcaccia) e Alda Capodaglio (Soggetti Smarriti). Attore protagonista: Riccardo Perraro (la Ringhiera), Antonio Caponigro (Teatro dei Dioscuri) e Alessandro Tognetti (Soggetti Smarriti). Attrice caratterista: Rachele Lavarda (La Ringhiera), Kety Mazzi (La Barcaccia) e Maria Rosa Maniscalco (Soggetti Smarriti). Attore caratterista: Andrea Archetti, Maurizio Crotti e Lorenzo Stabile (Gruppo Giovani 2000), Giampiero Pozza (La Ringhiera) e Davide Valieri (La Barcaccia). Giovane interprete: Alessia Multari (Gruppo Giovani 2000), Egle Santonocito (N.T.S. Mascalucia) e Mara Sartori (G.A.D. Città di Trento). Allestimento: “Yerma” (N.T.S. Mascalucia), “Oh… che bella guerra!” (G.A.D. Città di Trento) e “La serva amorosa” (La Barcaccia). Infine, a contendersi il premio speciale per lo spettacolo più gradito dal pubblico sono: “Yerma” del N.T.S. Mascalucia, “La serva amorosa” de La Barcaccia e “Tramonto” di Soggetti Smarriti.
Nel corso della serata saranno premiati anche i giovani vincitori del Concorso di critica teatrale “La Scuola e il Teatro”, rivolto alle Scuole superiori del Veneto, e sarà consegnato il Premio “Renato Salvato” per l’impegno a favore della cultura teatrale.
Biglietti a 10 euro (8.50 per i ridotti). La serata è compresa nell’abbonamento al Festival. Informazioni e prenotazioni a Fita Veneto, stradella delle Barche 7, a Vicenza, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 (0444 324907). Botteghino del San Marco aperto il giorno dello spettacolo dalle 19.
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.