FITA_NOTIZIE
PORTALE DELLO STUDENTE – Collaborazione FITA-AGISCUOLA-MIUR
Come avrete modo di verificare collegandosi sul sito del MIUR – Portale dello Studente ed in particolare al link:
la collaborazione con il MIUR, tramite Agis e Agiscuola, ci consente di raggiungere un ulteriore e prestigioso elemento di visibilità per la Federazione e per le Associazioni iscritte.
I progetti della FITA e delle Associazioni Affiliate potranno essere pubblicati nel portale (come già è avvenuto per alcuni) al quale le scuole di ogni grado sono invitate a collegarsi per acquisire spunti, informazioni e collaborazioni sul territorio.
La segreteria FITA provvederà a trasmettere al MIUR i vostri progetti (purchè siano già in fase di approvazione e/o collaborazione con le scuole), che saranno pubblicati sul portale.
Vi raccomandiamo, dunque, di indicare nel testo il referente FITA del progetto e di inserire il logo FITA.
Nel portale troverete anche il protocollo d’intesa da cui parte tutto il progetto.
In attesa di ricevere vostre comunicazioni,
Il Presidente Nazionale Carmelo Pace
ACCADEMIA DEL TEATRO ITALIANO DELLA F.I.T.A.
ACCADEMIA DEL TEATRO ITALIANO DELLA F.I.T.A.
AL VIA IL PROGETTO “IO C’ERO E ADESSO SONO…”
I partecipanti alle ACCADEMIE si incontrano e si raccontano…raccontando la FITA.
Chi vi ha partecipato, invii a info@fitateatro.it i suoi riferimenti (mail – cellulare). A breve sarà contattato per partecipare all’evento!
IL SOGNO CONTINUA…

Sipario ha incontrato Carmelo Pace

La nostra redazione ha avuto il piacere
di incontrare – durante la pausa di un consiglio direttivo – Carmelo
Pace, presidente nazionale Fita (Federazione Italiana Teatro Amatori)
che ha gentilmente risposto ad alcune veloci domande.
di incontrare – durante la pausa di un consiglio direttivo – Carmelo
Pace, presidente nazionale Fita (Federazione Italiana Teatro Amatori)
che ha gentilmente risposto ad alcune veloci domande.
C’è una sostanziale differenza tra il teatro amatoriale e quello professionistico?
E’ solo lo spirito che è diverso. Ogni
componente delle nostre compagnie è fortemente impegnato nella
preparazione dello spettacolo, ma non ne ha una retribuzione,
diversamente dal professionista che sceglie il teatro come un lavoro, si
badi che la mia non è assolutamente una critica. Chi fa l’amatore
sceglie il teatro come un hobby, il modo poi con cui si approccia il
mondo del teatro, sia artistico che organizzativo, è professionale per
entrambi.
componente delle nostre compagnie è fortemente impegnato nella
preparazione dello spettacolo, ma non ne ha una retribuzione,
diversamente dal professionista che sceglie il teatro come un lavoro, si
badi che la mia non è assolutamente una critica. Chi fa l’amatore
sceglie il teatro come un hobby, il modo poi con cui si approccia il
mondo del teatro, sia artistico che organizzativo, è professionale per
entrambi.
Quante sono le compagnie aderenti alla Fita? e come sono dislocate sul territorio?
Siamo in tutte le regioni, eccetto la
Valle d’Aosta che fa molto riferimento, dal punto di vista culturale, al
Piemonte. A parte questo, temevamo fortemente che la crisi potesse
essere pericolosa anche per la nostra federazione, visto che viviamo sul
nostro autofinanziamento. E verificando i dati del 2013, il risultato è
veramente confortante. (Tabella Fita con rilevazioni al settembre 2013:
1.249 compagnie affiliate con poco meno di 20.000 soci, ndr).
Valle d’Aosta che fa molto riferimento, dal punto di vista culturale, al
Piemonte. A parte questo, temevamo fortemente che la crisi potesse
essere pericolosa anche per la nostra federazione, visto che viviamo sul
nostro autofinanziamento. E verificando i dati del 2013, il risultato è
veramente confortante. (Tabella Fita con rilevazioni al settembre 2013:
1.249 compagnie affiliate con poco meno di 20.000 soci, ndr).
Quali sono le caratteristiche richieste ai vostri aderenti?
Innanzitutto il rispetto delle regole
artistiche, dello spettacolo, si deve assolutamente presentare al
pubblico un “prodotto” artisticamente di qualità. Poi, in un mondo fatto
di regole non si può pensare di non rispettarle, quindi chiediamo la
costituzione della compagnia con un atto formale e registrato, il
rispetto degli adempimenti fiscali e della burocrazia italiana. E su
questo diventa importante fare parte di una federazione come la nostra,
che assicura la soluzione di alcuni problemi, oltre la possibilità di
avere scambi artistici, quindi aumentare la possibilità di numeri di
spettacoli sul territorio e altri aspetti.
artistiche, dello spettacolo, si deve assolutamente presentare al
pubblico un “prodotto” artisticamente di qualità. Poi, in un mondo fatto
di regole non si può pensare di non rispettarle, quindi chiediamo la
costituzione della compagnia con un atto formale e registrato, il
rispetto degli adempimenti fiscali e della burocrazia italiana. E su
questo diventa importante fare parte di una federazione come la nostra,
che assicura la soluzione di alcuni problemi, oltre la possibilità di
avere scambi artistici, quindi aumentare la possibilità di numeri di
spettacoli sul territorio e altri aspetti.
Il teatro amatoriale non conosce quindi
la stessa crisi che ci è stata paventata da alcuni professionisti che
abbiamo incontrato…
la stessa crisi che ci è stata paventata da alcuni professionisti che
abbiamo incontrato…
Il professionista lavora soprattutto
sulle grandi città e in questo momento è difficile, ma la voglia di
andare a teatro che noi riscontriamo non solo nei grandi centri, ma sui
territori, è molto alta. Nelle province lo spettacolo amatoriale spesso è
l’unica occasione per andare a teatro, anche per economicità e presenza
di strutture, lontane dai grandi circuiti. Prima con più fondi pubblici
il circuito era più ampio e si riusciva ad arrivare anche nei piccoli
centri, indipendentemente dal riscontro economico al botteghino. Ora che
i fondi sono pochissimi o addirittura non ci sono più, parte del teatro
si trova in crisi.
Noi che da sempre abbiamo come punto di forza lo
spettatore pagante sentiamo meno questo problema. Pensi che su un
bilancio di circa 300.000 euro, riceviamo dal fus (fondo unico per lo
spettacolo, ndr) 8.500 euro, è tutto autofinanziato e per questo la
crisi si sente meno. Certo soffiamo il numero inferiore di spettatori
che vengono a mancare per oggettiva carenza di fondi da destinare al
teatro, ma non per altri motivi.
sulle grandi città e in questo momento è difficile, ma la voglia di
andare a teatro che noi riscontriamo non solo nei grandi centri, ma sui
territori, è molto alta. Nelle province lo spettacolo amatoriale spesso è
l’unica occasione per andare a teatro, anche per economicità e presenza
di strutture, lontane dai grandi circuiti. Prima con più fondi pubblici
il circuito era più ampio e si riusciva ad arrivare anche nei piccoli
centri, indipendentemente dal riscontro economico al botteghino. Ora che
i fondi sono pochissimi o addirittura non ci sono più, parte del teatro
si trova in crisi.
Noi che da sempre abbiamo come punto di forza lo
spettatore pagante sentiamo meno questo problema. Pensi che su un
bilancio di circa 300.000 euro, riceviamo dal fus (fondo unico per lo
spettacolo, ndr) 8.500 euro, è tutto autofinanziato e per questo la
crisi si sente meno. Certo soffiamo il numero inferiore di spettatori
che vengono a mancare per oggettiva carenza di fondi da destinare al
teatro, ma non per altri motivi.
Ultima domanda sui testi, è facile o
difficile per le compagnie amatoriali riuscire ad ottenere buoni copioni
dagli autori professionisti?
difficile per le compagnie amatoriali riuscire ad ottenere buoni copioni
dagli autori professionisti?
Partiamo dal presupposto che il diritto è
dell’autore, appunto, ha la scelta libera su a chi affidare il proprio
testo. Una scelta anche commerciale che l’autore fa, dando l’esclusiva
su una propria opera. Con l’esclusiva ovviamente la chiusura è per
chiunque, professionista o amatoriale che sia. Poi ci sono gli autori
che alcuni definiscono di “nicchia”, ma che comunque si creano un
proprio circuito con le compagnie amatoriali, facendosi conoscere,
riuscendo così a garantirsi un numero elevato di spettacoli. Poi ci sono
alcuni autori, pochi, che decidono che il proprio testo debba andare
solo al professionista, ma in questo caso si tratta di poca conoscenza
dell’ambiente…
dell’autore, appunto, ha la scelta libera su a chi affidare il proprio
testo. Una scelta anche commerciale che l’autore fa, dando l’esclusiva
su una propria opera. Con l’esclusiva ovviamente la chiusura è per
chiunque, professionista o amatoriale che sia. Poi ci sono gli autori
che alcuni definiscono di “nicchia”, ma che comunque si creano un
proprio circuito con le compagnie amatoriali, facendosi conoscere,
riuscendo così a garantirsi un numero elevato di spettacoli. Poi ci sono
alcuni autori, pochi, che decidono che il proprio testo debba andare
solo al professionista, ma in questo caso si tratta di poca conoscenza
dell’ambiente…
C’è quindi bisogno di una maggiore diffusione e comunicazione?
Io sono convinto che il pubblico non
distingue tra amatoriale o professionista, ma se lo spettacolo è
piaciuto o meno. Da parte nostra come Fita dobbiamo continuare ed
insistere nel dare valore al nostro teatro amatoriale, anche nei
confronti degli autori, almeno di alcuni. Se abbiamo come testimonial
Dacia Maraini, o altri nomi del genere, evidentemente si è capito quale
sia il valore del teatro amatoriale.
distingue tra amatoriale o professionista, ma se lo spettacolo è
piaciuto o meno. Da parte nostra come Fita dobbiamo continuare ed
insistere nel dare valore al nostro teatro amatoriale, anche nei
confronti degli autori, almeno di alcuni. Se abbiamo come testimonial
Dacia Maraini, o altri nomi del genere, evidentemente si è capito quale
sia il valore del teatro amatoriale.
E il pubblico…
Il pubblico va solamente portato a
teatro e con un teatro fatto bene. Niente di più. E’ come quando a
scuola portano i ragazzini a teatro senza prima prepararli, con il
rischio che poi se ne allontanino definitivamente. Il pubblico va
educato con la qualità, e se giovane facendo comprendere che si tratta
di una forma di spettacolo diversa dal cinema o dall’opera o dal
balletto. Poi che si tratta di una forma di socializzazione, quello è un
altro discorso che chi lo prova difficilmente poi riesce ad uscirne. La
magia dell’attore non professionista è che si entra in una famiglia, la
propria compagnia, dove si dà spazio al proprio ego, ma soprattutto si
sta bene, si soffre insieme, si hanno obiettivi comuni e tante
soddisfazioni.
teatro e con un teatro fatto bene. Niente di più. E’ come quando a
scuola portano i ragazzini a teatro senza prima prepararli, con il
rischio che poi se ne allontanino definitivamente. Il pubblico va
educato con la qualità, e se giovane facendo comprendere che si tratta
di una forma di spettacolo diversa dal cinema o dall’opera o dal
balletto. Poi che si tratta di una forma di socializzazione, quello è un
altro discorso che chi lo prova difficilmente poi riesce ad uscirne. La
magia dell’attore non professionista è che si entra in una famiglia, la
propria compagnia, dove si dà spazio al proprio ego, ma soprattutto si
sta bene, si soffre insieme, si hanno obiettivi comuni e tante
soddisfazioni.
Nei momenti di crisi tutti tendiamo ad
isolarci, la partecipazione ad una esperienza di teatro amatoriale
diventa anche educativa in questo senso, noi che ci siamo dentro lo
sappiamo perfettamente e cerchiamo di farlo comprendere anche ai
genitori che a volte vedono gli hobby dei ragazzi come perdite di tempo.
Chi invece ha maturato questa esperienza, anche durante il periodo
scolastico, sa benissimo della ricchezza che ti restituisce…
isolarci, la partecipazione ad una esperienza di teatro amatoriale
diventa anche educativa in questo senso, noi che ci siamo dentro lo
sappiamo perfettamente e cerchiamo di farlo comprendere anche ai
genitori che a volte vedono gli hobby dei ragazzi come perdite di tempo.
Chi invece ha maturato questa esperienza, anche durante il periodo
scolastico, sa benissimo della ricchezza che ti restituisce…
… e a giudicare da come, in
quest’ultima domanda, si sono accesi gli occhi del presidente Pace siamo
certi che non stesse interpretando un copione. La sua presenza è
richiesta nella riunione e noi non possiamo che ringraziarlo del tempo
che ci ha accordato.
quest’ultima domanda, si sono accesi gli occhi del presidente Pace siamo
certi che non stesse interpretando un copione. La sua presenza è
richiesta nella riunione e noi non possiamo che ringraziarlo del tempo
che ci ha accordato.
Vibrante protesta della FITA
Compagnia di San Paolo Bando Spettacolo dal Vivo
Il Presidente FITA invia lettera di protesta
Vibrante protesta
della FITA per aver previsto in un bando in favore dello spettacolo dal
vivo il termine “spettacoli di carattere amatoriale e dilettantistico”
come presupposto di esclusione. Le compagnie FITA delle zone interessate
sono invitate ad inviare i loro progetti alla Compagnia di San Paolo.
della FITA per aver previsto in un bando in favore dello spettacolo dal
vivo il termine “spettacoli di carattere amatoriale e dilettantistico”
come presupposto di esclusione. Le compagnie FITA delle zone interessate
sono invitate ad inviare i loro progetti alla Compagnia di San Paolo.
Scarica LETTERA DI PROTESTA
Scarica BANDO S. PAOLO
Scaica ARTICOLO STAMPA

26° FESTIVAL NAZIONALE “MASCHERA D’ORO”
CONFERENZA STAMPA

I MAGNIFICI SETTE GUARDANO
SOPRATTUTTO AL CONTEMPORANEO
IN PALIO ANCHE IL 20° “PREMIO FABER TEATRO”
Tra le 72 compagnie iscritte alla kermesse promossa da
F.i.t.a. Veneto, sette si ritroveranno sul palcoscenico. Particolare l’edizione
di quest’anno, che vede cinque autori del Novecento o di oggi e due commedie
del Goldoni
F.i.t.a. Veneto, sette si ritroveranno sul palcoscenico. Particolare l’edizione
di quest’anno, che vede cinque autori del Novecento o di oggi e due commedie
del Goldoni
SCARICA CONFERENZA STAMPA
SCARICA PROGRAMMA

Dati definitivi affiliazioni 2013

I DATI F.I.T.A. 2013
UNA CONFERMA CHE GRATIFICA TUTTI
I dati 2013 della Fita si commentano da soli. La tendenza alla crescita degli ultimi anni viene confermata anche nel 2013 e questo ci riempe di orgoglio e di soddisfazione. La nostra azione, che è bene ricordare viene svolta gratuitamente, soddisfa i nostri associati e ne attrae di nuovi. In questi anni siamo riusciti a coniugare l’offerta di servizi qualificati nel campo della promozione, della consulenza, della formazione, della comunicazione, con la creazione di una rete strutturata, che consente ai nostri associati di usufruire di maggiori occasioni per “fare teatro”.
A noi questo non è mai sfuggito: cerchiamo di creare le condizioni perché i nostri associati possano “fare teatro” , consapevoli che, grazie alla FITA, troveranno una risposta alle innumerevoli difficoltà che impongono le normative in vigore, saranno tutelati in caso di prevaricazioni, opereranno in un ambiente che consente relazioni sul territorio nazionale ed internazionale, con la possibilità di avere occasioni di confronto e di crescita.
Non ci sono segreti dietro i risultati che si ottengono. Ci sono uomini e donne che hanno maturato negli anni il valore dell’associazionismo e che dedicano gran parte del loro tempo alla FITA, in maniera disinteressata.
In un periodo in cui prevale la sfiducia in tutto e in tutti, registrare che crescono sempre di più coloro che si affidano alla FITA è un forte segnale di speranza.
Buon Teatro a tutti.
Carmelo Pace
Presidente Nazionale FITA
ANCORA SPESOMETRO
Pubblicate sul sito dell’Agenzia delle Entrate, le ultime faq riguardano le associazioni che hanno optato per il regime Iva forfetario e le fatture passive promiscue degli enti non profit.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato ulteriori chiarimenti in merito alla comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva, adempimento che, relativamente all’anno 2012, andrà portato a termine entro il prossimo 31 gennaio.
1- Le associazioni che hanno optato per il regime forfetario previsto dalla legge 398/1991 e determinano l’Iva in base all’articolo 74, comma 6, Dpr 633/1972, potendo detrarre l’imposta pagata sugli acquisti nella misura forfetaria pari al 50% di quella dovuta sulle operazioni attive.
L’Agenzia precisa che tali enti, benché non siano tenuti alla registrazione analitica delle fatture passive ricevute proprio perché fruiscono dell’abbattimento forfetario dell’Iva, devono comunque comunicare gli importi relativi agli acquisti di beni e servizi collegabili all’attività commerciale eventualmente svolta. Infatti, l’obbligo della comunicazione è collegato alla cessione di beni e alle prestazioni di servizi rese e ricevute, e non a quello di registrazione, che è un adempimento successivo e diverso rispetto all’emissione della fattura.
2- Fatture passive degli enti non commerciali, nel caso le stesse si riferiscano ad acquisti relativi sia alle attività istituzionali sia a quelle commerciali, è sufficiente comunicare i soli importi riguardanti gli acquisti per attività commerciali.
Nel caso in cui l’associazione riscontri difficoltà nel distinguere gli importi riferiti all’attività commerciale da quelli relativi all’attività istituzionale, potrà comunicare l’intero importo della fattura.
3- L’Agenzia ribadisce che le spese per utenze (elettricità, acqua, gas, telefono), certamente tra le più diffuse ipotesi di oneri promiscui per gli enti non commerciali, non devono essere inserite nella comunicazione (provvedimento del 2 agosto 2013), perché già oggetto di autonoma comunicazione all’Anagrafe tributaria.
Come anticipato in precedenti comunicazioni, c’è tempo fino a venerdì 31 gennaio 2014 per effettuare la comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva per il 2012, cioè lo spesometro. C’è stata infatti una forma di proroga rispetto ai termini inizialmente fissati.
Invece per lo spesometro delle operazioni del 2013 i termini sono il 10 aprile 2014, per i soggetti obbligati che effettuano la liquidazione Iva mensile; il 20 aprile 2014, per gli altri.
Potete consultare: http://www.fiscooggi.it http://www.agenziaentrate.gov.it
Di seguito la COMUNICAZIONE POLIVALENTE dove trovate le risposte alle domande più frequenti (FAQ) in materia di Enti non commerciali (Agenzia delle Entrate, 23 gennaio 2014

LA F.I.T.A. ADOTTA LA TOMBA DI GIOVANNI VERGA
Il padre del Verismo, e catanese illustre, Giovanni
Verga è stato celebrato dal Comune di Catania e dal Comitato Fita
(Federazione Italiana Teatro Amatori) stamani, nella ricorrenza
dell’anniversario della morte, con una cerimonia svoltasi presso il sepolcro
dell’Autore, nel viale degli Uomini Illustri del Cimitero di Catania.
Verga è stato celebrato dal Comune di Catania e dal Comitato Fita
(Federazione Italiana Teatro Amatori) stamani, nella ricorrenza
dell’anniversario della morte, con una cerimonia svoltasi presso il sepolcro
dell’Autore, nel viale degli Uomini Illustri del Cimitero di Catania.
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