Un gruppo di giovani dai 18 ai 30 anni, attivi in ambito sociale e interessati ad approfondire come il linguaggio teatrale possa essere utlizzato in situazioni di disagio o di fragilità, sta partecipando in questi giorni a Mori presso la sede di “Collettivo Clochart” ad un workshop di formazione promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (F.I.T.A.) e realizzato a livello territoriale in partnership con la Co.F.As – Compagnie Filodrammatiche Associate. L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto nazionale “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, vincitore di un bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «L’obiettivo – spiega Giulio Ustica, responsabile dell’Ufficio Progetti di F.I.T.A. – è quello di sovvertire il normale percorso teatrale, invitando i partecipanti a utilizzare il linguaggio che già è in loro possesso per coinvolgere, stimolare e integrare persone che vivono una situazione di svantaggio o di disagio sociale. E’ dunque il teatro che si mette al servizio della società a scopo inculsivo. Sono impegnati in questo workshop ragazze e ragazzi in possesso di un’esperienza di attività teatrale in senso stretto vissuta in ambito amatoriale, desiderosi di scoprire un nuovo approccio al teatro, utilizzando anche linguaggi fino ad ora mai praticati.» A conclusione del workshop è previsto, domenica 16 giugno con inizio alle 10.30, un incontro aperto al pubblico volto ad illustrare quanto effettuato durante il percorso formativo. «Sarà anche l’occasione – spiega Giulio Ustica – per dare visibilità all’intero progetto “Fondamenta” che si sta svolgendo in tutte le regioni d’Italia, per parlare del “teatro sociale” e di quali obiettivi attraverso esso si possono raggiungere. I nostri docenti (il regista, attore e formatore Michele Comite e la coreografa e insegnante di danza Hillary Anghilleri) avranno modo di esprimere le loro opinioni di carattere tecnico e i ragazzi che hanno partecipato al corso potranno raccontare le loro emozioni e valutare quale tipo di ricaduta potrà avere il lavoro svolto in questi giorni. Non mancheremo di discutere sulle possibilità di finanziamento di questo tipo di attività e di come poter accedere a questi finanziamenti.» L’incontro pubblico, che avrà luogo presso la sede di “Collettivo Clochart” ubicata presso il Centro commerciale di via Monte Baldo a Mori, sarà introdotto dagli interventi del vicepresidente nazionale F.I.T.A. Aldo Zordan e del presidente della Co.F.As. Gino Tarter.
Convenzione confermata anche quest’anno tra Fita e il Festival dei Due Mondi di Spoleto, in programma dal 28 giugno al 14 luglio. Ricco come sempre il cartellone, che spazierà fra opera, musica, danza e teatro.
Per il teatro, in particolare, il festival avrà tra i protagonisti Adriana Asti, Marisa Berenson, Lucinda Childs, Emma Dante, Eva Riccobono, Andrée Ruth Shammah, ma anche Corrado Augias e Paolo Mieli, che incontreranno il pubblico con due performance ideate per il Festival. Appuntamento, inoltre, con il Fashion Freak Show di Jean Paul Gaultier, uno strabiliante musical con un folto cast di attori, ballerini, cantanti e artisti circensi, che racconta cinquant’anni di cultura pop, attraverso lo sguardo unico ed eccentrico dell’enfant terribile della moda.
Il programma completo è disponibile qui.
LA CONVENZIONE PER I SOCI FITA
La convenzione con Fita consente agli iscritti di usufruire di uno sconto del 20% su tutti gli appuntamenti del Festival, eccetto spettacoli non inclusi nelle promozioni (concerto finale ed eventi ospitati), mentre i biglietti per l’opera inaugurale sono scontati del 10%. Gli sconti sono limitati secondo disponibilità.
Per poter usufruire dello sconto chiamare il call center del Festival allo 0743 776444 o acquistare direttamente ai botteghini di Spoleto e del circuito Ticket Italia qui.
Arriva anche in Trentino il progetto nazionale “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, vincitore di un bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (F.I.T.A.) è realizzato a livello territoriale in partnership con la Co.F.As – Compagnie Filodrammatiche Associate, la Cooperativa Sociale “La Rete” e “Collettivo Clochart”.
Il progetto prevede un workshop di formazione gratuito sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio o di fragilità. E’ in calendario da giovedì 13 a domenica 16 giugno e si rivolge a giovani dai 18 ai 30 anni, già attivi in ambito sociale o comunque interessati alla materia. Sono previste diciotto ore complessive di formazione, suddivise in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale, il secondo di didattica frontale e il terzo laboratoriale.
Il tutto si svolgerà in collaborazione con la Cooperativa Sociale “La Rete” e “Collettivo Clochart”, nella cui sede di via Monte Baldo a Mori si terranno le attività che, in specifiche fasi, coinvolgeranno anche alcune persone con disabilità del Gruppo teatrale Ikaro. Docenti del workshop saranno il regista, attore e formatore Michele Comite, la coreografa e insegnante di danza Hillary Anghilleri e l’animatore ed educatore Mirko Dallaserra.
A conclusione del workshop, nella mattinata di domenica 16 giugno, è previsto un incontro aperto al pubblico, volto ad illustrare quanto effettuato durante il percorso formativo e ad approfondire l’importante ruolo sociale svolto dal teatro.
Si è conclusa domenica 9 giugno, con un incontro pubblico al Museo Archeologico di Adria (Ro), la tappa veneta di Fondamenta, progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori dedicato al ruolo del teatro in ambito sociale e cofinanziato dal Ministero del Lavoro e della Politiche sociali.
Organizzato dal Comitato veneto della Fita, con la partnership dei Comuni di Adria e di Monticello Conte Otto (Vi), l’appuntamento ha interessato dodici giovani dai 18 ai 30 anni provenienti da varie province della regione, che dal 6 al 9 giugno si sono confrontati e formati sul delicato tema dell’impiego del linguaggio teatrale in situazioni di disagio e fragilità, sotto la guida di tre docenti: Guido Zovico, “tessitore sociale”, co-fondatore del Festival Biblico e responsabile dell’area partner e fund raising di “Padova capitale europea del volontariato 2020”; Biagio Graziano, educatore musicale e teatrale ed esperto di tecniche di educazione attiva; e Matteo Corbucci, burattinaio e docente di Pedagogia sperimentale all’Università di Roma “Sapienza”. Il progetto, che sta toccando tutte le regioni italiane, è cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Intenso il workshop offerto da Fita, svoltosi nella sala Federighi del Municipio di Adria, che dopo un’introduzione teorica sul “progettare per il sociale” condotta da Zovico, ha portato i ragazzi ad avventurarsi per due giorni, accompagnati da Graziano e Corbucci, nel sorprendente mondo del teatro di figura, attraverso l’ideazione e la costruzione pratica di una serie di burattini, poi utilizzati per mettere in scena “Il principe granchio”, racconto della tradizione popolare veneta; gli stessi burattini sono stati successivamente utilizzati da ragazzi dell’Associazione Pianeta Handicap – Mosaico Friends di Adria, come strumento di espressione e interazione tutto da esplorare e – come ha confermato l’esperienza – dalle interessanti potenzialità.
Viva soddisfazione è stata espressa da tutti i partecipanti in occasione dell’incontro conclusivo di domenica. Un ringraziamento ai ragazzi, ai docenti e ai partner è venuto da Mauro Dalla Villa, presidente Fita Veneto, affiancato – a nome della Federazione nazionale, ideatrice di Fondamenta – dal vicepresidente Aldo Zordan e dal tesoriere Giuseppe Minniti, nonché dal responsabile del progetto, Giulio Ustica. Molto soddisfatti per i risultati anche la presidente di Pianeta Handicap Adelia Ciciliato, il sindaco di Adria Omar Barbierato e la consigliera delegata alla Cultura Oriana Trombin, così come la consigliera Maria Luigia Michelazzo a nome di Monticello Conte Otto, Comune che dopo l’estate ospiterà una seconda edizione veneta dell’appuntamento.
L’evento finale, che ha visto tra l’altro una spassosa replica de “Il principe granchio” e una condivisione delle proprie riflessioni da parte dei corsisti, si è concluso con un momento conviviale nel giardino del Museo archeologico, a cura dell’Istituto alberghiero “G. Cipriani” di Adria.
Tutto pronto per l’attesa tappa veneta di “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto nazionale che la Federazione Italiana Teatro Amatori rivolge a persone tra i 18 e i 30 anni interessate all’applicazione dei linguaggi teatrali in ambito sociale, come strumento per agire in situazioni di disagio o di fragilità. Grazie all’organizzazione di Fita Veneto e con i Comuni di Adria (Rovigo) e Monticello Conte Otto (Vicenza) come partner, dodici ragazzi si avvicineranno a questa delicata e complessa materia da giovedì 6 a sabato 8 giugno, partecipando ad un workshop di formazione gratuito che si svolgerà nella Sala Federighi di Palazzo Tassoni, sede municipale di Adria.
Il percorso formativo residenziale, cofinanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si articolerà in 18 ore complessive e spazierà tra informazioni di carattere esperienziale e approfondimenti tecnici e laboratoriali, in particolare nel teatro di figura. A condurlo saranno Guido Zovico, “tessitore sociale” noto tra l’altro come co-fondatore del Festival Biblico e responsabile dell’area partner e fund raising di “Padova capitale europea del volontariato 2020”, Biagio Graziano, educatore musicale e teatrale ed esperto di tecniche di educazione attiva, e Matteo Corbucci, docente di Pedagogia sperimentale all’Università di Roma “Sapienza”. Al progetto ha aderito anche l’associazione Pianeta Handicap – sezione di Adria.
Nella mattinata di domenica 9, inoltre, nella sede del Museo Archeologico si svolgerà un incontro aperto al pubblico: un’occasione di dialogo e confronto fra enti pubblici, istituzioni e realtà operanti in questo settore nevralgico per il benessere dell’individuo e della società, nel quale il volontariato gioca un ruolo essenziale.
«Siamo convinti – commenta Mauro Dalla Villa, presidente Fita Veneto – che ai giovani si debbano fornire occasioni di crescita concrete e di qualità. Con questi obiettivi abbiamo organizzato i tre giorni del workshop e l’incontro di domenica, durante i quali i partecipanti saranno guidati da docenti di alto livello e potranno approfondire un aspetto del teatro che va al di là del palcoscenico. I giovani e la scuola, inoltre, sono capitoli centrali della nostra azione – prosegue Dalla Villa –, tanto che Fita è la sola realtà teatrale in Italia ad aver siglato un protocollo d’intesa con il Miur in materia di “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” (ex Alternanza scuola lavoro); ed è significativo che in questi stessi giorni si concluda anche un altro nostro progetto che li coinvolge entrambi: la 59ª edizione assoluta e 27ª regionale di “Teatro dalla Scuola”, concorso dedicato allo straordinario mondo dei laboratori teatrali delle scuole superiori, che sabato 8 giugno avrà la sua serata finale al Teatro Excelsior di Padova».
Il Protocollo d’intesa triennale siglato il 20 marzo scorso dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia e dal Comitato regionale della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) sarà illustrato sabato 1 giugno alle 10, all’ex Noviziato dei Crociferi, a Palermo. Un appuntamento importante per entrare nei dettagli di questo documento, che offre agli studenti nuove, interessanti e concrete opportunità in materia di “Percorsi per le competenze trasversali” (ex alternanza scuola lavoro), consentendo loro di viverli nel mondo del teatro, con esperienze che potranno spaziare dal settore più squisitamente culturale e artistico a quello tecnico e organizzativo.
I lavori saranno aperti da Antonella Messina, presidente regionale di Fita Sicilia, Giulio Cusumano, consigliere comunale di Palermo e componente della Commissione Attività culturali, e Raffaele Zarbo, dirigente dell’USR Sicilia (Ufficio II, Risorse finanziarie, Politiche formative, Fondi europei).
A dare il via agli interventi sarà Carmelo Pace, presidente nazionale Fita, che illustrerà il protocollo nazionale siglato dalla Federazione (unica realtà teatrale italiana ad aver ottenuto questo risultato) con il Miur, offrendo così un più ampio quadro di riferimento in merito agli stretti legami esistenti tra il mondo Fita e il mondo della scuola. A Margherita Carastro, funzionario vicario del dirigente dell’USR siciliano, spetterà invece il compito di entrare nel dettaglio del Protocollo regionale, chiarendo il passaggio intervenuti dall’Alternanza scuola lavoro agli attuali Percorsi, mentre Ignazio Testoni dell’USR Sicilia spiegherà i percorsi formativi resi disponibili dal protocollo siglato con Fita.
Infine, spazio alle esperienze e alle indicazioni strategiche per l’uso didattico delle attività teatrali, con gli interventi di Giusi Conti, docente all’IISS Stenio di Termini Imerese, e di Daniele Franci, direttore artistico del Centro nazionale di formazione Fita e componente del Comitato paritetico presso il Miur per l’attuazione del Protocollo.
Un momento della firma del Protocollo USR / Fita Sicilia
Pieno successo per la prima edizione delle Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale, manifestazione che da quest’anno è entrata a far parte del ricco calendario di appuntamenti firmati dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita). Ad aver avuto l’onore e l’onere di organizzare il debutto dell’iniziativa è stata la Campania, che ha offerto come straordinario scenario dell’evento il triangolo archeologico della Città Metropolitana di Napoli, formato dai territori di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei. Dai momenti di spettacolo a quelli legati alla vita federativa, l’intera manifestazione ha così potuto contare sull’entusiasmo del pubblico, che ha risposto con grande passione ai momenti di spettacolo offerti dall’iniziativa, e sulla partecipazione attiva delle Amministrazioni Comunali coinvolte, partner ideali per questo atteso “battesimo”: un’affinità immediata, quella creatasi fra i Comuni di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, Città Metropolitana di Napoli e Fita, tanto da aver portato alla firma di un protocollo d’intesa che, nato nel solco di questo evento, è destinato a portare a nuove, positive collaborazioni.
Dal 16 al 19 maggio, dunque, la Federazione Italiana Teatro Amatori, leader del settore in Italia con 1500 compagnie e 25mila iscritti, ha condensato eventi, workshop per giovani e appuntamenti associativi fra Torre Annunziata e Pompei, Comuni che con Ercolano sono stati anche palcoscenico, fin dal gennaio scorso, del Gran Premio del Teatro Amatoriale: una kermesse che – anche in questo caso per la prima volta – ha scelto proprio in questa stagione di trasformarsi in vera e propria rassegna-concorso, offrendo al pubblico tredici spettacoli di compagnie provenienti da altrettante regioni, a formare un calendario particolarmente interessante e coinvolgente proprio per la varietà delle culture teatrali coinvolte, dei generi e degli autori rappresentati. La vittoria, alla fine, è andata alla compagnia pugliese 70cento, che ha conquistato la giuria tecnica (e anche quella dei giovani) con un divertente e frizzante Il giorno della tartaruga di Garinei e Giovannini, per la regia di Gigi Rizzi. Il premio maggiore – insieme ai numerosi altri riconoscimenti individuali e collettivi in palio – è stato consegnato sabato 18 maggio al Teatro Di Costanzo Mattiello di Pompei, nel corso di un’emozionante serata di spettacolo e premiazioni, arricchita dalla presenza, tra gli altri, degli attori Giacomo Rizzo, Ernesto Mahieux e Nicola Acunzo.
Ma le Giornate hanno accolto anche la tappa campana del progetto nazionale Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale: un workshop gratuito per persone dai 18 ai 30 anni, ospitato all’Istituto dei Salesiani di Torre Annunziata, e volto all’uso del linguaggio teatrale in ambito sociale, condotto da Valentina Mustaro e Francesco Pileggi. Notevole l’impegno di tutti i ragazzi coinvolti, sia come corsisti, sia come ospiti della fase laboratoriale.
Sul fronte associativo, l’appuntamento ha visto lo svolgimento di due importanti appuntamenti: il consiglio federale, composto dal direttivo e dai presidenti di tutti i comitati regionali Fita; e l’assemblea nazionale, che domenica 19 maggio a Pompei, a conclusione delle Giornate, ha visto l’approvazione all’unanimità delle modifiche allo statuto nazionale alla luce delle novità introdotte dalla normativa sul Terzo Settore.
«Quello che abbiamo costruito qui con il Gran Premio e con le Giornate del Teatro – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – incarna perfettamente il senso più profondo dell’agire della nostra Federazione: un insieme di componenti preziose, che vanno dal proporre buon teatro all’avvicinare e far dialogare le persone, fino all’immaginare e realizzare, in un territorio, progetti concreti e significativi insieme alle istituzioni e alle amministrazioni, che possano avere ricadute importanti sul fronte culturale, sociale ed economico. Tutto questo – conclude Pace – posso dire sia stato pienamente raggiunto in Campania: una terra che ci ha accolti con entusiasmo, calore e grande professionalità organizzativa. È senz’altro l’inizio di una bella collaborazione, sancita da un protocollo d’intesa che ci onora e che sapremo onorare al meglio».
Un momento della serata finale del Gran Premio del Teatro Amatoriale, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei e della Città Metropolitana di Napoli: amministrazioni che con Fita hanno sottoscritto un protocollo d’intesa
È andata alla Compagnia 70cento di Bari per un frizzante e colorato allestimento de Il giorno della tartaruga di Garinei e Giovannini, con la regia di Gigi Rizzi, la quarta edizione del Gran Premio del Teatro Amatoriale: la prima in versione “live” per il riconoscimento, ospitato dal 19 gennaio al 5 maggio nel triangolo archeologico di Napoli, fra i teatri di Torre Annunziata, Ercolano e Pompei, dove la sera di sabato 18 maggio il tutto si è chiuso con una seguita ed emozionante serata di gala.
La formazione pugliese ha dunque avuto la meglio sfra le tredici concorrenti della kermesse, vincitrici dei concorsi regionali abbinati al Gran Premio, arrivando ad un testa a testa con i friulani della Compagnia dei Giovani di Trieste – in gara con Confeti garbi di Agostino Tommasi, regia di Julian Sgherla – e con i laziali della compagnia Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo), di scena con La baionetta e la croce di Alessandro Morganti e Angelo Pecorelli, anche alla regia con Franco Borgna. Composta dal formatore teatrale Eduardo Zampella, dall’attore Giovanni Caso, dal giornalista Giuseppe Chervino, da Candida Manna in rappresentanza dell’Ufficio Spettacolo della Città metropolitana di Napoli e da Aldo Ruggiero ed Emanuela Cirillo per l’Assessorato alla Cultura e Spettacolo del Comune di Torre Annunziata, la giuria del concorso ha così motivato la vittoria de Il giorno della tartaruga: “Una performance gradevolmente fruibile che non ha nulla da invidiare neppure ai più acclamati spettacoli dei teatri stabili. Un esempio di come una passione possa tendere alla perfezione con lodevoli risultati”.
Per i premi individuali, tra gli attori protagonisti vittoria di Luca Tantino della compagnia C.A.S.T. di Carini (Palermo) in concorso con Cercasi tenore di Ken Ludwig e, tra le attrici, di RossanaCassano della compagnia 70 cento di Bari; per i non protagonisti, gradino più alto del podio per Pasquale Cirillo de ‘A cumpagnia ‘e Zazzà di Torre del Greco (Napoli) in ’A morte ‘e Carnevale di Raffaele Viviani e per Federica Gresta del Teatro Accademia di Pesaro ne La notte dell’uomo nero di Maury Incen. Fra i registi, vittoria di Julian Sgherla della Compagnia dei Giovani di Trieste per Confeti garbi. Quanto all’allestimento, il premio è andato a La baionetta e la croce di Quelli del Martedì di Caprarola.
Accanto al trofeo Fita, sono stati assegnati altri tre riconoscimenti: il premio del pubblico, andato a ‘A cumpagnia ‘e Zazzà per ’A morte ‘e Carnevale; il premio dei giovani, conquistato da Il giorno della tartaruga dei pugliesi della 70cento; e il Premio del Rotary Club di Pompei – Villa dei Misteri, andato, per i contenuti trattati, allo spettacolo Cristo qui non è disceso di Antonio Montemurro, presentato dalla compagnia Talia Teatro di Matera, in rappresentanza della Basilicata. A consegnare i premi sono stati rispettivamente Antonio Russomano per la giuria popolare, Maria Casciello per quella dei giovani (composta da studenti degli istituti superiori del territorio) e il vicepresidente del Rotary Pompei – Villa dei Misteri, Raffaele Esposito. Una menzione speciale, infine, è stata assegnata allo spettacolo Sicani di e con Salvatore Stimolo della compagnia Andronauti di Cinisello Balsamo (Milano).
Vivace e ricca di emozioni la serata finale del Gran Premio, condotta con eleganza da Raffaele Ariola e intervallata dalle esibizioni della cantante Francesca Maresca, dell’attore Francesco Rivieccio (con un estratto da Sciammisa, omaggio a Nino Taranto) e dei giovani della compagnia Ecleptica Musical di Torre del Greco, guidati da Dario Matrone prima in un mix dedicato alla musica partenopea e successivamente in un omaggio a Leonardo da Vinci, nel cinquecentenario della morte.
Tra gli ospiti che si sono susseguiti sul palcoscenico del Di Costanzo Mattiello anche i celebri attori Giacomo Rizzo, che ha divertito il pubblico con la sua consueta verve comica, ed Ernesto Mahieux, che ha ricordato come il teatro richieda grande sacrificio, ma sia anche fonte di felicità per chi lo pratica e per chi lo segue; con loro anche Nicola Acunzo, attore teatrale e televisivo che dal 2018 svolge attività politica come deputato.
Alla serata al Di Costanzo Mattiello hanno partecipato i sindaci di Pompei, Pietro Amitrano, e di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, e il consigliere Michele Maddaloni, in rappresentanza sia dell’Amministrazione comunale di Ercolano e del suo sindaco Ciro Bonajuto, sia della Città Metropolitana di Napoli e del sindaco Luigi De Magistris. Una presenza, la loro, particolarmente significativa, visto che queste Amministrazioni hanno recentemente siglato con Fita un importante protocollo d’intesa: un accordo nato nel solco di questa riuscita manifestazione e delle più ampie “Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale”, la cui prima edizione, proprio in Campania, ha riunito dal 16 al 19 maggio una serie di eventi sociali, artistici e istituzionali firmati dalla Federazione, partendo dal progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” (con un workshop gratuito di teatro sociale che a Torre Annunziata ha coinvolto persone dai 18 ai 30 anni) e arrivando fino al consiglio federale e all’assemblea nazionale Fita, ospitati a Pompei.
Un momento della premiazione della compagnia 70cento di Bari, vincitrice del Gran Premio del Teatro Amatoriale. Sul palco anche il presidente nazionale Fita Carmelo Pace e la presidente di Fita Puglia Annamaria Carella
Approvate all’unanimità, domenica 19 maggio a Pompei (Napoli), le modifiche allo statuto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), con le quali l’organizzazione – leader del settore in Italia con 1500 compagnie aderenti e 25mila tesserati – accoglie la nuova normativa relativa al Terzo Settore. «È una grande soddisfazione – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – aver avuto un’assemblea così partecipata per discutere e deliberare sulle importanti modifiche che consentono alla nostra Federazione di essere al passo con la nuova normativa in materia: una strada che sembra presentare numerose difficoltà, ma che in realtà siamo convinti offra tante opportunità. Ora ci concentreremo sui nostri associati, chiarendo i passaggi necessari perché possano mantenere o addirittura ampliare il ruolo che hanno oggi e i piccoli correttivi che dovranno operare secondo la legge. Sono atti importanti – conclude Pace – per rendere la nostra Federazione moderna negli strumenti e pronta a cogliere le occasioni offerte da questa normativa». L’assemblea è stato il momento conclusivo della prima edizione delle Giornate Nazionali del Teatro Amatoriale, nuova proposta nel calendario Fita, che dal 16 al 19 maggio ha condensato nell’area metropolitana di Napoli la serata finale del Gran Premio del Teatro Amatoriale (iniziato a gennaio, con tredici compagnie aderenti provenienti da altrettante regioni), il progetto “Fondamenta” (con un workshop gratuito sull’uso del teatro nel sociale, rivolto a giovani dai 18 ai 30 anni) e una serie di incontri istituzionali, tra i quali il consiglio federale dei presidenti regionali Fita.
Arrivo a Trento per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto nazionale promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) in partnership con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone, reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Particolarmente atteso questo appuntamento in Trentino, che vedrà Fita, leader nel settore in Italia con oltre 1500 compagnie aderenti e 25mila iscritti, operare in sinergia con Co.F.As – Compagnie Filodrammatiche Associate, storica rappresentanza del teatro amatoriale dell’area.
Il progetto offrirà, da giovedì 13 a sabato 15 giugno, un workshop di formazione gratuito sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio o di fragilità rivolto a persone tra i 18 e i 30 anni, già attive in ambito sociale o comunque interessate alla materia. Si svilupperà in diciotto ore complessive, suddivise in tre moduli: il primo di carattere informativo/esperienziale, il secondo di didattica frontale e il terzo laboratoriale. Il tutto si svolgerà in collaborazione con La Rete Cooperativa Sociale e Collettivo Clochart, nella cui sede Openspace Clochart di via Monte Baldo, 10 a Mori, in provincia di Trento, si terranno le attività, che in specifiche fasi coinvolgeranno alcune persone con disabilità del gruppo teatrale Ikaro. Docenti del workshop saranno il regista, attore e formatore Michele Comite, la coreografa e insegnante di danza Hillary Anghilleri e l’animatore ed educatore Mirko Dallaserra.
A conclusione del workshop, nella mattinata di domenica 16 giugno, è previsto un incontro aperto al pubblico, volto ad illustrare quanto effettuato durante il percorso formativo e ad approfondire l’importante ruolo sociale svolto dal teatro.
Il bando del workshop è pubblicato nella sezione Fondamenta e le domande di partecipazione dovranno essere inviate entro le 13 del 7 giugno all’indirizzo e-mail info@cofas.it, allegando curriculum vitae e copia di un documento di identità e con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”. Selezionati da un’apposita commissione, i partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione.
Il progetto Fondamenta ha preso il via lo scorso ottobre. In tutto prevede complessivamente 21 workshop, uno per ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano.
«Questa tappa a Trento – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – incarna con particolare evidenza uno degli obiettivi che ci siamo posti con il nostro progetto Fondamenta: creare sinergie, connessioni positive e produttive con le realtà operanti nel territorio, condividendo esperienze, competenze e opportunità, sempre con i giovani come primi beneficiari del nostro impegno comune. Con Co.F.As abbiamo avuto occasione di collaborare più volte e fruttuosamente, e questo appuntamento così importante sancisce ulteriormente il legame tra le nostre realtà».
«La Co.F.As. – dichiara il presidente Gino Tarter – è impegnata da sempre nella promozione del teatro, quale strumento di crescita culturale e valore sociale, coinvolgendo le giovani generazioni. Per questo motivo collabora con convinzione al progetto “Fondamenta” promosso da Fita, perché condivide finalità ed obiettivi che si propone di raggiungere».
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