Conto alla rovescia per l’inizio di “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il progetto realizzato da F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori) in collaborazione con istituzioni e associazioni nazionali e del territorio. Da giovedì 11 a domenica 14 ottobre, il progetto F.I.T.A. partirà ufficialmente dalla Calabria, con il primo dei numerosi workshop di carattere nazionale, in programma in diciannove regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Il workshop calabrese si svolgerà tra Rossano Calabro e San Giorgio Albanese all’interno dello SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Un’opportunità di crescita artistica ed umana offerta ai 15 giovani scelti per prendere parte all’iniziativa e dare il via ad un vincente connubio di socialità e teatralità, attraverso il quale saranno numerose le sollecitazioni culturali da apprendere e, poi, applicare e diffondere. Una tre-giorni di lezioni teoriche e sperimentazioni pratiche, affidate ad un team di esperti docenti-formatori attivi nel settore teatrale calabrese: Imma Guarasci da Cosenza; Francesco Pileggi da Lamezia Terme; Virginia Marasco da Rossano. La Federazione del Teatro Amatoriale vuole educare i più giovani all’universalità dell’arte teatrale, che guarda alla diversità, nel caso specifico di “Fondamenta”, come occasione per stringere legami, tessere reti umane, che trovano ricchezza nella differenza di colore, cultura, lingua, ma uguaglianza di emozioni, siano esse sorrisi o lacrime. Domenica 14, con una manifestazione nella suggestiva cornice del Teatro Paolella di Rossano Calabro, i protagonisti del primo workshop “Fondamenta” condivideranno con il pubblico, cittadini, appassionati e curiosi, la rete intessuta fra giovani per il sociale, dimostrando concretamente come poter stabilire empatia umana e linguistica emozionale, attraverso la metodologia teatrale. Soddisfazione arriva dai presidenti di tutti i comitati provinciali di F.I.T.A. Calabria che, investiti di questo ruolo inaugurale del Progetto nazionale “Fondamenta”, auspicano una lunga scia positiva tracciata a partire dalla propria terra, una regione che oggi, nonostante le numerose criticità del quotidiano, dimostra di essere terra di arte e accoglienza e dove il cuore pulsante vince su ogni forma di separazione, sia essa geografica, politica o culturale.
Tappa in Piemonte per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) dedicato all’uso del linguaggio teatrale come strumento di promozione in contesti di emarginazione e disagio o in presenza di categorie fragili. In collaborazione con la Circoscrizione 1 del Comune di Torino, Fita proporrà da giovedì 8 a sabato 10 novembre un workshop in materia, aperto a quindici giovani tra i 18 e i 30 anni, già attivi come operatori sociali o interessati all’argomento.
Per candidarsi la domanda va presentata entro le ore 13 di sabato 20 ottobre, inviando la scheda di adesione (pubblicata con il bando), il curriculum vitae e la copia di un documento di identità a segreteria@fitapiemonte.it con oggetto “Candidatura Workshop Fondamenta”. La selezione sarà effettuata da una commissione Fita e i risultati saranno resi noti entro venti giorni dalla scadenza del bando.
Il workshop sull’uso sociale del linguaggio teatrale (quello di figura in particolare) si svolgerà a Torino, in appositi locali siti in via Dego, 6, e in una struttura di degenza per soggetti svantaggiati. Avrà una durata complessiva di 18 ore e si articolerà in tre moduli: informativo/esperienziale; didattica frontale; laboratori. I partecipanti selezionati dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento dei workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Nella giornata di domenica 11 novembre, inoltre, è previsto un evento di divulgazione sul territorio di quanto proposto da “Fondamenta”.
“Siamo orgogliosi di promuovere e supportare in modo concreto la funzione sociale del teatro – commenta Raffaele Montagnoli, presidente Fita Piemonte – come strumento operativo da offrire a chi è vicino e lavora ogni giorno con soggetti in difficoltà. Per questo, con grande attesa e impegno stiamo organizzando la tappa piemontese del progetto ‘Fondamenta’, auspicando che il nostro territorio colga appieno questa importante opportunità di incontro e crescita dedicata ai giovani e al mondo del sociale”.
Realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In tutto, fino al novembre del prossimo anno, sono in programma ventuno workshop regionali (due in Trentino – Alto Adige, nelle province di Trento e Bolzano).
«Gli obiettivi del nostro Progetto – commenta il presidente nazionale Fita, Carmelo Pace – sono molteplici. In prima battuta, vogliamo offrire a questi giovani un bagaglio tecnico di qualità in materia. Ma vogliamo anche stimolare quanto più possibile l’interesse sulle applicazioni sociali del teatro e sottolineare, in tale ottica, le potenzialità uniche del teatro amatoriale, viste la versatilità e la diffusione nel territorio che lo caratterizzano. Strada facendo, inoltre, costituiremo una banca dati di informazioni e contiamo di creare una rete di contatti e collaborazioni fra istituzioni e realtà attive nel settore».
Applausi ed emozioni sabato 8 settembre scorso al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, dove si è svolta la serata dedicata ai Premi Fitalia 2018, riconoscimento istituito dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) e tradizionalmente assegnato in occasione della Festa del Teatro, giunta quest’anno alla 31ª edizione.
Cinque le categorie nelle quali si è articolato il premio, affidato al giudizio di una commissione coordinata dal direttore artistico nazionale della Federazione, Mauro Pierfederici. Per il Teatro di Narrazione la vittoria è andata alla compagnia Colpo di Maschera di Fasano, in provincia di Brindisi, per lo spettacolo “A Vigevano si spacca” di Mimmo Capozzi. Nel Comico-brillante si è imposta la compagnia Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo) per “La baionetta e la croce” di Alessandro Morganti e Angelo Pecorelli, e nel Classico il Teatro dell’Accadente di Forte dei Marmi (Lucca), in lizza con “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee. Nella Commedia musicale-musical vittoria de La Cittadella del Musical di Cittadella, in provincia di Padova, sul gradino più alto del podio grazie a “Miss Hairspray – Grasso è bello” di O’Donnel e Shaiman, mentre nella categoria Tragedia la vittoria è andata alla compagnia Incontri di Portici (Napoli) per “Il baciamano” di Manlio Santanelli.
L’evento, guidato con eleganza dal giornalista e conduttore televisivo Salvo La Rosa, ha dato spazio anche ad altre emozioni, a cominciare dalla proclamazione dei vincitori dei Premi Ulisse 2018, riconoscimento con il quale Fita Sicilia partecipa al Gran Premio del Teatro, circuito nazionale cui aderiscono numerosi comitati regionali della Federazione: la vittoria è andata alla compagnia C.A.S.T. di Carini (Palermo) per lo spettacolo “Cercasi tenore” di Ken Ludwig, che quindi rappresenterà la Sicilia al concorso.
Tanti gli ospit, tra i quali Pasquale Scimeca, direttore didattico del Centro sperimentale di cinematografia di Palermo, Nunzio Ortolano, celebre compositore e autore di musiche anche per il teatro, Elisa Parrinello del Teatro Ditirammu, il regista cinematografico e docente Pippo Gigliorosso e la cantautrice Sara Cappello della Cantunera.
Due i riconoscimenti speciali assegnati nel corso della serata, entrambi alla prima edizione.
Il Premio Fita Sicilia alla Carriera, consegnato dalla presidente regionale Antonella Messina, è andato a Gianni Nanfa, attore e regista protagonista di un teatro comico di qualità, come ricordato nella motivazione: “Molto amato dai siciliani – si legge tra ‘altro nella motivazione – si distingue perché è un personaggio colto e raffinato nell’interpretazione e nella scelta dei testi comici. Negli anni, con i suoi spettacoli, ha interpretato tendenze, modi di vivere, temi di attualità riuscendo a farci ridere di noi stessi. Fautore della risata come terapia, ha detto: ‘Più che diffidare, bisogna essere comprensivi con chi non ride mai … è stata loro negata l’area del gioco senza la quale, purtroppo, ogni essere umano vegeta, ma non vive’”.
All’attore e regista Lollo Franco (che al pubblico ha regalato l’intensa interpretazione di una lettera di Cagliostro alla madre, dal carcere di Londra) è invece andato il Premio Fita “Il Teatro per il Sociale”, consegnatogli dal presidente nazionale della Federazione, Carmelo Pace: “La Fita – recita tra l’altro la motivazione -, che con le sue associazioni agisce spesso in territori con situazioni socialmente difficili, con questo premio vuol segnalare Lollo Franco, per altro ideatore e iniziatore dell’attività di ‘Teatro in carcere’, per aver valorizzato il Teatro Sociale ove il fine è il benessere delle persone, dei gruppi, della comunità e il teatro è il mezzo, il veicolo considerato migliore per arrivarci”.
Ospite della serata è stato anche il Ministro di Malta Deo De Battista, segretario parlamentare con delega Valletta 2018, Capitale europea della Cultura. Nel consegnare la medaglia celebrativa a lui e al consigliere comunale di Palermo Giulio Cusumano, in rappresentanza del sindaco, il presidente Pace ha annunciato l’avvio delle relazioni tra Fita a Malta.
Colpo di Maschera di Fasano (Brindisi)
Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo)
Teatro dell’Accadente di Forte dei Marmi (Lucca)
La Cittadella del Musical di Cittadella (Padova)
Compagnia Incontri di Portici (Padova)
Premio Fita – Il Teatro per il Sociale a Lollo Franco
Un momento dell’incontro con il Ministero di Malta, Deo De Battista, e il consigliere comunale Giulio Cusumano, in rappresentanza del sindaco di Palermo
Il maestro Nunzio Ortolano al pianoforte, con Gaetano Ortolano al violoncello e Nancy Mazzeo al flauto
“Fondamenta – Una Rete di Giovani per il Sociale” è un progetto reso possibile grazie ad un finanziamento ottenuto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), vincitrice di un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Partner di “Fondamenta” sono l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone. Il progetto prevede la realizzazione di 21 workshop, che si terranno dal prossimo mese di ottobre a novembre 2019 in 19 Regioni e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Ciascun workshop si svolgerà dal giovedì al sabato e sarà suddiviso in tre moduli formativi (informativo/esperienziale, didattica frontale e laboratori) e per ciascun modulo saranno selezionati dei docenti. Fita Umbria è tra i primi comitati regionali ad avviare il progetto, insieme ai partner istituzionali Comune di Stroncone e Comune di Monteleone di Spoleto. I laboratori si terranno da giovedì 25 a sabato 27 ottobre, coinvolgendo 15 giovani a Stroncone, nella sala conferenze del Circuito Museale, in Piazza della Libertà, ed il workshop in una struttura di accoglienza per soggetti con disagi sociali. I dettagli sono indicati nel bando, volto alla selezione di partecipanti idonei ai corsi gratuiti. La partecipazione è aperta sia a persone già attive professionalmente nel settore, sia orientate ad esso per formazione scolastica o attitudine personale. Le candidature devono essere inviate entro le ore 13 del 25 settembre a umbria@fitateatro.it con oggetto “Candidatura Workshop Fondamenta”, unitamente a curriculum vitae e copia di un documento di identità. La selezione sarà effettuata da una commissione Fita e i risultati saranno resi noti entro venti giorni dalla scadenza del bando. La pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti. I partecipanti selezionati dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento dei workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Domenica 28 ottobre, infine, si svolgerà un evento di divulgazione sul territorio di quanto proposto da “Fondamenta”. “È con grande impegno – commenta Francesco Segoni, presidente Fita Umbria – che ci stiamo dedicando alla preparazione di questo appuntamento, viste le sue alte finalità sociali, l’attenzione concreta riservata ai giovani e le positive ricadute che avrà nel territorio. Ci auguriamo, tra l’altro, che esso possa trasformarsi nell’attivatore di una rete di potenziali contatti e collaborazioni in questo particolare ambito dell’attività teatrale, che punta ad essere strumento di supporto per chi lavora con soggetti in difficoltà”. “Con questo workshop in Umbria e con quello in programma dall’11 al 13 ottobre in Calabria – conclude Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – diamo il via agli appuntamenti formativi del nostro progetto. Si tratta di occasioni importanti di crescita professionale per i giovani, ai quali, come Federazione, stiamo dedicando una particolare attenzione, soprattutto sul versante della formazione, sia artistica (con l’Accademia del Teatro, per esempio, e con il percorso Itaf) che culturale: al riguardo, stiamo operando sul fronte dell’alternanza scuola lavoro, sulla base del protocollo che, unico ente teatrale in Italia, abbiamo firmato con il Miur”.
Tutto pronto per la 31ª Festa del Teatro”, tradizionale appuntamento della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), che quest’anno ha scelto come meta Palermo, “Capitale Italiana della Cultura 2018”. È qui che da domenica 2 a domenica 9 settembre approderanno tesserati provenienti da tutta Italia: un grande e vivace mondo, che a livello nazionale riunisce oltre 1.500 compagnie e più di 25mila aderenti.
Fra momenti di relax, escursioni e visite guidate, conversazioni sul teatro e spettacoli, i partecipanti alla Festa avranno un’agenda fittissima di impegni, ma nella quale ci sarà ampio spazio per godere di tutte le meraviglie naturali, artistiche e gastronomiche di questa terra generosa.
Tra gli appuntamenti in cartellone, alcuni riservati agli iscritti, altri aperti al pubblico, non mancheranno due eventi fissi della Festa.
Uno è l’“Accademia del Teatro”, settimana di formazione artistica riservata a quindici giovani tesserati selezionati a livello nazionale: a condurre il laboratorio sarà la regista, danzatrice e attrice Azzurra Viglianisi, 35enne catanese, componente della compagnia Liotru, che guiderà i ragazzi nell’elaborazione della performance “Azzurro Mare”, della quale è anche autrice, omaggio alla Sicilia fra rimandi letterari ed esperienze sensoriali. Lo spettacolo conclusivo del laboratorio, aperto al pubblico e ad ingresso libero, sarà presentato venerdì 7 settembre alle 21.15, al teatro Orione.
L’altro appuntamento fisso è quello con la consegna dei Premi Fitalia, l’oscar del teatro nazionale Fita, assegnato da una commissione presieduta dal direttore artistico della Federazione, Mauro Pierfederici. La consegna dei riconoscimenti, dei quali si celebra la 31ª edizione, avverrà sabato 8 settembre alle 21.30 al Real Teatro Santa Cecilia; nella stessa serata sarà consegnato anche il Premio Ulisse Fita Sicilia 2018, trofeo con il quale la regione partecipa al Gran Premio del Teatro Amatoriale, circuito nazionale attivato dalla Federazione.
Sempre sul versante delle rappresentazioni, mercoledì 5 settembre “’a Cantunera” (serata a invito), happening animato da Fita Palermo e ospitato nella fucina culturale diretta da Sara Cappello, cantautrice dialettale palermitana. Giovedì 6 settembre, aperte al pubblico ad ingresso gratuito, “Conversazioni sul Teatro” alle 18 all’ex noviziato dei Crociferi (via Torremuzza 21): ad animarle sono attesi il maestro puparo Enzo Mancuso dell’opera dei pupi del teatro Carlo Magno, l’attore e regista Lollo Franco, il regista Daniele Franci, la docente dell’Università di Palermo Anna Sica e il consigliere comunale Giulio Cusumano. Ad aprire l’incontro sarà un breve saggio dell’opera dei pupi, prezioso patrimonio artistico della Sicilia. Alle 20.30, per i soli partecipanti alla Festa Fita, cena-spettacolo al Teatro Ditirammu, nel quartiere della Kalsa, in compagnia del gruppo musicale “I cugini della serenata”.
Aperta al pubblico, infine, sarà la visita animata al teatro Politeama in programma domenica 9 settembre: artisti della Fita, con la direzione artistica di Daniele Franci, faranno rivivere gli ambiente del teatro con le loro performance, per un originale e suggestivo viaggio nella sua storia. Ingressi a gruppi dalle 10 alle 12.30, gestiti dalla biglietteria del teatro (biglietto 5 euro).
“Da siciliano – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – sono onorato di accogliere qui la nostra Festa. Abbiamo scelto Palermo perché nella sua veste di Capitale Italiana della Cultura è lo scenario ideale per ribadire come il teatro amatoriale ne sia un protagonista di spicco, come ci viene sempre più riconosciuto anche a livello politico e legislativo”.
“Palermo e la Sicilia – sottolinea Antonella Messina, presidente regionale Fita – daranno il meglio di sé in questa settimana, nella quale tanti amici appassionati di teatro verranno a farci visita da tutta Italia. Ci stiamo impegnando perché la bellezza e l’energia della nostra terra lascino un segno indimenticabile”.
Il Teatro Politeama, tra le mete della Festa del Teatro a Palermo (per la foto si ringrazia MARCO ARCIELLO)
GALLERY
Partecipazione alla “Acchianata” di Santa Rosalia (03/09/2018)
Alcuni partecipanti all’evento. Al centro la presidente di Fita Sicilia, Antonella Messina
Conversazioni sul Teatro (ex Noviziato dei Crociferi 06/09/2018)
Dimostrazione dell’arte dei pupi
Enzo Mancuso parla del teatro dei pupi
Conversazione con la prof. Anna Sica
Il presidente Pace con Daniele Franci e Anna Sica
Da sinistra, Carmelo Pace, Enzo Mancuso, Antonella Messina (Fita Sicilia) e Rosalia Chiovaro (Fita Palermo)
Rosalia Chiovaro, Anna Sica, Carmelo Pace e Antonella Messina
Carmelo Pace, Lollo Franco, Antonella Messina e Giulio Cusumano
I cugini della Serenata (Teatro Ditirammu 06/09/2018)
Accademia del Teatro Fita 2018
Il gruppo dei partecipanti all’edizione 2018. Ad accoglierli all’arrivo, tra gli altri,
(a destra nella foto) il presidente nazionale Carmelo Pace e la presidente Fita Sicilia Antonella Messina
Festa di compleanno per uno dei giovani partecipanti all’Accademia, Flavio Ostuni
I ragazzi dell’Accademia del Teatro Fita in compagnia dell’attore e regista Pif
Accademia: fuori programma per le strade di Palermo e… tutto quanto fa spettacolo / 1
Accademia: fuori programma per le strade di Palermo e… tutto quanto fa spettacolo / 2
Alcuni momenti del percorso di formazione e dello spettacolo “Azzurro Mare”, scritto e diretto da Azzurra Viglianisi ed elaborato insieme ai ragazzi dell’Accademia del Teatro 2018.
Amicizia, impegno ed emozioni durante l’Accademia del Teatro 2018.
Selfie per Giovanni Ruffo, uno dei giovani partecipanti all’Accademia, in compagnia di Maria Grazia De Marco e Daniele Franci di ITAF
Sono oltre settanta gli appuntamenti che accompagneranno simbolicamente, in giro per l’Italia, la “Festa del Teatro 2018”, in programma a Palermo dal 2 al 9 settembre ed evento aggregativo più importante dell’anno per la Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), leader del settore a livello nazionale con oltre 1500 compagnie aderenti e più di 25mila iscritti.
Con la settimana palermitana a fare da capofila – essa stessa molto ricca di proposte – la “Festa Nazionale del Teatro” include una straordinaria varietà di declinazioni del “fare teatro” in casa Fita, tra spettacoli, rassegne, premi, laboratori, assemblee, tavole rotonde, congressi e manifestazioni dedicate all’amatorialità, il tutto concentrato principalmente nel mese di settembre, ma con qualche significativo allungo anche a ottobre (il calendario completo su www.fitateatro.it).
Un ruolo di primo piano avranno, in questo super-cartellone, gli Open Day Fita: giornate “porte aperte” che numerosi Comitati regionali e provinciali proporranno per far conoscere attività, servizi e progetti della Federazione nel territorio. Già fissati sono, a settembre, quelli di Puglia (15), Campania (15), Sicilia (21), Emilia Romagna (22), Umbria (22 e 23), Piemonte (23) e Veneto (27), mentre a ottobre toccherà a Toscana (6) e Lombardia (27).
“Sulla scia del successo ottenuto lo scorso anno – commenta Carmelo Pace, presidente della Federazione – abbiamo voluto riproporre questa sorta di agenda condivisa dell’attività Fita in Italia: un modo per sottolineare una volta di più quanto la nostra realtà sia capillarmente diffusa e quanto sia vivace l’azione delle nostre compagnie e delle nostre rappresentanze nel territorio. Anche grazie a questa sua diffusione e capillarità – continua Pace – la nostra Federazione sta ottenendo crescente attenzione a livello politico e legislativo e sta realizzando importanti progetti nazionali, come ‘Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale’, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali”.
Uno spettacolo che parla della Sicilia, pensato da una regista siciliana e proposto in Sicilia, a Palermo, durante la 31ª Festa del Teatro, di scena dal 2 al 9 settembre. Non poteva essere più radicata nel territorio che la ospiterà l’edizione 2018 dell’Accademia del Teatro Italiano, la residenza di formazione per giovani in programma, come sempre, nell’ambito dell’incontro fra associati più importante dell’agenda annuale della Fita, la Federazione Italiana Teatro Amatori. Tocca infatti ad Azzurra Viglianisi, 35 anni, catanese, regista, danzatrice e attrice della Compagnia Liotru della sua città, il compito di guidare la quindicina di giovani tesserati Fita selezionati in tutta Italia per questa nuova edizione dell’Accademia. Lo farà elaborando con loro il progetto “Azzurro Mare”, risultato vincitore tra quelli inviati alla commissione giudicatrice, guidata dal direttore artistico nazionale della Federazione, Mauro Pierfederici. «Volevo che lo spettacolo riguardasse la Sicilia: e il fatto che quest’anno la Festa si svolga proprio in questa regione – spiega – è un caso e un valore aggiunto insieme. La sua elaborazione non è stata facile: avevo mille idee, ma non trovavo il giusto filo conduttore; poi all’improvviso, durante un viaggio in treno (infinito) da Milano alla Sicilia, ho iniziato a buttare giù idee su idee nella mia agendina, che a Catania ho risistemato e a Lipari, appena due giorni prima della scadenza del bando, ho finalmente elaborato e spedito. Non so da dove sia nato, ma di certo dal mio amore per la Sicilia e dal desiderio di farla conoscere agli altri». Nel destino, comunque, qualcosa era scritto. Azzurra Vigialianisi ha infatti vinto l’edizione 2018 del “Liutrino”, premio che la sua compagnia assegna ogni anno ad un proprio componente under 40 anni distintosi nell’attività artistica, offrendogli la possibilità di partecipare per alcuni giorni alla Festa del Teatro. Della sua amata terra l’attrice punta ad esaltare i più diversi aspetti, agendo sui sensi dello spettatore: «Saranno coinvolti l’udito e la vista, naturalmente, ma anche l’olfatto, il tatto e il gusto, in una proposta sensoriale che coinvolgerà il pubblico a 360 gradi: una sperimentazione per chi vi assisterà, ma anche per i giovani dell’Accademia e per me, che non ho mai proposto un lavoro che coinvolgesse davvero e pienamente tutti i sensi. Unico limite a questo progetto – commenta – realisticamente è il tempo: ce ne vorrebbe tanto, per far venire fuori dai ragazzi tutto quello che hanno dentro. Ma quello che faremo sarà comunque importante e sentito: li ho chiamati uno a uno per conoscerli almeno telefonicamente e li ho sentiti molto carichi, pronti a tutto. Certo avremo un copione, nel quale ho inserito pagine di grandi autori siciliani, così da avere parti almeno un po’ codificate ma che risentiranno molto di quello che uscirà nel laboratorio, nel quale uniremo soprattutto teatro e danza».
Azzurra Viglianisi, scelta come regista dell’Accademia del Teatro 2018
È la Calabria la prima regione ad ospitare, dall’11 al 13 ottobre, i workshop di formazione promossi da “Fondamenta”, il grande progetto che la Federazione Italiana Teatro Amatori rivolge a giovani operatori in ambito sociale tra i 18 e i 30 anni, che verranno formati nell’uso dei linguaggi artistici ed espressivi tipici del teatro, in particolare del teatro di figura, come strumenti di promozione sociale in contesti di emarginazione, disagio o in presenza di categorie fragili. La partecipazione è aperta sia a persone già attive professionalmente nel settore, sia orientate ad esso per formazione scolastica o attitudine personale.
Il workshop calabrese – così come gli altri, in programma in diciannove regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano, fino al novembre 2019 – avrà una durata complessiva di 18 ore, si articolerà in tre moduli (informativo/esperienziale, didattica frontale e laboratori) e si svolgerà per i primi due moduli a Rossano Calabro, in provincia di Cosenza, mentre per il terzo, quello laboratoriale, a San Giorgio Albanese all’interno dello SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, messo a disposizione dal Comune.
Il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” è realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, ed è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Con questo primo workshop – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – il nostro progetto Fondamenta entra nel vivo, realizzandosi concretamente nel territorio. Ogni regione, infatti, avrà modo di declinare secondo le proprie esigenze l’opportunità da noi offerta: da un lato agendo in ambiti di suo specifico interesse, con un’azione mirata e di qualità; dall’altro – e il nostro obiettivo è principalmente questo – utilizzandola per innescare un circolo virtuoso di contatti, informazioni ed esperienze, essenziale per creare un interscambio continuo e pulsante fra realtà che operano nel sociale, enti locali e istituzioni».
Orgogliosa soddisfazione arriva dal presidente Fita Calabria, Consolato Latella, che a nome di tutti i comitati provinciali calabresi invita i giovani, le associazioni e i diversi enti ad accettare le sollecitazioni sociali, artistiche e umane che il progetto “Fondamenta” lancia su tutto il territorio, e a diventare promotori e testimoni di quella che è una strategica e indispensabile funzione del teatro: «Siamo felici – continua Latella – che la nostra regione possa essere il trampolino di lancio non per un mero progetto fine a se stesso, ma per quella che mi piace definire una “mission artistico-culturale”, intrisa di socialità e finalizzata ad una condivisione di idee, sogni, ambizioni, che fonde, attraverso la vitalità artistica del mondo giovanile, cuore, teatro e mente, e che si rivolge alla diversità come momento di normale crescita e arricchimento vicendevole».
«La rete di giovani per il sociale che la Fita vuole intessere con la dirompente forza del teatro – continua Latella – segna per la nostra regione, terra sensibile alle fragilità umane, un importante stimolo per alimentare un concreto vento di cambiamento, che guardi al teatro come tangibile strumento di operatività sociale».
Quindici i giovani che saranno selezionati per il workshop, scelti tra quanti presenteranno la propria candidatura entro le ore 13 del 10 settembre prossimo, inviando la scheda di adesione (pubblicata con il bando nel nostro sito), il curriculum vitae e la copia di un documento di identità a calabria@fitateatro.it con oggetto “Candidatura Workshop Fondamenta”.
Dopo la brillante esperienza dello scorso anno, torna la “Festa Nazionale del Teatro”: un cartellone variegato, coinvolgente e diffuso a livello nazionale, nel quale la Federazione Italiana Teatro Amatori condenserà dal 1° al 30 settembre prossimi un fitto e articolato carnet di appuntamenti, fissati in ogni parte della penisola per iniziativa delle compagnie aderenti e dei Comitati territoriali della Federazione, e con la 31ª Festa del Teatro, attesa a Palermo dal 2 al 9 settembre, come evento capofila. Segnalare i propri eventi affinché siano inseriti nella Festa Nazionale del Teatro è semplicissimo: le compagnie Fita non devono far altro che comunicarli con una email all’indirizzo segreteria@fitateatro.it entro il 25 agosto. «Tutto quanto fa teatro – spiega Carmelo Pace, presidente nazionale della Federazione, leader nel settore con oltre 1400 gruppi aderenti – è il benvenuto nel nostro calendario: spettacoli, festival e rassegne, stage e seminari; ma anche mostre di costumi, fotografie, locandine, presentazione di libri o incontri e convegni. Un ruolo di primo piano, naturalmente, avranno gli “Open Day” organizzati dai nostri Comitati provinciali e regionali: giornate pensate appositamente per “aprire le porte” delle nostre sedi e del nostro mondo sia agli appassionati, sia a chi ancora non conosce la grande e vivace realtà del teatro amatoriale”. Il programma della Festa Nazionale del Teatro sarà promosso e diffuso in tutta Italia.
Primo impegno oltre frontiera per i giovani partecipanti all’edizione 2018 di Itaf (International Theatre Academy of Fita), il percorso di alta formazione promosso dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), con la direzione artistica di Daniele Franci. L’appuntamento è in Belgio, al festival internazionale “Les Estivades” di Marche-en-Famenne, in programma quest’anno dal 3 al 10 agosto con “Tourbillon” come tema portante. E sarà un “vortice” dell’anima quello che gli “itafiani” presenteranno all’importante festival, proponendo in particolare, giovedì 9 agosto alle 20, lo spettacolo “180 La Legge dei Matti”, lavoro pensato nel 40° anniversario dell’approvazione della celebre “Legge Basaglia”, che cambiò la psichiatria nel nostro Paese. Nell’allestimento saranno impegnati gli otto giovani che, dallo scorso febbraio, hanno vissuto quattro settimane di formazione residenziale nella sede di Itaf, a Reggio Emilia, e con loro i quattro che hanno partecipato ad una speciale settimana di attività, che si concluderà appunto con questa esperienza in Belgio. Per gli otto “itafiani” il percorso si completerà in ottobre con un’ulteriore settimana di lavoro a Utrecht. «Teniamo particolarmente alle esperienze che facciamo vivere in Europa a questi ragazzi – commenta Daniele Franci, direttore artistico di Itaf – perché riteniamo abbiano un peso e un significato che va molto al di là della pur importante formazione squisitamente teatrale: sono occasioni di confronto con giovani di altre realtà, sguardi spinti al di là dell’orizzonte quotidiano, preziose opportunità di riflessione su se stessi e sui propri progetti». «Come Federazione – sottolinea Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – stiamo investendo sui giovani concretamente: sia al nostro interno, con proposte come Itaf o come l’Accademia del Teatro, quest’anno in programma alla Festa del Teatro a Palermo, dal 2 al 9 settembre; sia in un’ottica ancora più ampia, come con il grande progetto Fondamenta, che da ottobre offrirà in tutta Italia workshop gratuiti in teatro sociale a giovani dai 18 ai 30 anni». Intanto, proprio in questi giorni ITAF ha pubblicato un “diario fotografico”: attraverso gli scatti di Tamara Boscaino, un viaggio per immagini lungo i primi cinque anni di vita di questa straordinaria esperienza.
Alcuni ragazzi di Itaf durante una prova dello spettacolo che sarà proposto in Belgio al Festival “Les Estivades”
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.