Ultimi giorni a disposizione per gli operatori socioculturali, gli attori e gli educatori teatrali che intendono candidarsi come docenti per la conduzione dei workshop di “Fondamenta”: il grande progetto di teatro sociale organizzato dalla Federazione Italiana Teatro Amatori, che prevede 21 appuntamenti residenziali in tutto il Paese, fra il prossimo ottobre e il novembre 2019, rivolti a giovani operatori del settore tra i 18 e i 30 anni, che verranno formati nell’uso di linguaggi propri del teatro di figura, perché li possano applicare alla loro attività professionale. La candidatura, aperta a tutti, deve essere inviata entro le 13 del 31 luglio, secondo le modalità indicate nel bando, disponibile in questo sito nella sezione dedicata al progetto. I workshop, ciascuno rivolto a 15 giovani, si svolgeranno in 19 regioni e nelle province autonome di Trento e Bolzano, sempre dal giovedì al sabato. Tre i moduli formativi attraverso i quali si articoleranno: informativo/esperienziale; didattica frontale; laboratori. Per il primo modulo saranno selezionati operatori socioculturali con almeno cinque anni di esperienza lavorativa diretta sul campo e almeno tre progetti realizzati in ambito sociale. Per il secondo saranno invece individuati educatori teatrali, esperti di teatro di figura, con almeno tre anni di esperienza di teatro nel sociale e/o con almeno due progetti realizzati in tale ambito. Per il terzo, infine, la scelta cadrà su attori teatrali con conoscenze di base nel teatro di figura e di animazione, e che abbiano maturato almeno tre anni di esperienza di teatro nel sociale e/o con almeno due progetti realizzati in questo ambito. Alla valutazione delle candidature provvederà una commissione nominata da Fita. I risultati saranno pubblicati in questo sito entro 60 giorni dalla scadenza dei termini del bando. Il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” è realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, ed è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Gli iscritti alla Federazione Italiana Teatro Amatori di tutta la penisola possono assistere a prezzi convenzionati, particolarmente vantaggiosi, agli spettacoli in cartellone al Calatafimi Segesta Festival Dionisiache, di scena nel teatro antico della splendida città siciliana, nella provincia di Trapani. Grazie ad un accordo stretto tra il Comune, guidato dal sindaco Vito Sciortino, e Fita Sicilia, presieduta da Antonella Messina, i soci della Federazione potranno infatti giovarsi dello “sconto residenti”, che abbassa da 23 a 16 euro il prezzo del biglietto intero. Ricchissimo il programma del festival, firmato dal direttore artistico Nicasio Anzelmo, che si riallaccia alla tradizione degli spettacoli classici allestiti in questo luogo evocativo e ricco di fascino. Gli appuntamenti si concluderanno il 2 settembre. Cartellone completo, informazioni e contatti sono disponibili nel sito www.calatafimisegestafestival.it.
La locandina del festival, che si concluderà il 2 settembre
C’è tempo fino al 31 luglio per non perdere un’occasione davvero speciale: vivere, grazie alla Festa del Teatro Fita, tutta la magia, il fascino e la vivacità di Palermo, una delle città più belle d’Italia, insignita del titolo di Capitale italiana della Cultura per il 2018.
Sarà proprio qui, infatti, che si svolgerà dal 2 al 9 settembre prossimi la trentunesima edizione della “Festa del Teatro”, appuntamento annuale con il quale la Federazione Italiana Teatro Amatori chiama a raccolta tutti i suoi iscritti, proponendo un fitto cartellone tra momenti dedicati al relax e altri al teatro, occasioni di approfondimento sulla comune passione per la scena e altri dedicati alla condivisione, all’intrattenimento, al piacere di conoscersi fra “amatoriali” di tutta Italia.
Realizzata in stretta collaborazione con il Comitato regionale siciliano della Fita, la Festa del Teatro 2018 promette insomma di essere un vero e proprio “spettacolo”: sia quello vissuto sulla scena (con un ricco cartellone di appuntamenti), sia quello rappresentato dalle meraviglie paesaggistiche, storiche, artistiche e culturali di questa terra affascinante, circondata dal Mediterraneo. I suoi profumi e i suoi sapori, i suoi luoghi pulsanti di storia, la vivacità della sua vita artistica e culturale renderanno davvero unica una Festa intenzionata a lasciare il segno, anche grazie alle condizioni assolutamente vantaggiose riservate ai soci Fita e ai loro accompagnatori.
In più, per i giovani, appuntamento di formazione residenziale con l’Accademia del Teatro. E per le compagnie che vogliano mettersi in gioco, Premio Fitalia 2018 (per tutte le info leggete il bando).
Qui una presentazione generale della Festa e la scheda di adesione. E quando ricapita un’occasione come questa?
Pubblicato dalla Federazione Italiana Teatro Amatori il bando per la selezione dei docenti ai quali affidare, fra ottobre 2018 e novembre 2019, la conduzione dei workshop previsti in tutto il Paese dal Progetto “Fondamenta – Una Rete di Giovani per il Sociale”: 21 workshop residenziali rivolti a operatori del settore tra i 18 e i 30 anni, che verranno formati nell’uso di strumenti e linguaggi propri del teatro di figura, da applicare alla loro attività professionale.
Il bando è disponibile sia nell’apposito spazio riservato al Progetto in questo sito, sia attraverso i Comitati regionali della Federazione e i relativi canali di comunicazione. I docenti interessati dovranno inviare la propria candidatura entro le 13 del 31 luglio, secondo le modalità indicate nel bando.
I 21 workshop si svolgeranno in 19 regioni e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Ogni appuntamento sarà rivolto a 15 giovani, si svolgerà dal giovedì al sabato e sarà suddiviso in tre moduli formativi (informativo/esperienziale, didattica frontale, laboratori) e per ciascun modulo formativo saranno selezionati docenti rispondenti a specifiche caratteristiche: per il primo, operatori socioculturali con almeno cinque anni di esperienza lavorativa diretta sul campo e almeno tre progetti realizzati in ambito sociale; per il secondo, educatori teatrali, esperti di teatro di figura, con almeno tre anni di esperienza di teatro nel sociale e/o con almeno due progetti realizzati in tale ambito; per il terzo, attori teatrali, con conoscenze di base nel teatro di figura e di animazione, con almeno tre anni di esperienza di teatro nel sociale e/o con almeno due progetti realizzati in questo ambito.
Le candidature saranno valutate da una commissione nominata da Fita e i risultati saranno pubblicati in questo sito entro 60 giorni dalla scadenza dei termini del bando. Nel frattempo è stato perfezionato il calendario degli appuntamenti in programma in tutta Italia, anch’esso a disposizione in questo sito e attraverso la rete dei Comitati territoriali.
Il progetto è stato attivato dalla Fita, con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, grazie al finanziamento ottenuto vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Accensione dei motori per il Festival Nazionale “Maschera d’Oro”, la grande kermesse del teatro amatoriale organizzata dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori Fita nell’ambito del protocollo di collaborazione con la Giunta Regionale e con il patrocinio di Fita nazionale, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Provincia e Comune di Vicenza. Nel sito della Federazione veneta (www.fitaveneto.org) sono disponibili il bando e la scheda di partecipazione alla 31ª edizione della kermesse, che, dopo la speciale stagione del proprio trentennale, nel 2019 vedrà un altro anniversario importante da celebrare: il 25° anno di attività dell’abbinato Premio Faber Teatro, riconoscimento che Confartigianato Vicenza riserva alla compagnia vincitrice della “Maschera”, che grazie ad esso, per una sera, può esibirsi sul palcoscenico cinquecentesco dell’Olimpico di Vicenza, gioiello palladiano e teatro coperto più antico del mondo.
Per iscriversi alle selezioni, aperte a tutte le compagnie non professionistiche residenti nel territorio nazionale e condotte da una commissione tecnica, c’è tempo fino al 14 settembre, compilando l’apposita scheda e facendola pervenire, con la documentazione richiesta, alla segreteria di Fita Veneto, in stradella delle Barche 7 a Vicenza. I testi possono essere in lingua italiana, in lingua regionale o in qualsiasi altro linguaggio verbale o gestuale d’invenzione. La durata effettiva dello spettacolo dovrà essere superiore ai 70 minuti.
Sette le finaliste che si affronteranno al San Marco di Vicenza dal 9 febbraio al 23 marzo 2019, sempre con inizio alle 21. I vincitori saranno invece resi noti sabato 30 marzo, mentre la cerimonia di consegna del Faber si svolgerà all’Olimpico nel mese di maggio. In palio, come sempre, la Maschera d’Oro per la migliore compagnia e numerosi altri premi individuali e collettivi, oltre al premio per lo spettacolo più gradito dal pubblico.
Per ulteriori informazioni si può contattare la Segreteria Fita Veneto al numero 0444 324907 in orario di ufficio; e-mail: fitaveneto@fitaveneto.org.
«Vivere il teatro come strumento sociale e con un’attenzione particolare per i giovani fa parte del nostro Dna da sempre. Nell’attuare questo progetto, quindi, metteremo in campo il meglio di noi: la nostra diffusione capillare nel territorio, la nostra rete di competenze e relazioni, la nostra inesauribile energia».
Soddisfazione ed entusiasmo nelle parole di Carmelo Pace, presidente nazionale della Federazione Italiana Teatro Amatori; che nel dare il via ufficiale al progetto “Fondamenta – Una Rete di Giovani per il Sociale” di importo complessivo pari a oltre 373 mila euro, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, non perde però di vista concretezza e obiettivi: «Aver ottenuto l’approvazione di questo progetto nell’ambito del Bando del Terzo Settore – commenta – ci rende naturalmente orgogliosi, perché è un’ulteriore conferma della credibilità raggiunta dalla nostra Federazione, leader nel teatro amatoriale italiano con oltre 1400 compagnie aderenti, e del lavoro compiuto dalla nostra intera struttura, con l’Ufficio Progetti come capofila, in stretta collaborazione con la Commissione Formazione e l’Ufficio Stampa. Ma altrettanto forte – continua – è il senso di responsabilità che ci muove fin da queste prime fasi dell’operazione, che vede come partner l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone e che, nell’arco di un anno e mezzo circa, toccherà 19 regioni italiane, oltre alle due province autonome di Trento e Bolzano, arrivando a coinvolgere fino a 315 giovani operatori».
La macchina Fita si sta già muovendo a pieni giri. Durante l’estate sarà perfezionato il calendario dei 21 workshop teorico-pratici di teatro per il sociale che si svolgeranno da ottobre di quest’anno all’incirca fino alla fine del 2019. Ogni territorio, coinvolgendo enti locali e diversi portatori d’interesse, proporrà specifici bandi per individuare i ragazzi (tra i 18 e i 30 anni, già attivi nel settore) invitati a partecipare gratuitamente ai progetti formativi, articolati tutti dal giovedì al sabato, per un totale di 18 ore ciascuno, tra didattica e laboratorio, quest’ultimo da espletare in realtà che si occupino di disagio sociale.
Accanto a questa attività rivolta alle giovani forze del Terzo Settore, “Fondamenta” consentirà anche la creazione, tra l’altro, di una preziosa banca dati Fita delle proprie associazioni e delle esperienze in atto in questo ambito, così da facilitarne l’individuazione da parte di soggetti potenzialmente interessati e da stimolare l’interazione. Ma altro ancora è in preparazione in questi mesi, con il coinvolgimento di tutti i livelli dell’universo Fita.
«Quella che proponiamo – sottolinea il presidente nazionale Pace – è un’occasione da non perdere per gli enti locali, le associazioni di volontariato e gli operatori che, nel territorio, si occupano di sociale. E che tutto ciò sia rivolto ai giovani – conclude – ci conferma che in questo specifico ambito ci stiamo muovendo particolarmente bene: non a caso siamo l’unico ente teatrale italiano ad avere in atto un protocollo d’intesa sull’alternanza scuola lavoro siglato con il Ministero dell’Istruzione».
Per il progetto “Fondamenta – Una Rete di Giovani per il Sociale” è stato elaborato un apposito logo, che caratterizzerà tutta la comunicazione al riguardo e gli spazi ad esso dedicati nei siti e nei social federativi, a livello nazionale e territoriale.
I rappresentanti della F.I.T.A. (Federazione italiana teatro amatoriale) Giuseppe Minniti, consigliere nazionale, Nico Morelli, vicepresidente regionale, e Luisa Vaccaro, vicepresidente provinciale di Catanzaro, hanno preso parte alla seduta della III Commissione Consiliare (Sanità, attività sociali, culturali e formative) che si è svolta giovedì 14 giugno, presso l’Aula Commissioni del Consiglio Regionale della Calabria.
All’ordine del giorno, la Proposta di Legge n.326/10^ di iniziativa del consigliere Michele Mirabello in merito alle “Norme in materia di tutela e promozione del teatro amatoriale”.
Aprendo la discussione, il Presidente Mirabello ha subito chiamato in causa i rappresentanti F.I.T.A., chiedendo loro, appunto, quali fossero le motivazioni da addurre per un eventuale parere favorevole della commissione e offrire ai presenti i dati necessari per valutare la proposta.
Nico Morelli ha brevemente tracciato una sintesi dell’iter di questa proposta, sottolineando la valenza sociale di una legge che costituirebbe il primo esempio del genere a livello nazionale di legge sul teatro, e offrirebbe al mondo amatoriale piena dignità artistica, riconoscendogli una propria e ben definita identità.
“Chiediamo l’approvazione – ha poi rimarcato il delegato F.I.T.A. – per arginare la precarietà di un teatro che rappresenta oggi un dinamico strumento di promozione culturale della nostra regione ed un nevralgico anello di congiunzione tra il pubblico diffuso della Calabria, presente anche nei centri oiù perfierici, e il teatro dei professionisti del settore”.
Il consigliere regionale Greco ha espresso il suo plauso e consenso ad una proposta di legge che segna una lungimirante novità artistica. “Questa legge – ha continuato Greco – contribuisce alla riscoperta e valorizzazione del nostro senso di appartenenza, riuscendo a diffondere nel mondo la storia della regione Calabria attraverso gli accenti, i suoni, i colori del ‘vernacolo’ o semplicemente di quel passato artistico che è base della nostra identità culturale”.
Consenso è arrivato anche dal consigliere Baldo Esposito, che ha ammirato la proposta, determinante per il necessario e meritato riconoscimento di un teatro amatoriale che incide, per la sua variegata offerta artistica, su una determinante ed urgente politica culturale.
Il Presidente Mirabello ha così chiuso l’audizione dei protagonisti del teatro amatoriale comunicando che la proposta da loro avanzata e ampiamente discussa in sede di commissione sarebbe stata ulteriormente vagliata in altra sede commissariale, per poter poi essere presentata in Consiglio Regionale.
A conclusione della giornata, il consigliere Fita nazionale Minniti ha rivolto un ringraziamento a Mirabello, firmatario e sostenitore della proposta, per la sensibilità culturale dimostrata e per aver dato il via ad una “rivoluzione culturale amatoriale”, riconoscendo serietà e competenza a questa realtà, e sensibilizzando le autorità politiche sulla necessità di un lavoro di squadra finalizzato a dare nutrimento ad ogni “piccolo seme dell’arte, in tutte le sue forme”.
Il 25 maggio scorso è entrato in vigore il nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy che interessa anche le associazioni non profit.
«La Federazione si è subito adeguata – dichiara il presidente nazionale Carmelo Pace – confermando ancora una volta l’attenzione su temi importanti, come quello della riservatezza dei dati dei propri associati. Consapevoli della grande confusione che tale regolamento ha creato nel settore e dell’incertezza interpretativa delle norme, nei prossimi giorni invieremo alle nostre associazioni una prima indicazione in materia, che servirà a rispettare i requisiti minimi, anche per evitare che, prese dallo sconforto, possano essere vittima di numerose indicazioni e proposte commerciali, spesso finalizzate a terrorizzare per guadagnare. Saremo cauti, anche perchè sarà emanato un decreto legislativo recante le disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/679 e da esso – conclude Pace – potranno giungere altre indicazioni».
L’informativa nazionale diretta alle associazioni, ai loro tesserati e ai quadri territoriali della Fita è consultabile nel sito federativo (clicca qui) ed è stata inviata a tutti via mail.
Una convenzione speciale lega quest’anno il Festival dei 2 Mondi di Spoleto e la Federazione Italiana Teatro Amatori: i tesserati Fita potranno infatti godere di uno sconto del 20% sugli appuntamenti della celebre manifestazione, la cui 61a edizione riempirà di lirica, musica, danza, teatro e altre arti il suggestivo centro umbro dal 29 giugno al 15 luglio; riduzione del 10%, invece, per l’opera inaugurale, così come per tutto il merchandising del Festival; esclusi dalle riduzioni solo il concerto finale e il live di Francesco De Gregori.
Un programma intenso e variegato
Stuzzicante il carnet dell’offerta artistica, che prenderà il via venerdì 29 giugno e domenica 1 luglio con la nuova produzione Minotauro, opera lirica in 10 quadri commissionata alla compositrice Silvia Colasanti, che nel 2017 firmò il Requiem per i terremotati, e affidata all’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole, diretta da Jonathan Webb. Nuova produzione anche per l’oratorio drammatico in 11 scene e un prologo Jeanne d’Arc au Bûcher di Arthur Honegger e Paul Claudel, che chiuderà il cartellone domenica 15 luglio e avrà come protagonista il premio Oscar Marion Cotillard, con la regia di Benoît Jacquot, la direzione dell’Orchestra Giovanile Italiana assegnata a Jérémie Rhorer e la partecipazione del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e del Coro delle Voci Bianche.
Sempre sul fronte musicale, giovani talenti al centro della scena per i Concerti di Mezzogiorno, eseguiti da “promesse” provenienti dai maggiori conservatori italiani e vincitori del Premio Nazionale delle Arti; i Concerti della Sera, invece, saranno a cura del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia. Grande attesa, infine, per il concerto di Francesco De Gregori, in programma sabato 7 luglio in piazza Duomo. Quanto alla danza, il Festival ospiterà opere dei coreografi Lucinda Childs, Jean-Claude Gallotta e John Neumeier.
Tanti appuntamenti con il teatro
Per il teatro, in un ideale ponte con la musica, attesa per The Beggar’s Opera di John Gay e Johann Christoph Pepusch, quell’Opera del mendicante che ispirò Bertolt Brecht per la sua Opera da tre soldi con le musiche di Kurt Weill: l’allestimento si avvale dell’ideazione musicale di William Christie e della regia di Robert Carsen che ne firma anche la nuova versione a quattro mani con Ian Burton. Il lavoro sarà portato sulla scena da venerdì 6 a domenica 7 luglio da un nutrito gruppo di attori e dai musicisti dell’ensemble Les Arts Florissants.
Giovedì 12 e venerdì 13 luglio appuntamento con Si nota all’imbrunire, scritto e diretto da Lucia Calamaro con Silvio Orlando, Riccardo Goretti, Roberto Nobile, Alice Redini e Maria Laura Rondanini. La storia è quella di un uomo che vive in una solitudine sempre più stretta e radicata, un isolamento dagli altri, dalla vita e da se stesso che lo ha portato a non voler più nemmeno camminare. Con lui e con la sua “solitudine sociale” si confrontano figli e fratello.
Da giovedì 12 a domenica 15 luglio toccherà a Bells and Spells, spettacolo ideato e diretto da Victoria Thierrée Chaplin, con Aurélia Thierrée e Jaime Martinez. La Thierrée veste i panni di una cleptomane che si ritrova sopraffatta dagli oggetti che desidera, a creare un sorprendente gioco teatrale.
Due grandi nomi del teatro italiano – Ugo Pagliai e Manuela Kustermann – per Dopo la prova, di Ingmar Bergman, per la regia di Daniele Salvo, con le scene di Alessandro Chiti, da venerdì 13 a domenica 15 luglio. Un anziano regista, una giovane attrice, il ricordo di una donna scomparsa da tempo: un confronto a più voci che scandaglia le profondità dell’anima.
Alessandro Baricco legge Alessandro Baricco sabato 30 giugno e domenica 1 luglio. Accadrà per Novecento. «Dopo vent’anni di messe in scena, in ogni parte del mondo, con tutti gli stili, con artisti completamente diversi uno dall’altro, ho pensato che tornare un po’ alla voce originaria di Novecento potesse essere una cosa interessante, per me e per il pubblico. Un modo di riascoltare quella musica col sound che avevo immaginato per lei» scrive Baricco di questa lettura, per la quale ha chiesto musiche originali a Nicola Tescari e “un´impaginazione” adeguata a Tommaso Arosio ed Eleonora De Leo.
Ancora un grande nome del teatro italiano, Franco Branciaroli, per Lettere a Nour di Rachid Benzine, proposto da venerdì 6 a domenica 8 luglio nella traduzione italiana curata da Anna Bonalume e con la regia del giovane e talentuoso Giorgio Sangati. Sul palco, con Branciaroli, Marina Occhionero e il trio Mothra (Fabio Mina, Marco Zanotti e Peppe Frana). Dall’autore di Abbiamo tante cose da dirci, un dramma epistolare che ha per protagonisti un padre musulmano praticante e progressista e una figlia pronta a seguire il musulmano integralista di cui si è innamorata.
Sabato 7 e domenica 8 luglio, con la regia di Francesco Frisari, toccherà al giornalista e scrittore Corraudo Augias, allo storico Emilio Gentile e all’attore Massimo Popolizio condividere il palcoscenico per Mussolini: io mi difendo!, spettacolo nel quale gli autori danno voce ad un Mussolini redivivo chiamato a rispondere in merito ad alcuni avvenimenti che hanno segnato la storia del nostro Paese durante gli anni del suo potere, dalla fondazione dei Fasci di Combattimento al delitto Matteotti, dalle “leggi fascistissime” a quelle razziali.
Adriana Asti sulla scena sabato 14 luglio in Donna Fabia da Carlo Porta, per la regia di Marco Tullio Giordana: un’intrigante incursione nella produzione del poeta milanese (1775-1821), affidata alla celebre attrice. E se da giovedì 5 a sabato 7 luglio l’appuntamento sarà con Ramona, lavoro scritto e diretto da Rezo Gabriadze per attori e burattini, dal 30 giugno al 15 luglio, nella Palestra di San Giovanni di Baiano, toccherà a Giudizio. Possibilità. Essere. Esercizi di ginnastica su La morte di Empedocle di Friedrich Höderlin da eseguire in una palestra di Romeo Castellucci, con Silvia Costa, Laura Dondoli, Irene Petris e Alice Torriani e dieci figuranti: una nuova prova della Socìetas Raffaello Sanzio.
Sabato 30 giugno e domenica 1 luglio spazio a Decameron 2.0, dall’opera di Giovanni Boccaccio, con ideazione, regia e video di Letizia Renzini e drammaturgia di Theodora Delavault: una produzione del Teatro Metastasio di Prato con la collaborazione del Festival di Spoleto.
Ma spazio anche ai giovani, grazie alla collaborazione ormai decennale tra il Festival e l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” nonché con le principali scuole di teatro europee aderenti al progetto “European Young Theatre”.
Informazioni
La direzione artistica del Festival è di Giorgio Ferrara. L’evento ha il sostegno, in particolare, di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Umbria, Comune di Spoleto, Fondazione Carla Fendi, Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, Banca Popolare di Spoleto del Gruppo Banco Desio, Intesa SanPaolo, Monini, Fabiana Filippi, Enel e BMW.
Il programma integrale del Festival, completo di informazioni su orari, sedi degli spettacoli e costo dei biglietti, è disponibile nel sito www.festivaldispoleto.com.
Un momento della conferenza stampa di presentazione del 61° Festival dei 2 Mondi FOTO: ELVIRA PICCHIONI
Una scena di The Beggar’s Opera
Franco Branciaroli proporrà Lettere a Nour, per la regia di Giorgio Sangati
Marion Cotillard, premio Oscar, tra i protagonisti del Festival
Silvio Orlando, atteso a Spoleto con Si nota all’imbrunire di Lucia Calamaro FOTO: NEVIO VITALI
Francesco De Gregori, atteso in concerto in piazza Duomo
L’immagine simbolo del Festival
Il banner di Fita nazionale per il sito del festival dei 2 Mondi
Un’occasione speciale per unire alla scoperta di una delle città più belle d’Italia il piacere di condividere con tanti appassionati il proprio amore per il palcoscenico.
È quanto propone l’annuale “Festa del Teatro” organizzata dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), che per la propria 31ª edizione, dal 2 al 9 settembre, ha scelto Palermo come scenario di un ricco e stuzzicante cartellone di eventi e manifestazioni: un po’ vacanza, fra ampi spazi dedicati al relax, alle escursioni, al mare, alle tradizioni e alla gastronomia; e un po’ opportunità di formazione e informazione in materia teatrale, fra incontri con personalità del mondo dello spettacolo, opportunità di confronto e approfondimento.
Capitale italiana della Cultura per il 2018, Palermo si prepara dunque a dare il meglio di sé in una settimana nella quale Fita nazionale, in stretta collaborazione con il proprio Comitato regionale siciliano, proporrà anche due dei suoi fiori all’occhiello: la tradizionale Accademia del Teatro, esperienza formativa residenziale di una settimana rivolta a giovani iscritti selezionati nelle diverse regioni, e l’annuale Premio Fitalia, che darà lustro al meglio dell’amatoriale italiano.
Oltre alla ricchezza della proposta sia turistica che artistica, da sottolineare anche la convenienza dell’offerta lanciata da Fita ai suoi iscritti, con prezzi estremamente vantaggiosi e pacchetti omnicomprensivi, per una “vacanza teatrale” davvero piacevole e senza pensieri.
Le iscrizioni sono aperte dal 21 maggio al 31 luglio. Tutte le informazioni nelle schede allegate.
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