Viva soddisfazione in casa della Federazione Italiana Teatro Amatori, per l’andamento estremamente positivo delle iscrizioni in atto a livello nazionale: a metà novembre, infatti, è già stata raggiunta la quota di compagnie iscritte ottenuta a fine 2017 (1.415) e più di 600 sono i nuovi soci tesserati, il cui totale sta già sfiorando le 24mila unità.
«Il merito per questo ottimo risultato – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – è da ascrivere a tutta la struttura territoriale della Federazione, che opera in piena sintonia con quella nazionale, dando valore alle tante iniziative messe in campo, che attraggono sempre di più l’interesse delle compagnie amatoriali che operano nel territorio. Sono risultati che creano entusiasmo e voglia di impegnarsi in questo settore che, ormai, è giustamente e pienamente riconosciuto come fondamentale per il mondo dello spettacolo in Italia, oltre che per la crescita culturale e sociale delle comunità».
Proprio a tale riguardo, in questi mesi Fita nazionale ha dato il via al progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”: una grande operazione finanziata grazie ad un bando del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, consistente in ventuno workshop gratuiti territoriali (uno per regione, due in Trentino-Alto Adige) rivolti a giovani dai 18 ai 30 anni formati, in 18 ore teorico-pratiche, sull’uso del linguaggio teatrale, da applicare in contesti sociali, di disagio e fragilità. Già attuati a partire dallo scorso ottobre in Calabria, Umbria e Piemonte, in svolgimento proprio in questi giorni (dal 21 al 24 novembre) in Sicilia e da gennaio a novembre del prossimo anno in programma in tutte le altre regioni italiane, i workshop costituiranno però – commenta ancora Pace – «solo una parte, per quanto importante, del progetto Fondamenta, che mira a creare una rete di contatti, incontri, informazioni ed esperienze nel territorio, mettendo in collegamento istituzioni, enti locali e realtà artistiche che si occupano di questo delicato settore, con Fita come parte attiva di un circolo virtuoso e dinamico di sinergie da stimolare e rendere concretamente utili per le comunità».
La Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) e il suo Centro nazionale di ricerca e alta formazione parteciperanno domenica 4 novembre a Trento, con inizio alle 10 al Teatro San Marco, alla Giornata Teatrale Trentina indetta dalla Co.F.As. in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento – Assessorato alla Cultura.
Una giornata dedicata ad una riflessione importante per il settore: gli operatori si confronteranno infatti intorno al tema “Facciamo teatro per dire qualcosa a qualcuno”, argomento sul quale Fita, proprio in questi mesi, ha intrapreso un percorso particolarmente significativo, attraverso il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, che con ventuno workshop regionali gratuiti (due dei quali previsti a Trento e Bolzano, rispettivamente dal 13 al 16 e dal 27 al 30 giugno) formerà oltre trecento giovani dai 18 ai 30 anni sull’impiego del linguaggio teatrale in situazioni di disagio sociale e fragilità.
Altrettanto di spessore l’attività che Fita svolge attraverso il proprio Centro di ricerca e alta formazione, che a Trento sarà rappresentato da Daniele Franci, che ne è il direttore artistico, e Maria Grazia De Marco: a loro il compito di condurre un’analisi sulla formazione nel teatro amatoriale e nelle scuole, seguita da un’animazione attraverso tecniche di comunicazione attiva. Nel pomeriggio, alle 15, i lavori proseguiranno proponendo anche alcuni estratti dello spettacolo “180 La Legge dei matti”, ispirato ai 40 anni della legge Basaglia e creato durante il percorso formativo Itaf (International Theater Academy of Fita) di quest’anno, conclusosi pochi giorni fa a Utrecht, in Olanda.
«Ringrazio Co.F.As. – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – che ha scelto la nostra Federazione per confrontarsi su un tema che sintetizza l’essenza del teatro amatoriale ed il suo fondamentale ruolo nel territorio. È altresì importante che due realtà molto attive e strutturate come le nostre collaborino per un fine comune: la prossima tappa in tal senso è fissata per giugno, quando Fita, grazie a Co.F.As., porterà a Trento e Bolzano il suo progetto nazionale “Fondamenta”, che mira a creare con il teatro una rete di giovani che si impegnino nel sociale».
Una scena dello spettacolo Itaf “180 la legge dei matti” FOTO: FEDERICO GUIDETTI
Prosegue a Palermo, da mercoledì 21 a venerdì 23 novembre, il calendario dei workshop di formazione promossi da “Fondamenta”, il grande progetto che la Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) rivolge a giovani tra i 18 e i 30 anni, già attivi come operatori in ambito sociale o comunque interessati alla materia. Partner dell’evento è il Comune di Palermo, attraverso l’Assessorato alle Attività Sociali guidato dall’assessore Giuseppe Mattina.
Commenta la presidente regionale Fita, Antonella Messina: «Fondamenta è un grande progetto che trasforma la passione per il teatro in strumento di promozione sociale nelle aree di emarginazione, di disagio e in presenza di categorie fragili. Il progetto è rivolto ai giovani dai 18 ai 30 anni e coinvolge tutte le regioni d’Italia. Sensibilizzare e formare i giovani a donarsi agli altri mantenendo la propria passione è fondamentale per una vita individuale e sociale migliore».
I partecipanti, sotto la guida di esperti docenti, verranno formati nell’uso dei linguaggi artistici ed espressivi tipici del teatro, in particolare del teatro di figura, da utilizzare come strumenti di promozione sociale. Il bando del workshop regionale siciliano è pubblicato nella sezione Fondamenta del sito nazionale www.fitateatro.it e le domande di partecipazione dovranno essere inviate, con curriculum vitae e copia di un documento di identità, all’indirizzo e-mail sicilia@fitateatro.it, con oggetto “Candidatura workshop Fondamenta”, entro le 13 di lunedì 12 novembre.
Della durata complessiva di 18 ore, aperto a 15 giovani, il percorso formativo si articolerà in tre moduli (informativo/esperienziale, didattica frontale e laboratori) e si svolgerà a Palermo in appositi locali situati a Palazzo delle Aquile, in Piazza Pretoria, per i primi due moduli, mentre il terzo avrà come base il Centro per Ciechi “Ignazio Florio”, in via Angiò. I risultati della selezione, effettuata da una commissione Fita, saranno resi noti entro venti giorni dalla scadenza del bando. I partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento dei workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Sabato 24 novembre, inoltre, si svolgerà un evento conclusivo aperto al pubblico, volto ad illustrare quanto effettuato nel corso del workshop e occasione per una riflessione condivisa su questo tipo di applicazioni sociali del linguaggio teatrale.
Il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” prevede complessivamente 21 workshop, uno per ogni regione e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
«Con questi workshop – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – puntiamo prima di tutto a dare a questi ragazzi strumenti di formazione concreti e di alto livello, ma vogliamo anche sottolineare l’importanza che il teatro riveste in ambito sociale, soprattutto in situazioni di fragilità e di crisi, sia individuali che di comunità. Inoltre – conclude Pace – ci stiamo impegnando affinché nel territorio si crei una rete di autentiche competenze nel settore e si inneschi una sinergia efficace tra soggetti attivi in questo ambito, enti e istituzioni».
Con un incontro pubblico, svoltosi domenica 14 ottobre presso il palazzo di San Bernardino a Corigliano-Rossano, si è concluso il primo workshop di “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il progetto realizzato da Fita (Federazione Italiana Teatro Amatori) e rivolto a giovani dai 18 ai 30 anni già attivi come operatori nel sociale o interessati all’uso del linguaggio teatrale in questo ambito.
Un momento di condivisione del lavoro svolto, durante il quale i ragazzi hanno ripercorso i tre giorni di formazione di cui sono stati protagonisti ed hanno trasmesso ai presenti gli stimoli ricevuti dai loro formatori Imma Guarasci, Virginia Marasco e Francesco Pileggi. Dalle loro parole è emerso come l’appuntamento calabrese sia stato caratterizzato da “contaminazione” culturale, linguistica e umana, in un perfetto intessersi di diversità. Particolarmente arricchente, al riguardo, si è rivelata la sperimentazione svolta all’interno dello SPRAR di San Giorgio Albanese, dove la contaminazione culturale si è trasformata in pura emozione: una testimonianza concreta, per i giovani, di come il teatro non sia semplice finzione ma, prima di tutto, espressione di vita.
All’incontro ha partecipato tra gli altri il vicesindaco di San Giorgio Albanese, Sergio Esposito, che ha seguito i ragazzi durante tutta la loro permanenza, non limitandosi ad aprire le porte dello SPRAR, ma cercando di testimoniare la straordinarietà di vivere quotidianamente la diversità. Il vicesindaco ha inoltre comunicato la piena disponibilità della sua amministrazione a collaborare con Fita per un altro importante progetto dedicato al servizio civile e anch’esso legato al tema della socialità.
Soddisfazione è arrivata anche dal Sub-Commissario Prefettizio di Corigliano Rossano, Donato Michele Lizzano, che ha espresso il suo apprezzamento per il progetto Fondamenta, importante perché volto alla fusione come strumento di crescita culturale ed umana, dichiarandosi anch’egli disponibile ad una sinergia con la Federazione.
Viva soddisfazione per l’esperienza calabrese è stata espressa da Antonio D’Amico, presidente del comitato Fita di Cosenza, e da Consolato Latella, presidente regionale Fita Calabria, che ha sottolineato l’orgoglio per l’ottimo avvio dato proprio dalla Calabria al progetto, che toccherà tutte le regioni italiane, a dimostrazione del fatto che il lavoro di squadra è il segreto di ogni successo, nonostante le incognite che vi sono sempre prima di un importante viaggio.
All’incontro ha partecipato anche il responsabile dell’Ufficio Progetti Fita, Giulio Ustica, che ha ricordato gli obiettivi di “Fondamenta”. Dalla Calabria, quindi, un positivo taglio del nastro per questa grande operazione, che vede Fita impegnata a creare una viva rete di esperienze, contatti e collaborazioni fra realtà che operano in questo settore.
Conto alla rovescia per l’inizio di “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il progetto realizzato da F.I.T.A. (Federazione Italiana Teatro Amatori) in collaborazione con istituzioni e associazioni nazionali e del territorio. Da giovedì 11 a domenica 14 ottobre, il progetto F.I.T.A. partirà ufficialmente dalla Calabria, con il primo dei numerosi workshop di carattere nazionale, in programma in diciannove regioni e nelle Province autonome di Trento e Bolzano. Il workshop calabrese si svolgerà tra Rossano Calabro e San Giorgio Albanese all’interno dello SPRAR, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, messo a disposizione dall’amministrazione comunale. Un’opportunità di crescita artistica ed umana offerta ai 15 giovani scelti per prendere parte all’iniziativa e dare il via ad un vincente connubio di socialità e teatralità, attraverso il quale saranno numerose le sollecitazioni culturali da apprendere e, poi, applicare e diffondere. Una tre-giorni di lezioni teoriche e sperimentazioni pratiche, affidate ad un team di esperti docenti-formatori attivi nel settore teatrale calabrese: Imma Guarasci da Cosenza; Francesco Pileggi da Lamezia Terme; Virginia Marasco da Rossano. La Federazione del Teatro Amatoriale vuole educare i più giovani all’universalità dell’arte teatrale, che guarda alla diversità, nel caso specifico di “Fondamenta”, come occasione per stringere legami, tessere reti umane, che trovano ricchezza nella differenza di colore, cultura, lingua, ma uguaglianza di emozioni, siano esse sorrisi o lacrime. Domenica 14, con una manifestazione nella suggestiva cornice del Teatro Paolella di Rossano Calabro, i protagonisti del primo workshop “Fondamenta” condivideranno con il pubblico, cittadini, appassionati e curiosi, la rete intessuta fra giovani per il sociale, dimostrando concretamente come poter stabilire empatia umana e linguistica emozionale, attraverso la metodologia teatrale. Soddisfazione arriva dai presidenti di tutti i comitati provinciali di F.I.T.A. Calabria che, investiti di questo ruolo inaugurale del Progetto nazionale “Fondamenta”, auspicano una lunga scia positiva tracciata a partire dalla propria terra, una regione che oggi, nonostante le numerose criticità del quotidiano, dimostra di essere terra di arte e accoglienza e dove il cuore pulsante vince su ogni forma di separazione, sia essa geografica, politica o culturale.
Tappa in Piemonte per “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale”, il grande progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) dedicato all’uso del linguaggio teatrale come strumento di promozione in contesti di emarginazione e disagio o in presenza di categorie fragili. In collaborazione con la Circoscrizione 1 del Comune di Torino, Fita proporrà da giovedì 8 a sabato 10 novembre un workshop in materia, aperto a quindici giovani tra i 18 e i 30 anni, già attivi come operatori sociali o interessati all’argomento.
Per candidarsi la domanda va presentata entro le ore 13 di sabato 20 ottobre, inviando la scheda di adesione (pubblicata con il bando), il curriculum vitae e la copia di un documento di identità a segreteria@fitapiemonte.it con oggetto “Candidatura Workshop Fondamenta”. La selezione sarà effettuata da una commissione Fita e i risultati saranno resi noti entro venti giorni dalla scadenza del bando.
Il workshop sull’uso sociale del linguaggio teatrale (quello di figura in particolare) si svolgerà a Torino, in appositi locali siti in via Dego, 6, e in una struttura di degenza per soggetti svantaggiati. Avrà una durata complessiva di 18 ore e si articolerà in tre moduli: informativo/esperienziale; didattica frontale; laboratori. I partecipanti selezionati dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento dei workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Nella giornata di domenica 11 novembre, inoltre, è previsto un evento di divulgazione sul territorio di quanto proposto da “Fondamenta”.
“Siamo orgogliosi di promuovere e supportare in modo concreto la funzione sociale del teatro – commenta Raffaele Montagnoli, presidente Fita Piemonte – come strumento operativo da offrire a chi è vicino e lavora ogni giorno con soggetti in difficoltà. Per questo, con grande attesa e impegno stiamo organizzando la tappa piemontese del progetto ‘Fondamenta’, auspicando che il nostro territorio colga appieno questa importante opportunità di incontro e crescita dedicata ai giovani e al mondo del sociale”.
Realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In tutto, fino al novembre del prossimo anno, sono in programma ventuno workshop regionali (due in Trentino – Alto Adige, nelle province di Trento e Bolzano).
«Gli obiettivi del nostro Progetto – commenta il presidente nazionale Fita, Carmelo Pace – sono molteplici. In prima battuta, vogliamo offrire a questi giovani un bagaglio tecnico di qualità in materia. Ma vogliamo anche stimolare quanto più possibile l’interesse sulle applicazioni sociali del teatro e sottolineare, in tale ottica, le potenzialità uniche del teatro amatoriale, viste la versatilità e la diffusione nel territorio che lo caratterizzano. Strada facendo, inoltre, costituiremo una banca dati di informazioni e contiamo di creare una rete di contatti e collaborazioni fra istituzioni e realtà attive nel settore».
Applausi ed emozioni sabato 8 settembre scorso al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo, dove si è svolta la serata dedicata ai Premi Fitalia 2018, riconoscimento istituito dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) e tradizionalmente assegnato in occasione della Festa del Teatro, giunta quest’anno alla 31ª edizione.
Cinque le categorie nelle quali si è articolato il premio, affidato al giudizio di una commissione coordinata dal direttore artistico nazionale della Federazione, Mauro Pierfederici. Per il Teatro di Narrazione la vittoria è andata alla compagnia Colpo di Maschera di Fasano, in provincia di Brindisi, per lo spettacolo “A Vigevano si spacca” di Mimmo Capozzi. Nel Comico-brillante si è imposta la compagnia Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo) per “La baionetta e la croce” di Alessandro Morganti e Angelo Pecorelli, e nel Classico il Teatro dell’Accadente di Forte dei Marmi (Lucca), in lizza con “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee. Nella Commedia musicale-musical vittoria de La Cittadella del Musical di Cittadella, in provincia di Padova, sul gradino più alto del podio grazie a “Miss Hairspray – Grasso è bello” di O’Donnel e Shaiman, mentre nella categoria Tragedia la vittoria è andata alla compagnia Incontri di Portici (Napoli) per “Il baciamano” di Manlio Santanelli.
L’evento, guidato con eleganza dal giornalista e conduttore televisivo Salvo La Rosa, ha dato spazio anche ad altre emozioni, a cominciare dalla proclamazione dei vincitori dei Premi Ulisse 2018, riconoscimento con il quale Fita Sicilia partecipa al Gran Premio del Teatro, circuito nazionale cui aderiscono numerosi comitati regionali della Federazione: la vittoria è andata alla compagnia C.A.S.T. di Carini (Palermo) per lo spettacolo “Cercasi tenore” di Ken Ludwig, che quindi rappresenterà la Sicilia al concorso.
Tanti gli ospit, tra i quali Pasquale Scimeca, direttore didattico del Centro sperimentale di cinematografia di Palermo, Nunzio Ortolano, celebre compositore e autore di musiche anche per il teatro, Elisa Parrinello del Teatro Ditirammu, il regista cinematografico e docente Pippo Gigliorosso e la cantautrice Sara Cappello della Cantunera.
Due i riconoscimenti speciali assegnati nel corso della serata, entrambi alla prima edizione.
Il Premio Fita Sicilia alla Carriera, consegnato dalla presidente regionale Antonella Messina, è andato a Gianni Nanfa, attore e regista protagonista di un teatro comico di qualità, come ricordato nella motivazione: “Molto amato dai siciliani – si legge tra ‘altro nella motivazione – si distingue perché è un personaggio colto e raffinato nell’interpretazione e nella scelta dei testi comici. Negli anni, con i suoi spettacoli, ha interpretato tendenze, modi di vivere, temi di attualità riuscendo a farci ridere di noi stessi. Fautore della risata come terapia, ha detto: ‘Più che diffidare, bisogna essere comprensivi con chi non ride mai … è stata loro negata l’area del gioco senza la quale, purtroppo, ogni essere umano vegeta, ma non vive’”.
All’attore e regista Lollo Franco (che al pubblico ha regalato l’intensa interpretazione di una lettera di Cagliostro alla madre, dal carcere di Londra) è invece andato il Premio Fita “Il Teatro per il Sociale”, consegnatogli dal presidente nazionale della Federazione, Carmelo Pace: “La Fita – recita tra l’altro la motivazione -, che con le sue associazioni agisce spesso in territori con situazioni socialmente difficili, con questo premio vuol segnalare Lollo Franco, per altro ideatore e iniziatore dell’attività di ‘Teatro in carcere’, per aver valorizzato il Teatro Sociale ove il fine è il benessere delle persone, dei gruppi, della comunità e il teatro è il mezzo, il veicolo considerato migliore per arrivarci”.
Ospite della serata è stato anche il Ministro di Malta Deo De Battista, segretario parlamentare con delega Valletta 2018, Capitale europea della Cultura. Nel consegnare la medaglia celebrativa a lui e al consigliere comunale di Palermo Giulio Cusumano, in rappresentanza del sindaco, il presidente Pace ha annunciato l’avvio delle relazioni tra Fita a Malta.
Colpo di Maschera di Fasano (Brindisi)
Quelli del Martedì di Caprarola (Viterbo)
Teatro dell’Accadente di Forte dei Marmi (Lucca)
La Cittadella del Musical di Cittadella (Padova)
Compagnia Incontri di Portici (Padova)
Premio Fita – Il Teatro per il Sociale a Lollo Franco
Un momento dell’incontro con il Ministero di Malta, Deo De Battista, e il consigliere comunale Giulio Cusumano, in rappresentanza del sindaco di Palermo
Il maestro Nunzio Ortolano al pianoforte, con Gaetano Ortolano al violoncello e Nancy Mazzeo al flauto
“Fondamenta – Una Rete di Giovani per il Sociale” è un progetto reso possibile grazie ad un finanziamento ottenuto dalla Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), vincitrice di un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Partner di “Fondamenta” sono l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone. Il progetto prevede la realizzazione di 21 workshop, che si terranno dal prossimo mese di ottobre a novembre 2019 in 19 Regioni e nelle province autonome di Trento e Bolzano. Ciascun workshop si svolgerà dal giovedì al sabato e sarà suddiviso in tre moduli formativi (informativo/esperienziale, didattica frontale e laboratori) e per ciascun modulo saranno selezionati dei docenti. Fita Umbria è tra i primi comitati regionali ad avviare il progetto, insieme ai partner istituzionali Comune di Stroncone e Comune di Monteleone di Spoleto. I laboratori si terranno da giovedì 25 a sabato 27 ottobre, coinvolgendo 15 giovani a Stroncone, nella sala conferenze del Circuito Museale, in Piazza della Libertà, ed il workshop in una struttura di accoglienza per soggetti con disagi sociali. I dettagli sono indicati nel bando, volto alla selezione di partecipanti idonei ai corsi gratuiti. La partecipazione è aperta sia a persone già attive professionalmente nel settore, sia orientate ad esso per formazione scolastica o attitudine personale. Le candidature devono essere inviate entro le ore 13 del 25 settembre a umbria@fitateatro.it con oggetto “Candidatura Workshop Fondamenta”, unitamente a curriculum vitae e copia di un documento di identità. La selezione sarà effettuata da una commissione Fita e i risultati saranno resi noti entro venti giorni dalla scadenza del bando. La pubblicazione ha valore di notifica a tutti gli effetti. I partecipanti selezionati dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento dei workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. Domenica 28 ottobre, infine, si svolgerà un evento di divulgazione sul territorio di quanto proposto da “Fondamenta”. “È con grande impegno – commenta Francesco Segoni, presidente Fita Umbria – che ci stiamo dedicando alla preparazione di questo appuntamento, viste le sue alte finalità sociali, l’attenzione concreta riservata ai giovani e le positive ricadute che avrà nel territorio. Ci auguriamo, tra l’altro, che esso possa trasformarsi nell’attivatore di una rete di potenziali contatti e collaborazioni in questo particolare ambito dell’attività teatrale, che punta ad essere strumento di supporto per chi lavora con soggetti in difficoltà”. “Con questo workshop in Umbria e con quello in programma dall’11 al 13 ottobre in Calabria – conclude Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – diamo il via agli appuntamenti formativi del nostro progetto. Si tratta di occasioni importanti di crescita professionale per i giovani, ai quali, come Federazione, stiamo dedicando una particolare attenzione, soprattutto sul versante della formazione, sia artistica (con l’Accademia del Teatro, per esempio, e con il percorso Itaf) che culturale: al riguardo, stiamo operando sul fronte dell’alternanza scuola lavoro, sulla base del protocollo che, unico ente teatrale in Italia, abbiamo firmato con il Miur”.
Tutto pronto per la 31ª Festa del Teatro”, tradizionale appuntamento della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), che quest’anno ha scelto come meta Palermo, “Capitale Italiana della Cultura 2018”. È qui che da domenica 2 a domenica 9 settembre approderanno tesserati provenienti da tutta Italia: un grande e vivace mondo, che a livello nazionale riunisce oltre 1.500 compagnie e più di 25mila aderenti.
Fra momenti di relax, escursioni e visite guidate, conversazioni sul teatro e spettacoli, i partecipanti alla Festa avranno un’agenda fittissima di impegni, ma nella quale ci sarà ampio spazio per godere di tutte le meraviglie naturali, artistiche e gastronomiche di questa terra generosa.
Tra gli appuntamenti in cartellone, alcuni riservati agli iscritti, altri aperti al pubblico, non mancheranno due eventi fissi della Festa.
Uno è l’“Accademia del Teatro”, settimana di formazione artistica riservata a quindici giovani tesserati selezionati a livello nazionale: a condurre il laboratorio sarà la regista, danzatrice e attrice Azzurra Viglianisi, 35enne catanese, componente della compagnia Liotru, che guiderà i ragazzi nell’elaborazione della performance “Azzurro Mare”, della quale è anche autrice, omaggio alla Sicilia fra rimandi letterari ed esperienze sensoriali. Lo spettacolo conclusivo del laboratorio, aperto al pubblico e ad ingresso libero, sarà presentato venerdì 7 settembre alle 21.15, al teatro Orione.
L’altro appuntamento fisso è quello con la consegna dei Premi Fitalia, l’oscar del teatro nazionale Fita, assegnato da una commissione presieduta dal direttore artistico della Federazione, Mauro Pierfederici. La consegna dei riconoscimenti, dei quali si celebra la 31ª edizione, avverrà sabato 8 settembre alle 21.30 al Real Teatro Santa Cecilia; nella stessa serata sarà consegnato anche il Premio Ulisse Fita Sicilia 2018, trofeo con il quale la regione partecipa al Gran Premio del Teatro Amatoriale, circuito nazionale attivato dalla Federazione.
Sempre sul versante delle rappresentazioni, mercoledì 5 settembre “’a Cantunera” (serata a invito), happening animato da Fita Palermo e ospitato nella fucina culturale diretta da Sara Cappello, cantautrice dialettale palermitana. Giovedì 6 settembre, aperte al pubblico ad ingresso gratuito, “Conversazioni sul Teatro” alle 18 all’ex noviziato dei Crociferi (via Torremuzza 21): ad animarle sono attesi il maestro puparo Enzo Mancuso dell’opera dei pupi del teatro Carlo Magno, l’attore e regista Lollo Franco, il regista Daniele Franci, la docente dell’Università di Palermo Anna Sica e il consigliere comunale Giulio Cusumano. Ad aprire l’incontro sarà un breve saggio dell’opera dei pupi, prezioso patrimonio artistico della Sicilia. Alle 20.30, per i soli partecipanti alla Festa Fita, cena-spettacolo al Teatro Ditirammu, nel quartiere della Kalsa, in compagnia del gruppo musicale “I cugini della serenata”.
Aperta al pubblico, infine, sarà la visita animata al teatro Politeama in programma domenica 9 settembre: artisti della Fita, con la direzione artistica di Daniele Franci, faranno rivivere gli ambiente del teatro con le loro performance, per un originale e suggestivo viaggio nella sua storia. Ingressi a gruppi dalle 10 alle 12.30, gestiti dalla biglietteria del teatro (biglietto 5 euro).
“Da siciliano – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – sono onorato di accogliere qui la nostra Festa. Abbiamo scelto Palermo perché nella sua veste di Capitale Italiana della Cultura è lo scenario ideale per ribadire come il teatro amatoriale ne sia un protagonista di spicco, come ci viene sempre più riconosciuto anche a livello politico e legislativo”.
“Palermo e la Sicilia – sottolinea Antonella Messina, presidente regionale Fita – daranno il meglio di sé in questa settimana, nella quale tanti amici appassionati di teatro verranno a farci visita da tutta Italia. Ci stiamo impegnando perché la bellezza e l’energia della nostra terra lascino un segno indimenticabile”.
Il Teatro Politeama, tra le mete della Festa del Teatro a Palermo (per la foto si ringrazia MARCO ARCIELLO)
GALLERY
Partecipazione alla “Acchianata” di Santa Rosalia (03/09/2018)
Alcuni partecipanti all’evento. Al centro la presidente di Fita Sicilia, Antonella Messina
Conversazioni sul Teatro (ex Noviziato dei Crociferi 06/09/2018)
Dimostrazione dell’arte dei pupi
Enzo Mancuso parla del teatro dei pupi
Conversazione con la prof. Anna Sica
Il presidente Pace con Daniele Franci e Anna Sica
Da sinistra, Carmelo Pace, Enzo Mancuso, Antonella Messina (Fita Sicilia) e Rosalia Chiovaro (Fita Palermo)
Rosalia Chiovaro, Anna Sica, Carmelo Pace e Antonella Messina
Carmelo Pace, Lollo Franco, Antonella Messina e Giulio Cusumano
I cugini della Serenata (Teatro Ditirammu 06/09/2018)
Accademia del Teatro Fita 2018
Il gruppo dei partecipanti all’edizione 2018. Ad accoglierli all’arrivo, tra gli altri,
(a destra nella foto) il presidente nazionale Carmelo Pace e la presidente Fita Sicilia Antonella Messina
Festa di compleanno per uno dei giovani partecipanti all’Accademia, Flavio Ostuni
I ragazzi dell’Accademia del Teatro Fita in compagnia dell’attore e regista Pif
Accademia: fuori programma per le strade di Palermo e… tutto quanto fa spettacolo / 1
Accademia: fuori programma per le strade di Palermo e… tutto quanto fa spettacolo / 2
Alcuni momenti del percorso di formazione e dello spettacolo “Azzurro Mare”, scritto e diretto da Azzurra Viglianisi ed elaborato insieme ai ragazzi dell’Accademia del Teatro 2018.
Amicizia, impegno ed emozioni durante l’Accademia del Teatro 2018.
Selfie per Giovanni Ruffo, uno dei giovani partecipanti all’Accademia, in compagnia di Maria Grazia De Marco e Daniele Franci di ITAF
Sono oltre settanta gli appuntamenti che accompagneranno simbolicamente, in giro per l’Italia, la “Festa del Teatro 2018”, in programma a Palermo dal 2 al 9 settembre ed evento aggregativo più importante dell’anno per la Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita), leader del settore a livello nazionale con oltre 1500 compagnie aderenti e più di 25mila iscritti.
Con la settimana palermitana a fare da capofila – essa stessa molto ricca di proposte – la “Festa Nazionale del Teatro” include una straordinaria varietà di declinazioni del “fare teatro” in casa Fita, tra spettacoli, rassegne, premi, laboratori, assemblee, tavole rotonde, congressi e manifestazioni dedicate all’amatorialità, il tutto concentrato principalmente nel mese di settembre, ma con qualche significativo allungo anche a ottobre (il calendario completo su www.fitateatro.it).
Un ruolo di primo piano avranno, in questo super-cartellone, gli Open Day Fita: giornate “porte aperte” che numerosi Comitati regionali e provinciali proporranno per far conoscere attività, servizi e progetti della Federazione nel territorio. Già fissati sono, a settembre, quelli di Puglia (15), Campania (15), Sicilia (21), Emilia Romagna (22), Umbria (22 e 23), Piemonte (23) e Veneto (27), mentre a ottobre toccherà a Toscana (6) e Lombardia (27).
“Sulla scia del successo ottenuto lo scorso anno – commenta Carmelo Pace, presidente della Federazione – abbiamo voluto riproporre questa sorta di agenda condivisa dell’attività Fita in Italia: un modo per sottolineare una volta di più quanto la nostra realtà sia capillarmente diffusa e quanto sia vivace l’azione delle nostre compagnie e delle nostre rappresentanze nel territorio. Anche grazie a questa sua diffusione e capillarità – continua Pace – la nostra Federazione sta ottenendo crescente attenzione a livello politico e legislativo e sta realizzando importanti progetti nazionali, come ‘Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale’, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali”.
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